1,2,3 Giovanni - Camminare nell'amore - Studio indicato per donneCampione

In questi primi due capitoli di 1 Giovanni è naturale osservare come ci sia uno stretto legame fra l'essere in Lui, amare ed essere nella verità. Sembra un po' un diamante dalle molte sfaccettature: amare Dio vuol dire amare gli altri, dire di amare Dio necessita il dimostrarlo con gli atti, rimanere in Lui corrisponde con l'osservare i Suoi comandamenti perché l'amiamo.

Giovanni era stato testimone della trasfigurazione di Cristo, sapeva bene chi era Gesù e nel suo racconto del Vangelo definisce se stesso: 'il discepolo che Gesù amava'. Questa espressione potrebbe sembrare autoreferenziale e addirittura egocentrica da parte di Giovanni, ma leggendo le sue lettere possiamo capire il perché di questa scelta: l'amore di Cristo verso di Lui era l'unica cosa che dava senso alla sua esistenza sulla terra. 

L'amore di Cristo aveva cambiato il suo cuore, il suo atteggiamento verso il peccato e verso gli altri. L'amore di Cristo non può non cambiare anche noi. Se diciamo di amare Dio, diventa naturale amare gli altri. Se diciamo di averlo conosciuto, diventa naturale voler fare quello che Lui vuole. Se siamo in Lui, il Suo Spirito ci guiderà e ci insegnerà il necessario per vivere una vita che Lo glorifichi.