Lettera ai Romani 15:9-21
Lettera ai Romani 15:9-21 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
mentre gli stranieri onorano Dio per la sua misericordia, come sta scritto: «Per questo ti celebrerò tra le nazioni e canterò le lodi al tuo nome». E ancora: «Rallegratevi, o nazioni, con il suo popolo». E altrove: «Nazioni, lodate tutte il Signore; tutti i popoli lo celebrino». Di nuovo Isaia dice: «Spunterà la radice di Isai, colui che sorgerà a governare le nazioni; in lui spereranno le nazioni». Or il Dio della speranza vi riempia di ogni gioia e di ogni pace nella fede, affinché abbondiate nella speranza, per la potenza dello Spirito Santo. Ora, fratelli miei, io pure sono persuaso, a vostro riguardo, che anche voi siete pieni di bontà, ricolmi di ogni conoscenza, capaci anche di ammonirvi a vicenda. Ma vi ho scritto un po’ arditamente su alcuni punti, per ricordarveli di nuovo, a motivo della grazia che mi è stata fatta da Dio, di essere un ministro di Cristo Gesù tra gli stranieri, esercitando il sacro servizio del vangelo di Dio, affinché gli stranieri diventino un’offerta gradita, santificata dallo Spirito Santo. Ho dunque di che vantarmi in Cristo Gesù, per quel che concerne le cose di Dio. Non oserei infatti parlare di cose che Cristo non avesse operato per mio mezzo allo scopo di condurre i pagani all’ubbidienza, con parole e opere, con la potenza di segni e di prodigi, con la potenza dello Spirito {di Dio}. Così da Gerusalemme e dintorni fino all’Illiria ho predicato dappertutto il vangelo di Cristo, avendo l’ambizione di predicare il vangelo là dove non era ancora stato portato il nome di Cristo, per non costruire sul fondamento altrui, ma com’è scritto: «Coloro ai quali nulla era stato annunciato di lui, lo vedranno; e coloro che non ne avevano udito parlare, comprenderanno».
Lettera ai Romani 15:9-21 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
mentre gli stranieri onorano Dio per la sua misericordia, come sta scritto: «Per questo ti celebrerò tra le nazioni e canterò le lodi al tuo nome». E ancora: «Rallegratevi, o nazioni, con il suo popolo». E altrove: «Nazioni, lodate tutte il Signore; tutti i popoli lo celebrino». Di nuovo *Isaia dice: «Spunterà una radice di *Iesse, colui che sorgerà a governare le nazioni; in lui spereranno le nazioni». Or il Dio della speranza vi riempia di ogni gioia e di ogni pace nella fede, affinché abbondiate nella speranza, per la potenza dello Spirito Santo. Ora, fratelli miei, io pure sono persuaso, a vostro riguardo, che anche voi siete pieni di bontà, ricolmi di ogni conoscenza, capaci anche di ammonirvi a vicenda. Ma vi ho scritto un po' arditamente su alcuni punti, per ricordarveli di nuovo, a motivo della grazia che mi è stata fatta da Dio, di essere un ministro di Cristo Gesú tra gli stranieri, esercitando il sacro servizio del *vangelo di Dio, affinché gli stranieri diventino un'offerta gradita, santificata dallo Spirito Santo. Ho dunque di che vantarmi in Cristo Gesú, per quel che concerne le cose di Dio. Non oserei infatti parlare di cose che Cristo non avesse operato per mio mezzo allo scopo di condurre i pagani all'ubbidienza, con parole e opere, con la potenza di segni e di prodigi, con la potenza dello Spirito Santo. Cosí da *Gerusalemme e dintorni fino all'Illiria ho predicato dappertutto il vangelo di Cristo, avendo l'ambizione di predicare il vangelo là dove non era ancora stato portato il nome di Cristo, per non costruire sul fondamento altrui, ma com'è scritto: «Coloro ai quali nulla era stato annunziato di lui, lo vedranno; e coloro che non ne avevano udito parlare, comprenderanno».
