Vangelo secondo Luca 23:1-25
Vangelo secondo Luca 23:1-25 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Poi tutta l’assemblea si alzò e lo condussero da Pilato. E cominciarono ad accusarlo, dicendo: «Abbiamo trovato quest’uomo che sovvertiva la nostra nazione, vietava di pagare i tributi a Cesare e diceva di essere lui il Cristo re». Pilato lo interrogò, dicendo: «Sei tu il re dei Giudei?» E Gesù gli rispose: «Tu lo dici». Pilato disse ai capi dei sacerdoti e alla folla: «Non trovo nessuna colpa in quest’uomo». Ma essi insistevano, dicendo: «Egli sobilla il popolo insegnando per tutta la Giudea; ha cominciato dalla Galilea ed è giunto fin qui». Quando Pilato udì questo, domandò se quell’uomo fosse Galileo. Saputo che egli era della giurisdizione di Erode, lo mandò da Erode, che si trovava anch’egli a Gerusalemme in quei giorni. Quando vide Gesù, Erode se ne rallegrò molto, perché da lungo tempo desiderava vederlo, avendo sentito parlare di lui; e sperava di vedergli fare qualche segno miracoloso. Gli rivolse molte domande, ma Gesù non gli rispose nulla. Or i capi dei sacerdoti e gli scribi stavano là, accusandolo con veemenza. Erode, con i suoi soldati, dopo averlo vilipeso e schernito, lo vestì di un manto splendido e lo rimandò da Pilato. In quel giorno, Erode e Pilato divennero amici; prima infatti c’era stata inimicizia tra loro. Pilato, riuniti i capi dei sacerdoti, i magistrati e il popolo, disse loro: «Mi avete condotto quest’uomo come sobillatore del popolo; ed ecco, dopo averlo esaminato in presenza vostra, non ho trovato in lui nessuna delle colpe di cui lo accusate, e neppure Erode, poiché egli lo ha rimandato da noi. Ecco, egli non ha fatto nulla che sia degno di morte. Perciò, dopo averlo castigato, lo libererò». [Ora egli aveva l’obbligo di liberare loro un carcerato in occasione della festa;] ma essi gridarono tutti insieme: «Fa’ morire costui e liberaci Barabba!» Barabba era stato messo in prigione a motivo di una sommossa avvenuta in città e di un omicidio. E Pilato parlò loro di nuovo perché desiderava liberare Gesù; ma essi gridavano: «Crocifiggilo, crocifiggilo!» Per la terza volta egli disse loro: «Ma che male ha fatto? Io non ho trovato nulla in lui, che meriti la morte. Perciò, dopo averlo castigato, lo libererò». Ma essi insistevano a gran voce, chiedendo che fosse crocifisso; e le loro grida finirono per avere il sopravvento. Pilato decise che fosse fatto quello che domandavano: liberò colui che era stato messo in prigione per sommossa e omicidio, e che essi avevano richiesto, ma abbandonò Gesù alla loro volontà.
Vangelo secondo Luca 23:1-25 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Poi tutta l'assemblea si alzò e lo condussero da Pilato. E cominciarono ad accusarlo, dicendo: «Abbiamo trovato quest'uomo che sovvertiva la nostra nazione, istigava a non pagare i tributi a *Cesare e diceva di essere lui il Cristo re». Pilato lo interrogò, dicendo: «Sei tu il re dei Giudei?» E Gesú gli rispose: «Tu lo dici». Pilato disse ai capi dei *sacerdoti e alla folla: «Non trovo nessuna colpa in quest'uomo». Ma essi insistevano, dicendo: «Egli sobilla il popolo insegnando per tutta la *Giudea; ha cominciato dalla *Galilea ed è giunto fin qui». Quando Pilato udí questo, domandò se quell'uomo fosse Galileo. Saputo che egli era della giurisdizione di *Erode, lo mandò da Erode, che si trovava anch'egli a *Gerusalemme in quei giorni. Quando vide Gesú, Erode se ne rallegrò molto, perché da lungo tempo desiderava vederlo, avendo sentito parlare di lui; e sperava di vedergli fare qualche miracolo. Gli rivolse molte domande, ma Gesú non gli rispose nulla. Or i capi dei sacerdoti e gli *scribi stavano là, accusandolo con veemenza. Erode, con i suoi soldati, dopo averlo vilipeso e schernito, lo vestí di un manto splendido, e lo rimandò da Pilato. In quel giorno, Erode e Pilato divennero amici; prima infatti erano stati nemici. Pilato, riuniti i capi dei sacerdoti, i magistrati e il popolo, disse loro: «Avete fatto comparire davanti a me quest'uomo come sovversivo; ed ecco, dopo averlo esaminato in presenza vostra, non ho trovato in lui nessuna delle colpe di cui l'accusate; e neppure Erode, poiché egli l'ha rimandato da noi; ecco egli non ha fatto nulla che sia degno di morte. Perciò, dopo averlo castigato lo libererò». [Ora egli aveva l'obbligo di liberare loro un carcerato in occasione della *festa; ] ma essi gridarono tutti insieme: «Fa' morire costui e liberaci *Barabba!» Barabba era stato messo in prigione a motivo di una sommossa avvenuta in città e di un omicidio. E Pilato parlò loro di nuovo perché desiderava liberare Gesú; ma essi gridavano: «Crocifiggilo, crocifiggilo!» Per la terza volta egli disse loro: «Ma che male ha fatto? Io non ho trovato nulla in lui, che meriti la morte. Perciò, dopo averlo castigato, lo libererò». Ma essi insistevano a gran voce, chiedendo che fosse crocifisso; e le loro grida finirono per avere il sopravvento. Pilato decise che fosse fatto quello che domandavano: liberò colui che era stato messo in prigione per sommossa e omicidio, e che essi avevano richiesto; ma abbandonò Gesú alla loro volontà.
