Ringraziamento Quotidiano di Paul TrippCampione

Vorrei poter dire che sono sempre appagato. Vorrei poter dire che non mi lamento mai. Vorrei poter dire di non volere mai quello che hanno gli altri. Vorrei poter dire di non aver mai invidiato la vita di un altro. Vorrei poter dire di non aver mai pensato che Dio abbia dato a qualcun altro qualcosa che era indirizzato a me. Vorrei poter dire di essere più bravo a considerare le mie benedizioni, che a valutare ciò che non ho. Vorrei poter dire che il mio desiderio di beni non era così grande. Vorrei che il mio cuore fosse finalmente soddisfatto.

Questi sono tutti desideri, perché per me non è ancora del tutto così. L’invidia si nasconde ancora nel mio cuore. È uno dei cattivi esiti del peccato che vi risiede ancora. Perché la Bibbia si pronuncia così fortemente contro l'invidia? Ecco perché: quando è l’invidia a governare il tuo cuore, non è l’amore di Dio a farlo. Riflettiamo su ciò che fa l’invidia. Essa suppone che tu meriti benedizioni che non meriti. Quando il tuo cuore è governato dall’invidia, l’atteggiamento del “sono benedetto” viene sostituito con l’atteggiamento dell’“io merito”. L’invidia è egoista fino al midollo. L’invidia ti pone sempre al centro del mondo. Fa in modo che tutto ruoti intono a te. Ti fa esaminare la vita dalla sola prospettiva dei tuoi desideri, bisogni e sentimenti.

Purtroppo l’invidia ti fa mettere in discussione la bontà, la fedeltà e la saggezza di Dio. L’invidia accusa Dio di non sapere cosa stia facendo o di non essere fedele a ciò che Egli ha promesso di fare. Quando sei convinto che una benedizione che un’altra persona possiede dovrebbe appartenere a te, non solo hai un problema con quella persona, ma hai un problema con Dio. Quando inizi a mettere in discussione la bontà di Dio, smetti di andare a Lui per chiedere aiuto. Perché? Perché non cerchi l’aiuto di qualcuno di cui hai dubitato.

L'invidia fa qualcos’altro di spiritualmente mortale. Presume una comprensione che nessuno possiede. L’invidia non solo presuppone che tu sappia di più sulla vita di un’altra persona di quanto tu non possa mai sapere, ma presume anche che tu abbia una maggiore comprensione di ciò che è meglio rispetto a Dio. Inoltre, l’invidia ti fa dimenticare la meravigliosa grazia di Dio, quella grazia che salva, trasforma, dà forza e libera. Ti preoccupi tanto di contare che non hai, invece di ricordare le enormi benedizioni della grazia di Dio – benedizioni che non avremmo potuto guadagnare, conseguire o meritare – e che non vengono riconosciute né celebrate. E poiché l’invidia si concentra più su ciò che vuoi, che sulla vita a cui Dio ti ha chiamato, ti impedisce di prestare attenzione ai comandi e agli avvertimenti di Dio, e quindi ti lascia in pericolo morale. L’unica soluzione all’invidia è la grazia salvifica di Dio, la grazia che trasforma peccatori egoisti in adoratori di Dio gioiosi e appagati.