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Vangelo secondo Luca 3:1-20

Vangelo secondo Luca 3:1-20 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

Nell’anno quindicesimo dell’impero di Tiberio Cesare, quando Ponzio Pilato era governatore della Giudea, ed Erode tetrarca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetrarca dell’Iturea e della Traconitide, e Lisania tetrarca dell’Abilene, sotto i sommi sacerdoti Anna e Caiafa, la parola di Dio fu diretta a Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto. Ed egli andò per tutta la regione intorno al Giordano, predicando un battesimo di ravvedimento per il perdono dei peccati, come sta scritto nel libro delle parole del profeta Isaia: «Voce di uno che grida nel deserto: “Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri. Ogni valle sarà colmata e ogni monte e ogni colle sarà spianato; le vie tortuose saranno fatte diritte e quelle accidentate saranno appianate; e ogni creatura vedrà la salvezza di Dio”». Giovanni dunque diceva alle folle che andavano per essere battezzate da lui: «Razza di vipere, chi vi ha insegnato a sfuggire l’ira futura? Fate dunque dei frutti degni del ravvedimento, e non cominciate a dire in voi stessi: “Noi abbiamo Abraamo per padre!” Perché vi dico che Dio può da queste pietre far sorgere dei figli ad Abraamo. Ormai la scure è posta alla radice degli alberi: ogni albero dunque che non fa buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco». E la folla lo interrogava, dicendo: «Allora, che dobbiamo fare?» Egli rispondeva loro: «Chi ha due tuniche ne faccia parte a chi non ne ha, e chi ha da mangiare faccia altrettanto». Vennero anche dei pubblicani per essere battezzati e gli dissero: «Maestro, che dobbiamo fare?» Ed egli rispose loro: «Non riscuotete nulla di più di quello che vi è ordinato». Lo interrogarono pure dei soldati, dicendo: «E noi, che dobbiamo fare?» Ed egli a loro: «Non fate estorsioni, non opprimete nessuno con false denunce e accontentatevi della vostra paga». Ora il popolo era in attesa e tutti si domandavano in cuor loro se Giovanni fosse il Cristo. Giovanni rispose, dicendo a tutti: «Io vi battezzo in acqua; ma viene colui che è più forte di me, al quale io non sono degno di sciogliere il legaccio dei calzari. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Egli ha in mano il suo ventilabro per ripulire interamente la sua aia e raccogliere il grano nel suo granaio; ma la pula, la brucerà con fuoco inestinguibile». Così, con molte e varie esortazioni evangelizzava il popolo; ma Erode il tetrarca, rimproverato da lui a proposito di Erodiade, moglie di suo fratello, e per tutte le malvagità che aveva commesso, aggiunse a tutte le altre anche questa: rinchiuse Giovanni in prigione.

Vangelo secondo Luca 3:1-20 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

