La potenza dell'adorazioneCampione
L’adorazione è strettamente correlata al servizio.
Se leggiamo quello che è successo a Isaia nel capitolo 6, possiamo considerare che il profeta notò subito l’atteggiamento di adorazione dei serafini. Essi avevano sei ali. Con due paia di ali si coprivano il volto e i piedi in segno di riverenza davanti a Dio, mentre con l’altro paio di ali volavano. Possiamo considerare la copertura di viso e piedi, come segno di adorazione, mentre il loro volo, come servizio. Quindi, da questo loro atteggiamento, notiamo che dovremmo dedicare il doppio del nostro tempo all’adorazione, rispetto a quello che invece ne dedichiamo al servizio!
Inoltre, credo che il servizio debba scaturire dall'adorazione. Non dovremmo mai essere coinvolti nel servizio a Dio, senza aver prima dedicato del tempo per adorarLo. Infatti, il nostro servizio sarebbe molto più efficace se procedesse sempre dall'adorazione. Questo è un concetto che leggiamo nelle parole di Gesù in Matteo 4, quando viene tentato da satana. Egli risponde con una citazione di Deuteronomio 6:13 dicendo: “Vattene satana! Perché sta scritto: Adora il Signore, Iddio tuo, e servi a Lui solo” (ho citato la versione Diodati). Notate di nuovo l’ordine: prima l’adorazione, poi il servizio. Quindi, l’adorazione dovrebbe essere sempre seguita dal servizio.
C’è stato un tempo in cui nella maggior parte delle chiese, il tempo di lode e adorazione era molto ristretto, mentre adesso le cose grazie a Dio sono piuttosto cambiate. Credo fortemente che, se facciamo però del tempo di lode e adorazione, un tempo in cui ci mettiamo solo a posto la coscienza, esso diventa un tempo di ipocrisia. Mi spiego meglio. Se godiamo di un meraviglioso incontro di adorazione della domenica e poi torniamo a casa e viviamo solo per noi stessi il resto della settimana, non abbiamo ascoltato le parole dette da Gesù. Il servizio non dovrebbe mai essere separato dall’adorazione, né quest’ultima dal servizio.
Tornando all’esperienza di Isaia, quando venne purificato, sentì il Signore chiedere: “Chi manderò? Chi andrà per noi?” Isaia senza pensarci troppo rispose “manda me!”. Isaia era pronto a candidarsi per servire Dio.
Se vogliamo essere veri adoratori, dobbiamo avere il coraggio di candidarci al servizio del nostro grande Dio!
Riguardo questo Piano
Molta gente pensa che l’adorazione sia cantare delle canzoni durante il servizio in chiesa, ma non si tratta solo di questo, è molto di più. L’adorazione è una questione di cuore, non di azioni o liturgie. Gesù insegna che i veri adoratori adorano in spirito e verità. In questo piano vedremo alcuni aspetti dell’adorazione per poter essere veri adoratori in spirito e verità.
More
Vorremmo ringraziare Vito Conenna per aver fornito questo piano. Per ulteriori informazioni, visitare: https://www.instagram.com/adi_sammichele_?igsh=dXM3OHFhMTRidnk%3D&utm_source=qr