IcloudCampione

Dove vanno a finire i morti in Cristo? Sono in uno stato di coscienza o semplicemente dormono incoscienti in attesa della resurrezione?

Molti affermano che i morti in Cristo, non appena lo spirito lascia il corpo, non vanno in cielo ma nello She'ol, il regno dei morti, in attesa della Resurrezione.

Con l'avvento della morte, essendo l'anima dipartita dal corpo, essi non sarebbero coscienti ma dormirebbero in uno stato di incoscienza.

Vorrei dimostrare come questo approccio sia assolutamente falso. La Scrittura afferma esplicitamente che i morti in Cristo si trovano già in cielo, pienamente coscienti in uno stato di beatitudine, anche se in attesa della resurrezione e della glorificazione.

In Genesi 15 infatti Dio rivela al suo amico Avraham che:

Quanto a te, te ne andrai in pace presso i tuoi padri e sarai sepolto dopo una prospera vecchiaia.

Genesi 15:15 (NR06)

Quindi, in riferimento alla morte, Dio rivela ad Avraham che egli "se ne andrà presso i suoi padri" e che quindi sarà riunito in pace con loro.

Ma Genesi 25 però ci rivela che Avraham non fu sepolto ad Ur dei Caldei dove vivevano i suoi padri, ma a Macpela nel luogo dove era sepolta anche sua moglie Sarai:

La durata della vita di Abraamo fu di centosettantacinque anni. Poi Abraamo spirò in prospera vecchiaia, attempato e sazio di giorni, e fu riunito al suo popolo. Isacco e Ismaele, suoi figli, lo seppellirono nella grotta di Macpela nel campo di Efron, figlio di Soar l’Ittita, di fronte a Mamre: campo che Abraamo aveva comprato dai figli di Chet. Lì furono sepolti Abraamo e sua moglie Sara.

Genesi 25:7-10 (NR06)

Quindi Avraham è stato "riunito con i suoi padri" nonostante le sue spoglie mortali siano sepolte in un luogo diverso.

Ergo, il luogo della loro "riunione" non può essere semplicemente un riferimento al luogo della sepoltura, lo she'ol, sottoterra, ma un riferimento ad un luogo celeste spirituale.

Ebrei 12 ci rivela dove si trova questo luogo celeste in cui i morti in Cristo e gli eroi del Vecchio Testamento vengono riuniti in attesa della resurrezione:

Voi vi siete invece avvicinati al monte Sion, alla città del Dio vivente, la Gerusalemme celeste, alla festante riunione delle miriadi angeliche, all’assemblea dei primogeniti che sono scritti nei cieli, a Dio, il giudice di tutti, agli spiriti dei giusti resi perfetti, a Gesù, il mediatore del nuovo patto e al sangue dell’aspersione, che parla meglio del sangue di Abele.

Ebrei 12:22-24 (NR06)

Che giorno glorioso quello in cui saremo trasformati, in un attimo, per ritrovarci alla presenza di Dio, in cielo, nella gloria assieme ai nostri cari che ci hanno preceduto!

Che speranza benedetta!

Grazie Signore Gesù! Torna presto!

Maranathà!