Nell'anno quindicesimo dell'impero di Tiberio *Cesare, quando Ponzio *Pilato era governatore della *Giudea, ed *Erode *tetrarca della *Galilea, e *Filippo, suo fratello, tetrarca dell'Iturea e della Traconitide, e Lisania tetrarca dell'Abilene, sotto i sommi sacerdoti *Anna e *Caiafa, la parola di Dio fu diretta a *Giovanni, figlio di *Zaccaria, nel deserto. Ed egli andò per tutta la regione intorno al *Giordano, predicando un battesimo di ravvedimento per il perdono dei peccati, come sta scritto nel libro delle parole del *profeta *Isaia: «Voce di uno che grida nel deserto: “Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri. Ogni valle sarà colmata e ogni monte e ogni colle sarà spianato; le vie tortuose saranno fatte diritte e quelle accidentate saranno appianate; e ogni creatura vedrà la salvezza di Dio”». Giovanni dunque diceva alle folle che andavano per essere battezzate da lui: «Razza di vipere, chi vi ha insegnato a sfuggire l'ira futura? Fate dunque dei frutti degni del ravvedimento, e non cominciate a dire in voi stessi: “Noi abbiamo *Abraamo per padre!” Perché vi dico che Dio può da queste pietre far sorgere dei figli ad Abraamo. Ormai la scure è posta alla radice degli alberi: ogni albero dunque che non fa buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco». E la folla lo interrogava, dicendo: «Allora, che dobbiamo fare?» Egli rispondeva loro: «Chi ha due tuniche, ne faccia parte a chi non ne ha; e chi ha da mangiare, faccia altrettanto». Vennero anche dei *pubblicani per essere battezzati e gli dissero: «Maestro, che dobbiamo fare?» Ed egli rispose loro: «Non riscotete nulla di piú di quello che vi è ordinato». Lo interrogarono pure dei soldati, dicendo: «E noi, che dobbiamo fare?» Ed egli a loro: «Non fate estorsioni, non opprimete nessuno con false denunzie, e contentatevi della vostra paga». Ora il popolo era in attesa e tutti si domandavano in cuor loro se Giovanni fosse il Cristo. Giovanni rispose, dicendo a tutti: «Io vi battezzo in acqua; ma viene colui che è piú forte di me, al quale io non son degno di sciogliere il legaccio dei calzari. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Egli ha in mano il suo ventilabro per ripulire interamente la sua aia e raccogliere il grano nel suo granaio; ma la pula, la brucerà con fuoco inestinguibile». Cosí, con molte e varie esortazioni evangelizzava il popolo; ma Erode, il tetrarca, rimproverato da lui a proposito di *Erodiada, moglie di suo fratello, e per tutte le malvagità che aveva commesso, aggiunse a tutte le altre anche questa: rinchiuse Giovanni in prigione.

Vangelo secondo Luca 3:1-20 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

Era l’anno quindicesimo del regno dell'imperatore Tiberio. Ponzio *Pilato era governatore nella provincia della Giudea. Erode regnava sulla Galilea, suo fratello Filippo sull’Iturèa e sulla Traconìtide, e Lisània governava la provincia dell'Abilène, mentre Anna e Caifa erano *sommi sacerdoti. In quel tempo Giovanni, il figlio di Zaccaria, era ancora nel deserto. Là Dio lo chiamò. Allora Giovanni cominciò a percorrere tutta la regione del Giordano e a dire: «Cambiate vita e fatevi battezzare, e Dio perdonerà i vostri peccati». Si realizzava così quel che sta scritto nel libro delle profezie di Isaia: Una voce grida nel deserto: Preparate la via del Signore, spianate i suoi sentieri. Le valli siano tutte riempite, le montagne e le colline abbassate. Raddrizzate le curve delle strade, togliete tutti gli ostacoli. Allora tutti vedranno che Dio è il salvatore. Una gran folla andava da Giovanni per farsi battezzare, ed egli diceva loro: «Razza di vipere! Chi vi ha fatto credere che potete sfuggire al castigo ormai vicino? Dimostrate con i fatti che avete cambiato vita e non mettetevi a dire: “Noi siamo discendenti di Abramo”. Vi assicuro infatti che Dio è capace di far sorgere veri figli di Abramo anche da queste pietre. La scure è già alla radice degli alberi, pronta per tagliare: ogni albero che non fa frutti buoni sarà tagliato e gettato nel fuoco». Tra la folla qualcuno lo interrogava così: — In fin dei conti che cosa dobbiamo fare? Giovanni rispondeva: — Chi possiede due abiti ne dia uno a chi non ne ha, e chi ha dei viveri li distribuisca agli altri. Anche alcuni agenti delle tasse vennero da Giovanni per farsi battezzare. Gli domandarono: — *Maestro, noi che cosa dobbiamo fare? Giovanni rispose: — Non prendete niente di più di quanto è stabilito dalla Legge. Lo interrogavano infine anche alcuni soldati: — E noi che cosa dobbiamo fare? Giovanni rispose: — Non portate via soldi a nessuno, né con la violenza né con false accuse, ma accontentatevi della vostra paga. Intanto le speranze del popolo crescevano e tutti si chiedevano: — Chissà, forse Giovanni è il *Messia! Ma Giovanni disse a tutti: — Io vi battezzo con acqua, ma sta per venire uno che è più potente di me. Io non sono degno neppure di slacciargli i sandali. Lui vi battezzerà con lo *Spirito Santo e il fuoco. Egli tiene in mano la pala per separare il grano dalla paglia. Raccoglierà il grano nel suo granaio, ma brucerà la paglia con un fuoco senza fine. Con queste e molte altre parole Giovanni esortava il popolo e gli annunziava la salvezza. Inoltre Giovanni aveva rimproverato il governatore Erode perché si era preso Erodìade, moglie di suo fratello, e per tutte le altre cose cattive che aveva fatto. Allora Erode aggiunse un altro delitto a quelli che già aveva fatto: fece imprigionare anche Giovanni.

