Vangelo secondo Marco 15:6-20
Vangelo secondo Marco 15:6-20 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Ad ogni festa egli era solito liberare loro un carcerato, quello che essi domandavano. Vi era allora in prigione un tale, chiamato Barabba, insieme ad alcuni ribelli i quali avevano commesso un omicidio durante una rivolta. E la folla, salita, cominciò a chiedere che facesse per loro come era solito fare. E Pilato rispose loro: «Volete che io vi liberi il re dei Giudei?» Perché sapeva che i capi dei sacerdoti glielo avevano consegnato per invidia. Ma i capi dei sacerdoti incitarono la folla perché piuttosto liberasse loro Barabba. Pilato si rivolse di nuovo a loro, dicendo: «Che volete dunque che io faccia di colui che chiamate il re dei Giudei?» Ed essi di nuovo gridarono: «Crocifiggilo!» Pilato disse loro: «Ma che male ha fatto?» Ma essi gridarono più forte che mai: «Crocifiggilo!» Pilato, volendo soddisfare la folla, liberò loro Barabba; e consegnò Gesù, dopo averlo flagellato, perché fosse crocifisso. Allora i soldati lo condussero nel cortile interno, cioè dentro il pretorio, e radunarono tutta la coorte. Lo vestirono di porpora e, dopo aver intrecciata una corona di spine, gliela misero sul capo e cominciarono a salutarlo: «Salve, re dei Giudei!» E gli percuotevano il capo con una canna, gli sputavano addosso e, mettendosi in ginocchio, si prostravano davanti a lui. Dopo averlo schernito, lo spogliarono della porpora, lo rivestirono delle sue vesti e lo condussero fuori per crocifiggerlo.
Vangelo secondo Marco 15:6-20 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Ogni *festa di Pasqua Pilato liberava loro un carcerato, quello che la folla domandava. Vi era allora in prigione un tale, chiamato *Barabba, insieme ad alcuni ribelli, i quali avevano commesso un omicidio durante una rivolta. La folla, dopo essere salita da Pilato, cominciò a chiedergli che facesse come sempre aveva loro fatto. E Pilato rispose loro: «Volete che io vi liberi il re dei Giudei?» Perché sapeva che i capi dei sacerdoti glielo avevano consegnato per invidia. Ma i capi dei sacerdoti incitarono la folla a chiedere che piuttosto liberasse loro Barabba. Pilato si rivolse di nuovo a loro, dicendo: «Che farò dunque di colui che voi chiamate il re dei Giudei?» Ed essi di nuovo gridarono: «Crocifiggilo!» Pilato disse loro: «Ma che male ha fatto?» Ma essi gridarono piú forte che mai: «Crocifiggilo!» Pilato, volendo soddisfare la folla, liberò loro Barabba; e consegnò Gesú, dopo averlo flagellato, perché fosse crocifisso. Allora i soldati lo condussero nel *cortile interno, cioè dentro il *pretorio, e radunarono tutta la *coorte. Lo vestirono di porpora e, dopo aver intrecciata una corona di spine, gliela misero sul capo, e cominciarono a salutarlo: «Salve, re dei Giudei!» E gli percotevano il capo con una canna, gli sputavano addosso e, mettendosi in ginocchio, si prostravano davanti a lui. Dopo averlo schernito, lo spogliarono della porpora, lo rivestirono delle sue vesti e lo condussero fuori per crocifiggerlo.
Vangelo secondo Marco 15:6-20 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Ogni anno, per la festa di *Pasqua, Pilato liberava uno dei prigionieri, quello che la folla domandava. In quel tempo era in prigione un certo Barabba che, insieme con altri ribelli, aveva ucciso un uomo durante una rivolta. Allora la folla salì verso il palazzo del governatore e cominciò a chiedergli quello che egli aveva l’abitudine di concedere. Allora Pilato rispose: — Volete che vi lasci libero Gesù, questo re dei Giudei? Disse così perché sapeva che i capi dei sacerdoti l’avevano portato da lui solo per odio. Ma i capi dei sacerdoti cominciarono a mettere in agitazione la folla perché chiedesse la liberazione di Barabba. Pilato domandò di nuovo: — Che farò dunque di quell’uomo che voi chiamate il re dei Giudei? Essi gridarono: — In croce! Pilato diceva: — Che cosa ha fatto di male? Ma quelli gridavano ancora più forte: — In croce! In croce! Pilato non voleva scontentare la folla: per questo lasciò libero Barabba e invece fece frustare a sangue Gesù. Poi lo consegnò ai soldati per farlo crocifiggere. I soldati portarono Gesù nel cortile del palazzo del governatore e chiamarono anche il resto della truppa. Gli misero addosso una veste rossa, prepararono una corona di rami spinosi e gliela misero sul capo. Poi cominciarono a salutarlo: «Salve, re dei Giudei!». Con un bastone gli davano dei colpi in testa, gli sputavano addosso e si mettevano in ginocchio come per adorarlo. Quando finirono di insultarlo gli tolsero la veste rossa e lo rivestirono dei suoi abiti. Poi lo portarono fuori per crocifiggerlo.
Vangelo secondo Marco 15:6-20 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
Or ogni festa egli liberava loro un prigione, qualunque chiedessero. Or vi era colui, ch'era chiamato Barabba, ch'era prigione co' suoi compagni di sedizione, i quali avean fatto omicidio nella sedizione. E la moltitudine, gridando, cominciò a domandare che facesse come sempre avea lor fatto. E Pilato rispose loro, dicendo: Volete che io vi liberi il Re de' Giudei? (Perciocchè riconosceva bene che i principali sacerdoti glielo aveano messo nelle mani per invidia). Ma i principali sacerdoti incitarono la moltitudine a chieder che più tosto liberasse loro Barabba. E Pilato, rispondendo, da capo disse loro: Che volete adunque che io faccia di colui che voi chiamate Re de' Giudei? Ed essi di nuovo gridarono: Crocifiggilo. E Pilato disse loro: Ma pure, che male ha egli fatto? Ed essi vie più gridavano: Crocifiggilo. Pilato adunque, volendo soddisfare alla moltitudine, liberò loro Barabba. E dopo aver flagellato Gesù, lo diede loro in mano, per esser crocifisso. Allora i soldati lo menarono dentro alla corte, che è il Pretorio, e raunarono tutta la schiera. E lo vestirono di porpora; e contesta una corona di spine, gliela misero intorno al capo. Poi presero a salutarlo, e a dire: Ben ti sia, Re de' Giudei. E gli percotevano il capo con una canna, e gli sputavano addosso; e postisi inginocchioni, l'adoravano. E dopo che l'ebbero schernito, lo spogliarono della porpora, e lo rivestirono de' suoi propri vestimenti, e lo menarono fuori, per crocifiggerlo.