Vangelo secondo Matteo 25:1-24,26-30
Vangelo secondo Matteo 25:1-24 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
«Allora il regno dei cieli sarà paragonato a dieci vergini le quali, prese le loro lampade, uscirono a incontrare lo sposo. Cinque di loro erano stolte e cinque avvedute; le stolte, nel prendere le loro lampade, non avevano preso con sé dell’olio, mentre le avvedute, insieme con le loro lampade, avevano preso dell’olio nei vasi. Siccome lo sposo tardava, tutte divennero assonnate e si addormentarono. Verso mezzanotte si levò un grido: “Ecco lo sposo, uscitegli incontro!” Allora tutte quelle vergini si svegliarono e prepararono le loro lampade. E le stolte dissero alle avvedute: “Dateci del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. Ma le avvedute risposero: “No, perché non basterebbe per noi e per voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene!” Ma, mentre quelle andavano a comprarne, arrivò lo sposo; e quelle che erano pronte entrarono con lui nella sala delle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi vennero anche le altre vergini, dicendo: “Signore, Signore, aprici!” Ma egli rispose: “Io vi dico in verità: Non vi conosco”. Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora. «Poiché avverrà come a un uomo il quale, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e affidò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due e a un altro uno, a ciascuno secondo la sua capacità; e partì. Subito, colui che aveva ricevuto i cinque talenti andò a farli fruttare, e ne guadagnò altri cinque. Allo stesso modo, quello dei due talenti ne guadagnò altri due. Ma colui che ne aveva ricevuto uno andò a fare una buca in terra e vi nascose il denaro del suo padrone. Dopo molto tempo, il padrone di quei servi ritornò a fare i conti con loro. Colui che aveva ricevuto i cinque talenti venne e presentò altri cinque talenti, dicendo: “Signore, tu mi affidasti cinque talenti: ecco, ho guadagnato altri cinque talenti”. Il suo padrone gli disse: “Va bene, servo buono e fedele; sei stato fedele in poca cosa, ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo Signore”. Poi, si presentò anche quello dei due talenti e disse: “Signore, tu mi affidasti due talenti; ecco, ho guadagnato altri due talenti”. Il suo padrone gli disse: “Va bene, servo buono e fedele, sei stato fedele in poca cosa, ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo Signore”. Poi si avvicinò anche quello che aveva ricevuto un talento solo e disse: “Signore, io sapevo che tu sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso
Vangelo secondo Matteo 25:26-30 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Il suo padrone gli rispose: “Servo malvagio e fannullone, tu sapevi che io mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; dovevi dunque portare il mio denaro dai banchieri; al mio ritorno avrei ritirato il mio con l’interesse. Toglietegli dunque il talento e datelo a colui che ha i dieci talenti. Poiché a chiunque ha, sarà dato ed egli sovrabbonderà; ma a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha. E quel servo inutile, gettatelo nelle tenebre di fuori. Lì ci sarà pianto e stridor di denti”.
Vangelo secondo Matteo 25:1-24 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
«Allora il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini le quali, prese le loro lampade, uscirono a incontrare lo sposo. Cinque di loro erano stolte e cinque avvedute; le stolte, nel prendere le loro lampade, non avevano preso con sé dell'olio; mentre le avvedute, insieme con le loro lampade, avevano preso dell'olio nei vasi. Siccome lo sposo tardava, tutte divennero assonnate e si addormentarono. Verso mezzanotte si levò un grido: “Ecco lo sposo, uscitegli incontro!” Allora tutte quelle vergini si svegliarono e prepararono le loro lampade. E le stolte dissero alle avvedute: “Dateci del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. Ma le avvedute risposero: “No, perché non basterebbe per noi e per voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene!” Ma, mentre quelle andavano a comprarne, arrivò lo sposo; e quelle che erano pronte entrarono con lui nella sala delle nozze, e la porta fu chiusa. Piú tardi vennero anche le altre vergini, dicendo: “Signore, Signore, aprici!” Ma egli rispose: “Io vi dico in verità: Non vi conosco”. Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l'ora. «Poiché avverrà come a un uomo il quale, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e affidò loro i suoi beni. A uno diede cinque *talenti, a un altro due e a un altro uno, a ciascuno secondo la sua capacità; e partí. Subito, colui che aveva ricevuto i cinque talenti andò a farli fruttare, e ne guadagnò altri cinque. Allo stesso modo, quello dei due talenti ne guadagnò altri due. Ma colui che ne aveva ricevuto uno, andò a fare una buca in terra e vi nascose il denaro del suo padrone. Dopo molto tempo, il padrone di quei servi ritornò a fare i conti con loro. Colui che aveva ricevuto i cinque talenti venne e presentò altri cinque talenti, dicendo: “Signore, tu mi affidasti cinque talenti: ecco, ne ho guadagnati altri cinque”. Il suo padrone gli disse: “Va bene, servo buono e fedele; sei stato fedele in poca cosa, ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo Signore”. Poi, si presentò anche quello dei due talenti e disse: “Signore, tu mi affidasti due talenti; ecco, ne ho guadagnati altri due”. Il suo padrone gli disse: “Va bene, servo buono e fedele, sei stato fedele in poca cosa, ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo Signore”. Poi si avvicinò anche quello che aveva ricevuto un talento solo, e disse: “Signore, io sapevo che tu sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso
Vangelo secondo Matteo 25:26-30 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Il suo padrone gli rispose: “Servo malvagio e fannullone, tu sapevi che io mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; dovevi dunque portare il mio denaro dai banchieri; al mio ritorno avrei ritirato il mio con l'interesse. Toglietegli dunque il talento e datelo a colui che ha i dieci talenti. Poiché a chiunque ha, sarà dato ed egli sovrabbonderà; ma a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha. E quel servo inutile, gettatelo nelle *tenebre di fuori. Lí sarà il pianto e lo stridor dei denti”.
Vangelo secondo Matteo 25:1-24 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
«Così sarà il *regno di Dio. «C’erano dieci ragazze che avevano preso le loro lampade a olio ed erano andate incontro allo sposo. Cinque erano sciocche e cinque erano sagge. Le cinque sciocche presero le lampade ma non portarono una riserva di olio; le altre cinque, invece, portarono anche un vasetto di olio. Poi, siccome lo sposo faceva tardi, tutte furono prese dal sonno e si addormentarono. «A mezzanotte si sente un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. Subito le dieci ragazze si svegliarono e si misero a preparare le lampade. Le cinque sciocche dissero alle sagge: — Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono. «Ma le altre cinque risposero: — No, perché non basterebbe più né a voi né a noi. Piuttosto, andate a comprarvelo al negozio. «Le cinque sciocche andarono a comprare l’olio, ma proprio mentre erano lontane arrivò lo sposo: quelle che erano pronte entrarono con lui nella sala del banchetto e la porta fu chiusa. «Più tardi arrivarono anche le altre cinque e si misero a gridare: — Signore, signore, aprici! «Ma egli rispose: — Non so proprio chi siete. «State svegli, dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora». «Così infatti sarà il regno di Dio. «Un uomo doveva fare un lungo viaggio: chiamò dunque i suoi servi e affidò loro i suoi soldi. A uno consegnò cinquecento monete d'oro, a un altro duecento e a un altro cento: a ciascuno secondo le sue capacità. Poi partì. Il servo che aveva ricevuto cinquecento monete andò subito a investire i soldi in un affare, e alla fine guadagnò altre cinquecento monete. Quello che ne aveva ricevute duecento fece lo stesso, e alla fine ne guadagnò altre duecento. Quello invece che ne aveva ricevute soltanto cento scavò una buca in terra e vi nascose i soldi del suo padrone. «Dopo molto tempo il padrone ritornò e cominciò a fare i conti con i suoi servi. «Venne il primo, quello che aveva ricevuto cinquecento monete d'oro, portò anche le altre cinquecento e disse: — Signore, tu mi avevi consegnato cinquecento monete. Guarda: ne ho guadagnate altre cinquecento. «E il padrone gli disse: — Bene, sei un servo bravo e fedele! Sei stato fedele in cose da poco, ti affiderò cose più importanti. Vieni a partecipare alla gioia del tuo signore. «Poi venne quello che aveva ricevuto duecento monete e disse: — Signore, tu mi avevi consegnato duecento monete d'oro. Guarda: ne ho guadagnate altre duecento. «E il padrone gli disse: — Bene, sei un servo bravo e fedele! Sei stato fedele in cose da poco, ti affiderò cose più importanti. Vieni a partecipare alla gioia del tuo signore! «Infine venne quel servo che aveva ricevuto solamente cento monete d'oro e disse: — Signore, io sapevo che sei un uomo duro, che raccogli anche dove non hai seminato e che fai vendemmia anche dove non hai coltivato.
