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Uno solo è il Padre vostroCampione

Uno solo è il Padre vostro

GIORNO 5 DI 7

Quando il discepolo diventa un tirapiedi

“Ma Giosafat chiese: «Non c’è qui nessun profeta del Signore mediante il quale possiamo consultare il Signore?» Uno dei servitori del re d’Israele rispose: «C’è qui Eliseo, figlio di Safat, il quale versava l’acqua sulle mani di Elia».” (2 Re 3:11)

Alcune persone prendono da questo versetto l'idea che Eliseo sia diventato un profeta perché stava servendo un profeta.

Questo non è vero. Dio ha visto, chiamato e scelto Eliseo prima che servisse Elia.

Essere in contatto con Elia gli ha insegnato delle cose, lo ha aiutato, ma senza la chiamata di Dio il servizio non produce un “ministero”.

Per esempio, possiamo vedere che Gheazi o l'altro servo anonimo di Eliseo non sono diventati profeti.

Un'altra deriva è quella di rimpiazzare il discepolato con il “tirapiedismo” (ho creato questo neologismo, derivato dalla parola tirapiedi, di proposito).

Il discepolato è credere in Gesù, nostro Maestro e Signore, e agire secondo i Suoi insegnamenti.

Il “tirapiedismo” consiste nell’essere il tirapiedi di un “padre spirituale” nella speranza di ottenere una “promozione” o di guadagnare la ricompensa di un particolare “ministero”.

Non si può guadagnare o meritare una chiamata nella propria vita.

Queste sono grazie di Dio.

Non si diventa pastori servendo un pastore.

Non più di quanto parleresti italiano consegnando delle pizze.

Lavorare con un servo di Dio permette di imparare molte cose, ma ciò dipende dalla formazione che viene data.

Gesù, per formare i Suoi 12 discepoli, non chiese loro di lavargli i piedi. Fu Gesù che lavò loro i piedi...

Il modello è GESÙ.

Quindi, se sei in formazione e, come Gesù aiutò i Suoi discepoli, anche tu sei aiutato ad entrare nella tua chiamata, questo è un bene.

Non sto dicendo che la tua “chiamata” ti esime dal fare cose semplici.

Ma se la tua “formazione” al servizio di un “padre spirituale” si limita ad essere al suo servizio, allora sei probabilmente nel “tirapiedismo”.

La cosa più triste è che coloro che fanno i maggiordomi durante gli interminabili corsi di formazione spesso lo fanno a spese delle loro famiglie, che dovrebbero essere quelle da servire per prime.

La Chiesa soffre enormemente di questo tipo di formazione perché il “tirapiedismo” non forma uomini di Dio ma li “formatta” nel timore dell'uomo.

In alcuni ambienti, il concetto dell’essere “spezzati” e dell'abuso sono la cultura che viene promossa per testare, provare e formare coloro che vogliono servire Dio.

Eppure Gesù è Colui che non spezza la canna rotta. (Isaia 42:3)

Dio è colui che ci solleva il capo, non ci affonda sotto l'acqua.

Il mio ruolo in quanto padre non è quello di creare difficoltà ai miei figli per indurirli, ma di prepararli nel miglior modo possibile ad affrontare le difficoltà che incontreranno nella vita e che saranno già sufficientemente numerose.

Un albero rotto resiste difficilmente alla tempesta. È l'albero forte, sano e ben radicato che resiste.

È la bontà di Dio che ci porta al pentimento, non i Suoi colpi di bastone.

Il nostro obiettivo dovrebbe sempre essere quello di costruire le persone, non di spezzarle.

Ecco la ragione: quando è Dio, il divino vasaio, che plasma il nostro cuore, il risultato è sempre positivo.

Quando si guarda un vaso di ceramica, non si può indovinare quante volte il vaso è stato rifatto.

D'altra parte, quando si tratta di un processo umano e una persona viene rotta dalla durezza degli uomini, questo lascia sempre dei segni, dei postumi, come un vaso che è stato rotto e che si è cercato di incollare.

Se la tua vita è come quel vaso rotto sotto i colpi di un cosiddetto “padre spirituale”, un padre biologico, un'autorità qualunque, voglio chiederti perdono come pastore perché ti dico che questa non era la volontà di Dio per te.

Probabilmente hai sperimentato una qualche forma di abuso spirituale.

Se hai difficoltà interiormente a gestire l'amarezza, la rabbia o la frustrazione, è perché finora hai cercato di credere che questo è ciò che Dio voleva per te.

Questo è il momento di distinguere la differenza tra Dio e il tuo “padre spirituale”.

Dio ti ama, ti chiama a diventare adulto, a dipendere dal Suo Spirito, a bere dalle Sue acque vive e a volare con le tue ali.

Ti invito a perdonare coloro che hanno abusato di te e a separarti da loro, se necessario.

Il corpo di Cristo è più grande di quanto tu pensi.

Dio ha dei piani buoni per te.

David Théry
Insegnamenti pratici per sperimentare Dio

Giorno 4Giorno 6

Riguardo questo Piano

Uno solo è il Padre vostro

Sono stato pastore in chiese multiculturali, con fedeli di molte nazionalità diverse. Se c'è una cosa che fa danni universalmente nella Chiesa, questa è la deriva della pseudo-dottrina del “padre spirituale”. Gesù ha detto espressamente che non dobbiamo chiamare nessuno nostro padre sulla terra. Scopriamo insieme la prospettiva biblica sull'argomento affinché tu possa prendere il volo, libero da ogni giogo patriarcale religioso.

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Vorremmo ringraziare DAVID THÉRY per aver fornito questo piano. Per ulteriori informazioni, visitare: https://bit.ly/21-giorni-all-ascolto-di-dio