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Capitolo 26: Come non essere uno stolto

Il capitolo 26 contiene il ritratto del carattere di cinque individui sospetti:

•Lo stolto (versetti 1-12)

•Il fannullone (versetti 13-16)

•L'impiccione (versetti 17-19)

•Il pettegolo (versetti 20-22)

•L'uomo pieno d'odio (versetti 23-28)

Questo capitolo è pieno di paragoni (le parole "come" o "proprio come" sono dappertutto), che di solito equiparano queste persone squallide a cose davvero cattive ("come un maniaco che scaglia frecce di morte"). Da notare il numero di paragoni tratti dal mondo naturale (passeri, cavalli, asini, leoni, ecc.). L'obiettivo generale è chiaro: non essere una di queste persone!

Non essere lo stolto. È avventato e stupido. Non ci si può fidare e non è affidabile. È un ostacolo per tutti coloro che l'hanno inviato. Non essere il fannullone. Riconosce i problemi, ma non fa niente per risolverli. Inizia lavori che non sa mai come portare a termine. Si considera saggio ma non riesce a uscire dal letto.

Non essere l'impiccione. Va in giro ficcanasando e non trova nient'altro che guai. È causa di conflitto e poi lo chiama scherzo. Non essere il pettegolo. Istiga i problemi e continua a fomentare l'inimicizia. Sa quali pulsanti premere e pensa che sia divertente. Non essere l'uomo pieno di odio. Nutre rancore ma si presenta come un amico. Lusinga ma il suo inganno sarà portato alla luce del giorno.

Leggendo questo capitolo, dedica in preghiera del tempo a ciascun personaggio contemplando le prospettive di ciascuno di questi stili di vita.