Matteo 25:26-30 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
«Ma il padrone gli rispose: — Servo cattivo e fannullone! Dunque sapevi che io raccolgo dove non ho seminato e faccio vendemmia dove non ho coltivato. Perciò dovevi almeno mettere in banca i miei soldi e io, al ritorno, li avrei ritirati con l’interesse. «Via, toglietegli le cento monete e datele a quello che ne ha mille. Perché chi ha molto riceverà ancora di più e sarà nell’abbondanza; chi ha poco, gli porteranno via anche quel poco che ha. E questo servo inutile gettatelo fuori, nelle tenebre: là piangerà come un disperato».
Vangelo secondo Matteo 25:1-24 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
ALLORA il regno de' cieli sarà simile a dieci vergini, le quali, prese le lor lampane, uscirono fuori incontro allo sposo. Or cinque d'esse erano avvedute, e cinque pazze. Le pazze, prendendo le lor lampane, non aveano preso seco dell'olio; ma le avvedute aveano, insieme con le lor lampane, preso seco dell'olio ne' loro vasi. Ora, tardando lo sposo, tutte divennero sonnacchiose, e si addormentarono. E in su la mezza notte si fece un grido: Ecco, lo sposo viene, uscitegli incontro. Allora tutte quelle vergini si destarono, ed acconciarono le lor lampane. E le pazze dissero alle avvedute: Dateci dell'olio vostro, perciocchè le nostre lampane si spengono. Ma le avvedute risposero, e dissero: Noi nol faremo; che talora non ve ne sia assai per noi, e per voi; andate più tosto a coloro che lo vendono, e compratene. Ora, mentre quelle andavano a comprarne, venne lo sposo; e quelle ch'erano apparecchiate entrarono con lui nelle nozze; e la porta fu serrata. Poi appresso, vennero anche le altre vergini, dicendo: Signore, signore, aprici. Ma egli rispondendo, disse: Io vi dico in verità, che io non vi conosco. Vegliate adunque, poichè non sapete nè il giorno, nè l'ora, che il Figliuol dell'uomo verrà. PERCIOCCHÈ egli è come un uomo, il quale, andando fuori in viaggio, chiamò i suoi servitori, e diede loro in mano i suoi beni. Ed all'uno diede cinque talenti, ed all'altro due, ed all'altro uno: a ciascuno secondo la sua capacità; e subito si partì. Or colui che avea ricevuti i cinque talenti andò, e trafficò con essi, e ne guadagnò altri cinque. Parimente ancora colui che avea ricevuti i due ne guadagnò altri due. Ma colui che ne avea ricevuto uno andò, e fece una buca in terra, e nascose i danari del suo signore. Ora, lungo tempo appresso, venne il signore di que' servitori, e fece ragion con loro. E colui che avea ricevuti i cinque talenti venne, e ne presentò altri cinque, dicendo: Signore, tu mi desti in mano cinque talenti; ecco, sopra quelli ne ho guadagnati altri cinque. E il suo signore gli disse: Bene sta, buono e fedel servitore; tu sei stato leale in poca cosa; io ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo signore. Poi, venne anche colui che avea ricevuti i due talenti, e disse: Signore, tu mi desti in mano due talenti; ecco, sopra quelli ne ho guadagnati altri due. Il suo signore gli disse: Bene sta, buono e fedel servitore; tu sei stato leale in poca cosa; io ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo signore. Poi, venne ancora colui che avea ricevuto un sol talento, e disse: Signore, io conosceva che tu sei uomo aspro, che mieti ove non hai seminato, e ricogli ove non hai sparso
EVANGELO DI S. MATTEO 25:26-30 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
E il suo signore, rispondendo, gli disse: Malvagio e negligente servitore, tu sapevi che io mieto ove non ho seminato e ricolgo ove non ho sparso; perciò ei ti si conveniva mettere i miei danari in man di banchieri; e quando io sarei venuto, avrei riscosso il mio con frutto. Toglietegli adunque il talento, e datelo a colui che ha i dieci talenti. Perciocchè, a chiunque ha, sarà dato, ed egli soprabbonderà; ma chi non ha, eziandio quel ch'egli ha, gli sarà tolto. E cacciate il servitor disutile nelle tenebre di fuori. Ivi sarà il pianto, e lo stridor de' denti.