40 meditazioni quotidiane per la QuaresimaCampione

Ricevere la Parola di Dio attraverso l'azione

Panoramica settimanale

Tu ed io abbiamo ricevuto il dono inestimabile di poter comunicare con Dio. La scorsa settimana abbiamo imparato a rendere il terreno del nostro cuore morbido e ricettivo nei confronti di Dio. Questa settimana apprenderemo alcuni modi per accogliere il seme della Sua Parola. Che la tua comunione con Dio fiorisca mentre ti impegni a conversare continuamente con il tuo amorevole e presente Padre celeste. 

Scrittura: “Perché, se uno è ascoltatore della parola e non esecutore, è simile a un uomo che guarda la sua faccia naturale in uno specchio; e quando si è guardato se ne va, e subito dimentica com'era. Ma chi guarda attentamente nella legge perfetta, cioè nella legge della libertà, e in essa persevera, non sarà un ascoltatore smemorato, ma uno che la mette in pratica; egli sarà felice nel suo operare." Giacomo 1:23-25

Meditazione 

Fede e azione vanno insieme. La comprensione e le opere sono unite a doppio filo al momento della salvezza, grazie all'opera dello Spirito Santo nella vita dei credenti. Giacomo 2:14-17 ci chiede: 

A che serve, fratelli miei, se uno dice di avere fede ma non ha opere? Può la fede salvarlo? Se un fratello o una sorella non hanno vestiti e mancano del cibo quotidiano, e uno di voi dice loro: «Andate in pace, scaldatevi e saziatevi», ma non date loro le cose necessarie al corpo, a che cosa serve? Così è della fede; se non ha opere, è per se stessa morta.

I poveri, gli orfani, le vedove e i perduti non hanno solo bisogno di una parola da parte di Dio. Hanno bisogno che noi agiamo in base alle nostre convinzioni, amiamo e serviamo disinteressatamente con l'aiuto dello Spirito Santo. Riunirsi come credenti per adorare è solo una parte di ciò che Dio intende per noi come Suoi figli. Se vogliamo ricevere tutto ciò che Dio ha in serbo per noi, se vogliamo camminare nella vita abbondante che Dio intende, dobbiamo decidere di essere esecutori della parola.

Giacomo 1:23-25 ci offre una finestra sulla vita di un credente che non mette mai in pratica la sua fede. La Scrittura dice: 

Perché, se uno è ascoltatore della parola e non esecutore, è simile a un uomo che guarda la sua faccia naturale in uno specchio; e quando si è guardato se ne va, e subito dimentica com'era. Ma chi guarda attentamente nella legge perfetta, cioè nella legge della libertà, e in essa persevera, non sarà un ascoltatore smemorato, ma uno che la mette in pratica; egli sarà felice nel suo operare.

La nostra identità di discepoli di Cristo deriva indubbiamente dalla nostra relazione con Dio, ma è destinata a essere vissuta nelle nostre azioni. Dio desidera che viviamo una vita di buone opere in risposta all'amore incondizionato che ci è stato dato. Desidera che viviamo in umiltà disinteressata condividendo con gli altri ciò che Egli ha fatto in noi. 

Abbiamo separato il cristianesimo dal mondo. Abbiamo separato la domenica dal lunedì, il sacro dal profano. Gesù ha vissuto in linea con l'amore di Dio ogni minuto che è stato qui. Ha infranto le regole guarendo di Sabato. Ha svolto il Suo ministero quasi completamente al di fuori delle mura della sinagoga. Ha portato la buona notizia della grazia di Dio a tutti coloro che volevano credere, ovunque andasse. La Sua vita non era affatto segregata. Il fatto che Gesù trasformasse l'acqua in vino durante una festa era altrettanto santo e spirituale della lettura di Isaia nella sinagoga, che proclamava il compimento della profezia sul Messia. Il Suo amore si è concretizzato in azione perfetta attraverso ogni parola, miracolo, passo, sguardo e preghiera.

Con Gesù come esempio perfetto, viviamo in accordo con la volontà di Dio. Sfumiamo la linea di demarcazione tra fede e opere, finché le due cose non ne diventino una sola. Consideriamo i pasti, le conversazioni, il riposo, il tempo in famiglia e le feste tanto importanti e santi quanto il culto all'interno delle mura della nostra chiesa. Viviamo come Gesù e facciamo dell'amore un'azione, non solo un'idea di cui parliamo la domenica.

Preghiera guidata

1. Medita sul desiderio di Dio che la tua fede produca opere buone.

"A che serve, fratelli miei, se uno dice di avere fede ma non ha opere? Può la fede salvarlo? Se un fratello o una sorella non hanno vestiti e mancano del cibo quotidiano, e uno di voi dice loro: «Andate in pace, scaldatevi e saziatevi», ma non date loro le cose necessarie al corpo, a che cosa serve? Così è della fede; se non ha opere, è per se stessa morta." Giacomo 2:14-17

2. Chiedi a Dio dove vuole che tu metta in atto la fede. Potrebbe trattarsi di comprare dei fiori per tua moglie, di trovare un nuovo modo di onorare tuo marito, di portare i tuoi figli a fare un viaggio speciale o di offrire incoraggiamento a qualcuno intorno a te al lavoro o a scuola. Chiedi allo Spirito di mostrarti modi specifici in cui desidera che tu metta in pratica l'amore che hai ricevuto.

3. Chiedi a Dio la forza e il coraggio di vivere la Sua parola.Segui la guida dello Spirito nelle opere buone che ha preparato per te oggi. 

Lo Spirito ha un'incredibile capacità e potere di guidare un cuore disposto ad agire per Dio. Ricevere la conoscenza dell'amore di Dio per le persone che ti circondano aprirà le porte della tua vita a conoscere meglio la pienezza del cuore di Dio. Sarai più profondamente benedetto servendo gli altri di quanto tu non possa mai essere benedetto dall'essere servito dagli altri. Dio riversa il Suo amore e la Sua grazia su coloro che svolgono il ministero seguendo la guida dello Spirito. È davvero un onore essere usati da Dio per far progredire il Suo regno sulla terra. Sei stato creato per vivere la verità del Vangelo. Scegli quindi oggi di agire secondo la guida dello Spirito. Scegli di essere un esecutore della Parola.

Ulteriori letture: Giacomo 1