Prego per LuiCampione

Alcuni anni fa, ho ricevuto un invito per unirmi ad una squadra di calcio composta esclusivamente da cristiani. Ero entusiasta e partecipavo a tutti gli allenamenti, impegnandomi al massimo per poter giocare la prima partita. Tuttavia, il giorno della partita, l'allenatore decise di non includermi nella formazione titolare e dovetti rimanere in panchina. Durante i 90 minuti, desideravo avere l'opportunità di entrare in campo. Non avevo partecipato agli allenamenti solo per scaldare la panchina.

Tutti i cristiani sono stati invitati a far parte di una squadra, la squadra il cui compito è portare il Vangelo di Gesù Cristo nel mondo. In quanto cristiani, dovremmo essere entusiasti di questa invito e dovremmo cercare di non perdere alcun allenamento (disciplina, studi biblici, formazioni, ecc.).

In questa squadra, siamo tutti chiamati ad essere in campo, sotto la guida del nostro allenatore, Gesù Cristo. Ma ecco la domanda cruciale: sei in campo o in panchina? L'apostolo Paolo non era in panchina; la sua preghiera era che Dio gli desse le parole giuste per poter comunicare coraggiosamente le buone notizie del Vangelo.

Prega oggi in questo modo: "Dio, fa tu, attraverso me, mio Signore. Dammi più saggezza per portare la Tua luce alle nazioni. Voglio essere lo strumento che Tu usi oggi, mio Re, Gesù.

Oggi terminiamo con questo Piano di lettura devozionale, ma andiamo avanti con il nostro impegno di pregare per la lista del "Piano Andrea".

"Esorto dunque, prima di ogni altra cosa, che si facciano suppliche, preghiere, intercessioni,
ringraziamenti per tutti gli uomini; … questo è buono e gradito davanti a Dio nostro Salvatore, il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità" (1 Timoteo 2:1, 3-4).

Se questo piano di lettura ti è stato di benedizione, mi piacerebbe che condividessi la tua esperienza inviandomi un messaggio al mio account di Instagram, Facebook o TikTok: @SoyGhinno.

Per ascoltare la canzone "Pido por Él", segui questo link: Pido por Él

Tradotto da Alejandro Escallón