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Do Not Worry

GIORNO 7 DI 7

L'afflizione Ti Fa Crescere O Regredire

Quando i bambini imparano a camminare, cadono più volte, ma si rialzano e ci riprovano finché non ci riescono. I bambini non hanno una falsa identità. Noi adulti, invece, quando cadiamo, di solito rimaniamo a terra.

L'apostolo Paolo mostrò un atteggiamento esemplare di fronte alle avversità. Era in prigione, non per aver commesso un crimine, ma per aver obbedito alla chiamata di Dio. Scrisse una lettera ai Filippesi in cui diceva: "Rallegratevi sempre nel Signore, e ancora dico rallegratevi!" In qualsiasi stato ci troviamo, dobbiamo capire che non dipendiamo dalle circostanze, ma dallo Spirito che ci è stato dato. Dovremmo poter dire: "Nello stato in cui mi trovo, mi rallegro nel Signore".

Paolo stava parlando delle sue esperienze di vita. Il suo segreto è riportato in Filippesi 4:11-13. Disse che poteva trovarsi in una situazione difficile o essere nell'abbondanza, ma che rimaneva sempre lo stesso. Le persone spesso cambiano attraverso le situazioni estreme in cui vivono. Una situazione estrema è positiva, cioè viviamo nell’abbondanza; l'altra situazione estrema è quando viviamo in povertà o nell’indigenza. Le nostre reazioni a entrambe le situazioni estreme rivelano chi siamo veramente. Paolo dice: "Io posso ogni cosa in Colui che mi fortifica". Niente ha il potere di cambiarci, perché possiamo fare tutto ciò che ci chiede Cristo, che è la nostra fonte di forza.

Paolo ha dato prova di essere un vero apostolo, esprimendo la sua resilienza nelle sue lettere. Non mise mai in mostra i suoi successi, bensì presentò i fatti. Nonostante tutte le difficoltà che attraversò, rimase fedele alla sua vocazione. Questa è la più grande prova di chi possiede la vita del vero Dio: continua a servirLo nonostante le prove. Le azioni contano più delle parole.

Paolo disse che si prendeva cura della chiesa e che se ne faceva carico. Non era la sua condizione che lo gravava, bensì la sofferenza degli altri. La sofferenza nella sua vita non solo gli fece conoscere il Dio di ogni consolazione, ma lo trasformò in uno strumento di consolazione per gli altri. La sua sofferenza aveva un senso, perché ora capiva che, attraverso di essa e di ciò che gli era accaduto nella vita, Dio lo preparava a consolare gli altri.

Giorno 6

Riguardo questo Piano

Do Not Worry

Ricordiamoci che Gesù stesso disse ai Suoi discepoli: “Nel mondo avrete tribolazione, ma fatevi coraggio, io vinto il mondo”. In generale, come figli di Dio, non siamo esenti da afflizioni, difficoltà o prove. La vita vittoriosa che abbiamo non ci risparmia dal dover affrontare il dolore, come ha insegnato Paolo. Il nostro modo di reagire alle prove conta più di quello che predichiamo.

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Vogliamo ringraziare Gerardo Cardenas per aver fornito questo piano. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.centrocristiano.org