Lettera ai Romani 15:9-21 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Ed è venuto, perché anche i non Ebrei lodino la bontà di Dio. Dice la Bibbia: Per questo ti loderò fra le nazioni e canterò inni in tuo onore. E ancora: Nazioni, rallegratevi con il popolo che Dio ha scelto. E di nuovo: Lodate il Signore, voi nazioni tutte, e tutti i popoli cantino la sua lode. Anche Isaia dice: Verrà il discendente di Davide. Sorgerà per essere a capo delle nazioni. Gli uomini spereranno in lui. Dio, che dà speranza, ricolmi di gioia e di pace voi che credete, e per mezzo dello *Spirito Santo accresca la vostra speranza. Sono fermamente convinto, fratelli miei, che voi avete buone disposizioni, siete pieni di conoscenza, e quindi siete capaci di consigliarvi gli uni gli altri. Tuttavia in alcune parti della mia lettera ho usato parole forti, come per ricordarvi quel che già conoscevate. L’ho fatto a motivo dell'incarico che Dio mi ha dato, quello di essere ministro di Cristo Gesù tra i non Ebrei. Annunziando la *parola di Dio, io agisco come un *sacerdote, perché faccio in modo che i non Ebrei diventino un’offerta gradita a Dio, santificata dallo *Spirito Santo. Perciò, unito a Cristo, posso essere fiero dell'opera di Dio. Quel che io ho detto è che Cristo si è servito di me per condurre i non Ebrei a ubbidire a Dio. Lo ha fatto con parole e con opere, con la potenza di segni miracolosi e con la forza dello Spirito. Così ho parlato di Cristo e ho portato a termine il mio compito partendo da Gerusalemme e poi in tutte le direzioni, sino ai confini dell’*Illiria. Mi sono però proposto di portare la parola di Dio dove il nome di Cristo non era ancora conosciuto: non volevo costruire su un fondamento già posto da altri. E così ho fatto come dice la Bibbia: Lo vedranno coloro ai quali non è stato annunziato, e capiranno coloro che non ne avevano mai sentito parlare.
Lettera ai Romani 15:9-21 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
E perchè i Gentili glorifichino Iddio per la sua misericordia, siccome è scritto: Per questo io ti celebrerò fra le Genti, e salmeggerò al tuo nome. Ed altrove la scrittura dice: Rallegratevi, o Genti, col suo popolo. Ed altrove: Tutte le Genti, lodate il Signore; e voi, popoli tutti, celebratelo. Ed altrove Isaia dice: Vi sarà la radice di Iesse, e colui che sorgerà per regger le Genti; le nazioni spereranno in lui. Or l'Iddio della speranza vi riempia d'ogni allegrezza e pace, credendo; acciocchè abbondiate nella speranza, per la forza dello Spirito Santo. ORA, fratelli miei, io stesso son persuaso di voi, che voi ancora siete pieni di bontà, ripieni d'ogni conoscenza, sufficienti eziandio ad ammonirvi gli uni gli altri. Ma, fratelli, io vi ho scritto alquanto più arditamente, come per ricordo, per la grazia che mi è stata data da Dio, per esser ministro di Gesù Cristo presso i Gentili, adoperandomi nel sacro servigio dell'evangelo di Dio, acciocchè l'offerta de' Gentili sia accettevole, santificata per lo Spirito Santo. Io ho adunque di che gloriarmi in Cristo Gesù, nelle cose che appartengono al servigio di Dio. Perciocchè io non saprei dir cosa che Cristo non abbia operata per me, per l'ubbidienza de' Gentili, per parola e per opera; con potenza di segni e di prodigi; con la virtù dello Spirito di Dio; talchè, da Gerusalemme, e da' luoghi d'intorno infino all'Illirico, io ho compiuto il servigio dell'evangelo di Cristo. Avendo ancora in certo modo l'ambizione di evangelizzare, non dove fosse già stata fatta menzion di Cristo; per non edificar sopra il fondamento altrui. Ma, come è scritto: Coloro a' quali non è stato annunziato nulla di lui lo vedranno; e coloro che non ne hanno udito parlare l'intenderanno.