30daysofbiblelettering Round 4 - MeditazioniCampione
Beati quelli che sono afflitti, perché saranno consolati.
Matteo 5:4
Consolazione durante la sofferenza.
Devo aver avuto 14 anni. Nel bel mezzo della notte il mio fidanzato mi chiamò per confessarmi che aveva baciato un altra ragazza. Cominciò a spiegarmi la dinamica, ma io gli chiusi il telefono in faccia, e mi misi a piangere, piangere a ancora piangere. Squarciò il mio cuore in mille pezzi, soffrì così tanto a tal punto che il dolore sembrava quasi fisico. Pochi mesi fa, trovai il mio diario di allora, avevo scritto “Non permetterò mai più a nessuno di ferirmi così”.
Cosa facciamo quando veniamo feriti, delusi, o sperimentiamo un lutto?Matteo 5:4 promette consolazione a quelli che soffrono. “Afflitto” in greco "penthos" sta a significare un dolore interno che è visibile dall’esterno. Ovvero far vedere agli altri quello che senti dentro, per non negare il dolore che provi e nasconderlo.
Uff! Ma io non volevo che nessuno mi ferisse mai più! Se il mio dolore fosse visibile, se lo facessi, dimostrerei a tutti che potere hanno su di me, o sbaglio? Non lo voglio fare! Per anni ho seppellito il mio dolore nel profondo. Così tanto a volte da non riuscire nemmeno a percepirlo. Ma in seguito, il dolore ebbe la meglio su di me. Un giorno per una piccola sofferenza, venne tutto a galla. Ero un disastro, e sapevo che non potevo più fingere. Oggi sto imparando ad essere più onesta con me stessa, passo dopo passo, anche con quelli che mi feriscono.
Non si tratta di diventare piagnucoloni (in tedesco noi diciamo "Trauerkloß" che significa fagotto di lamentele), e di andare a raccontare a chiunque ci ascolta le nostre sofferenze e dolori. Tutto questo non ci aiuterebbe, perché non farebbe altro che rimarcare il nostro dolore. Si tratta invece, di elaborare il nostro dolore saggiamente. Che è fattibile solo quando ammettiamo che stiamo soffrendo e abbiamo bisogno di guarigione, ricorrendo davanti a Dio che vuole consolarci e possibilmente trovare qualcuno saggio che sappia aiutarci a superare il momento di dolore.
Posso immaginare che tutto questo sia difficile per te, sei andato avanti così tanto senza affrontare la perdita dei tuoi genitori, il tradimento del tuo partner, la disavventura della solitudine, nonostante tutto sei rimasto forte e indipendente. Ma tu sai che qualcosa in tutto questo non è giusto. Quindi la domanda è questa : è davvero importante mantenere le apparenze di una vita serena invece che sperimentare la vera gioia e libertà? In una società in cui la maggior parte del tempo condividiamo l’ovvio e i nostri sorrisi con i selfies sui social media, noi non cerchiamo l’apparenza nelle relazioni e comportamenti, ma autenticità. E attraverso l’onesta permettiamo agli altri di essere onesti che loro stessi. Sono certa che troveremo guarigione e benedizioni in questo modo. Credo anche che attraverso questo possiamo essere in grado di affrontare il dolore. Ho portato con me qualche fazzoletto in più, giusto se ti dovessero servire, e anche i coriandoli con le stelle filanti sono qui che ti aspettano.
by @ninastrehl
Matteo 5:4
Consolazione durante la sofferenza.
Devo aver avuto 14 anni. Nel bel mezzo della notte il mio fidanzato mi chiamò per confessarmi che aveva baciato un altra ragazza. Cominciò a spiegarmi la dinamica, ma io gli chiusi il telefono in faccia, e mi misi a piangere, piangere a ancora piangere. Squarciò il mio cuore in mille pezzi, soffrì così tanto a tal punto che il dolore sembrava quasi fisico. Pochi mesi fa, trovai il mio diario di allora, avevo scritto “Non permetterò mai più a nessuno di ferirmi così”.
Cosa facciamo quando veniamo feriti, delusi, o sperimentiamo un lutto?Matteo 5:4 promette consolazione a quelli che soffrono. “Afflitto” in greco "penthos" sta a significare un dolore interno che è visibile dall’esterno. Ovvero far vedere agli altri quello che senti dentro, per non negare il dolore che provi e nasconderlo.
Uff! Ma io non volevo che nessuno mi ferisse mai più! Se il mio dolore fosse visibile, se lo facessi, dimostrerei a tutti che potere hanno su di me, o sbaglio? Non lo voglio fare! Per anni ho seppellito il mio dolore nel profondo. Così tanto a volte da non riuscire nemmeno a percepirlo. Ma in seguito, il dolore ebbe la meglio su di me. Un giorno per una piccola sofferenza, venne tutto a galla. Ero un disastro, e sapevo che non potevo più fingere. Oggi sto imparando ad essere più onesta con me stessa, passo dopo passo, anche con quelli che mi feriscono.
Non si tratta di diventare piagnucoloni (in tedesco noi diciamo "Trauerkloß" che significa fagotto di lamentele), e di andare a raccontare a chiunque ci ascolta le nostre sofferenze e dolori. Tutto questo non ci aiuterebbe, perché non farebbe altro che rimarcare il nostro dolore. Si tratta invece, di elaborare il nostro dolore saggiamente. Che è fattibile solo quando ammettiamo che stiamo soffrendo e abbiamo bisogno di guarigione, ricorrendo davanti a Dio che vuole consolarci e possibilmente trovare qualcuno saggio che sappia aiutarci a superare il momento di dolore.
Posso immaginare che tutto questo sia difficile per te, sei andato avanti così tanto senza affrontare la perdita dei tuoi genitori, il tradimento del tuo partner, la disavventura della solitudine, nonostante tutto sei rimasto forte e indipendente. Ma tu sai che qualcosa in tutto questo non è giusto. Quindi la domanda è questa : è davvero importante mantenere le apparenze di una vita serena invece che sperimentare la vera gioia e libertà? In una società in cui la maggior parte del tempo condividiamo l’ovvio e i nostri sorrisi con i selfies sui social media, noi non cerchiamo l’apparenza nelle relazioni e comportamenti, ma autenticità. E attraverso l’onesta permettiamo agli altri di essere onesti che loro stessi. Sono certa che troveremo guarigione e benedizioni in questo modo. Credo anche che attraverso questo possiamo essere in grado di affrontare il dolore. Ho portato con me qualche fazzoletto in più, giusto se ti dovessero servire, e anche i coriandoli con le stelle filanti sono qui che ti aspettano.
by @ninastrehl
Scrittura
Riguardo questo Piano
La challenge "30daysofbiblelettering" ha finora conquistato molti appassionati e professionisti del lettering, ma anche persone che da poco hanno scoperto questo mondo. Tale progetto contiene una meditazione per ogni giorno, scritte da 30 artisti. Quindi, che facciate lettering o no, questo piano di lettura vi metterà alla prova, vi sosterrà e vi darà conforto. Lasciatevi ispirare da altre opere di lettering e creazioni visitando l'hashtag #30daysofbiblelettering
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