"Io Credo" (La dottrina sana in 3 minuti), Parte 2°Campione

"Io Credo"

La dottrina sana in 3 minuti

Il catechismo della chiesa cristiana evangelica Insieme a Caselle Torinese

DOMANDA 40: Che cosa affermi quando confessi di credere “nella remissione dei peccati”?

RISPOSTA: Dio ha cancellato il documento a me ostile i cui comandamenti mi condannavano e l’ha tolto di mezzo, inchiodandolo sulla croce di Gesù, affinché il mio vecchio uomo fosse abolito. Dunque, Cristo solo è la mia giustizia; la vita che vivo ora, la vivo per sola fede nella fedeltà del Figlio di Dio il quale, per “sola grazia”, mi ha amato e ha dato sé stesso per me. Questo è l’amore perfetto che caccia via le mie paure rendendomi salvo, sano, e santo.

DOMANDA 41: Perdonare significa che Dio riconosce infondata l’accusa del peccato?

RISPOSTA: No di certo! È impossibile che il perdono renda i giudizi di Dio infondati o ingiusti. Se l’accusa del peccato fosse infondata, Gesù non sarebbe dovuto morire. A tal proposito, Dio ha mostrato la Sua misericordia nei miei confronti quando ha condannato i miei peccati nel corpo di Cristo, che non ha conosciuto peccato. Allora, beato l’uomo a cui il Signore non imputa l’iniquità!

DOMANDA 42: Chi mi fa male deve pentirsi per meritare il mio perdono?

RISPOSTA: No di certo! Perdono chi mi fa male perché Dio mi ha perdonato in Cristo, ricordandomi che anch’io camminavo da nemico della Sua croce prima di lasciarmi salvare. Siccome il perdono di Dio nei miei confronti non dipende dal mio merito, il mio perdono verso chi mi fa male non dipende neanche dal Suo. Tuttavia, perdonare gli altri non significa dimenticare, né negare il male fatto, né evitare le sue conseguenze.