Vangelo secondo Luca 3:1-20 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

OR nell'anno quintodecimo dell'imperio di Tiberio Cesare, essendo Ponzio Pilato governator della Giudea; ed Erode tetrarca della Galilea; e Filippo, suo fratello, tetrarca dell'Iturea, e della contrada Traconitida; e Lisania tetrarca di Abilene; sotto Anna, e Caiafa, sommi sacerdoti; la parola di Dio fu indirizzata a Giovanni, figliuol di Zaccaria, nel deserto. Ed egli venne per tutta la contrada d'intorno al Giordano, predicando il battesimo del ravvedimento, in remission de' peccati. Siccome egli è scritto nel libro delle parole del profeta Isaia, dicendo: Vi è una voce d'uno, che grida nel deserto: Acconciate la via del Signore, addirizzate i suoi sentieri. Sia ripiena ogni valle, e sia abbassato ogni monte, ed ogni colle; e sieno ridirizzati i luoghi distorti, e le vie aspre appianate. Ed ogni carne vedrà la salute di Dio. Egli adunque diceva alle turbe, che uscivano per esser da lui battezzate: Progenie di vipere, chi vi ha mostrato a fuggir dall'ira a venire? Fate adunque frutti degni del ravvedimento; e non prendete a dir fra voi stessi: Noi abbiamo Abrahamo per padre; perciocchè io vi dico che Iddio può, eziandio da queste pietre, far sorgere de' figliuoli ad Abrahamo. Or già è posta la scure alla radice degli alberi; ogni albero adunque che non fa buon frutto è tagliato, e gettato nel fuoco. E le turbe lo domandarono, dicendo: Che faremo noi dunque? Ed egli, rispondendo, disse loro: Chi ha due vesti ne faccia parte a chi non ne ha; e chi ha da mangiare faccia il simigliante. Or vennero ancora de' pubblicani, per essere battezzati, e gli dissero: Maestro, che dobbiam noi fare? Ed egli disse loro: Non riscotete nulla più di ciò che vi è stato ordinato. I soldati ancora lo domandarono, dicendo: E noi, che dobbiam fare? Ed egli disse loro: Non fate storsione ed alcuno, e non oppressate alcuno per calunnia; e contentatevi del vostro soldo. Ora, stando il popolo in aspettazione, e ragionando tutti ne' lor cuori, intorno a Giovanni, se egli sarebbe punto il Cristo; Giovanni rispose, dicendo a tutti: Ben vi battezzo io con acqua; ma colui ch'è più forte di me, di cui io non son degno di sciogliere il correggiuol delle scarpe, viene; esso vi battezzerà con lo Spirito Santo, e col fuoco. Egli ha la sua ventola in mano, e netterà interamente l'aia sua, e raccoglierà il grano nel suo granaio; ma arderà la paglia col fuoco inestinguibile. Così egli evangelizzava al popolo, esortandolo per molti altri ragionamenti. Or Erode il tetrarca, essendo da lui ripreso a motivo di Erodiada, moglie di Filippo, suo fratello; e per tutti i mali ch'egli avea commessi; aggiunse ancora questo a tutti gli altri, ch'egli rinchiuse Giovanni in prigione.