Povero me! Campione

Ringrazia

Sappiamo entrambi che è difficile ringraziare nel bel mezzo di una festa di autocommiserazione! Una cosa è certa: un atteggiamento autoindulgente non è incentrato sulla gratitudine.

Quando penso solo a me stesso e alle mie circostanze di "povero me", potresti dire che ho un biglietto di sola andata sul treno dell'autocommiserazione, che sfreccia a tutta velocità!

Bene, ero su quel treno il giorno in cui qualcuno aveva ferito i miei sentimenti, e mi è capitato di leggere in 2 Corinzi 4. Quando sono arrivato ai versetti 17 e 18 ho letto: Perché la nostra momentanea, leggera afflizione ci produce un sempre più grande, smisurato peso eterno di gloria, mentre abbiamo lo sguardo intento non alle cose che si vedono, ma a quelle che non si vedono; poiché le cose che si vedono sono per un tempo, ma quelle che non si vedono sono eterne.

In quel momento, mi sentivo come se il Signore parlasse al mio cuore, dicendo: "Se vuoi che questa 'afflizione' sia leggera e temporanea, non concentrarti su ciò che vedi o senti, concentrati sulle mie verità!" Immediatamente, ho potuto vedere cosa stava dicendo. Dispiacermi per me stesso mi stava impedendo di perdonare la persona che mi aveva ferito, e che mantenevo la mia concentrazione su me stesso e sul dolore che stavo provando. Se volevo essere libero, dovevo concentrarmi su qualcos'altro: sulla bontà di Dio!

Mi sono reso conto che sì, avrei potuto essere ferito, potrei avere un pasticcio da sistemare, una lotta da superare, una storia da raccontare, ma non volevo restare lì. Volevo essere un vincitore e andare avanti nella mia vita con il Signore. Mi ha fatto fermare, rivalutare e decidere di fermare il treno dell'autocommiserazione proprio lì.

Puoi fare la stessa cosa perdonando, concentrando nuovamente la tua attenzione e ringraziando per tutte le benedizioni di Dio!

Questo piano ti ha aiutato? È un estratto del capitolo 8 del mio libro "Ti perdono, ma..." Puoi leggerne la prima parte qui.