Vangelo secondo Luca 23:1-25 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Tutta quell’*assemblea si alzò e condussero Gesù da *Pilato. Là, cominciarono ad accusarlo: «Quest’uomo noi lo abbiamo trovato mentre metteva in agitazione la nostra gente: non vuole che si paghino le tasse all’imperatore romano e pretende di essere il Messia-re promesso da Dio». Allora Pilato lo interrogò: — Sei tu il re dei Giudei? Gesù gli rispose: — Tu lo dici! Pilato quindi si rivolse ai capi dei *sacerdoti e alla folla e disse: — Io non trovo alcun motivo per condannare quest’uomo. Ma quelli insistevano dicendo: «Egli crea disordine tra il popolo. Ha cominciato a diffondere le sue idee in Galilea; ora è arrivato fin qui e va predicando per tutta la Giudea». Quando Pilato udì questa accusa domandò se quell’uomo era galileo. Venne così a sapere che Gesù apparteneva al territorio governato da *Erode. In quei giorni anche Erode si trovava a Gerusalemme: perciò Pilato ordinò che Gesù fosse portato da lui. Da molto tempo Erode desiderava vedere Gesù. Di lui aveva sentito dire molte cose e sperava di vederlo fare qualche *miracolo. Perciò, quando vide Gesù davanti a sé, Erode fu molto contento. Lo interrogò con insistenza, ma Gesù non gli rispose nulla. Intanto i capi dei *sacerdoti e i *maestri della Legge che erano presenti lo accusavano con rabbia. Anche Erode, insieme con i suoi soldati, insultò Gesù. Per scherzo gli mise addosso una veste splendida e lo rimandò da Pilato. Erode e Pilato erano sempre stati nemici tra di loro: quel giorno invece diventarono amici. Pilato riunì i capi dei sacerdoti, altre autorità e il popolo, e disse loro: — Voi mi avete portato qui quest’uomo come uno che mette disordine fra il popolo. Ebbene, ho esaminato il suo caso pubblicamente davanti a voi. Voi lo accusate di molte colpe, ma io non lo trovo colpevole di nulla. Anche Erode è dello stesso parere: tant’è vero che lo ha rimandato da noi senza condannarlo. Dunque, quest’uomo non ha fatto nulla che meriti la morte. Perciò lo farò flagellare e poi lo lascerò libero. [ ] Ma tutti insieme si misero a gridare: — A morte quest’uomo! Vogliamo libero Barabba! Barabba era stato messo in prigione perché aveva preso parte a una sommossa del popolo in città e aveva ucciso un uomo. Pilato parlò di nuovo ai presenti perché voleva liberare Gesù. Ma essi gridavano ancora più forte: — In croce! In croce! Per la terza volta Pilato dichiarò: — Ma che male ha fatto quest’uomo? Io non ho trovato in lui nessuna colpa che meriti la morte. Perciò lo farò frustare e poi lo lascerò libero. Essi però insistevano a gran voce nel chiedere che Gesù venisse crocifisso. Le loro grida diventarono sempre più forti. Alla fine Pilato decise di lasciar fare come volevano. Avevano chiesto la liberazione di Barabba, quello che era stato messo in prigione per sommossa e omicidio, e Pilato lo liberò. Invece consegnò loro Gesù perché ne facessero quello che volevano.
Vangelo secondo Luca 23:1-25 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
ALLORA tutta la moltitudine di loro si levò, e lo menò a Pilato. E cominciarono ad accusarlo, dicendo: Noi abbiam trovato costui sovvertendo la nazione, e divietando di dare i tributi a Cesare, dicendo sè esser il Cristo, il Re. E Pilato lo domandò, dicendo: Sei tu il Re de' Giudei? Ed egli, rispondendogli, disse: Tu lo dici. E Pilato disse a' principali sacerdoti, ed alle turbe: Io non trovo maleficio alcuno in quest'uomo. Ma essi facevan forza, dicendo: Egli commuove il popolo, insegnando per tutta la Giudea, avendo cominciato da Galilea fin qua. Allora Pilato, avendo udito nominar Galilea, domandò se quell'uomo era Galileo. E, risaputo ch'egli era della giurisdizione di Erode, lo rimandò ad Erode, il quale era anche egli in Gerusalemme a que' dì. Ed Erode, veduto Gesù, se ne rallegrò grandemente; perciocchè da molto tempo desiderava di vederlo; perchè avea udite molte cose di lui, e sperava veder fargli qualche miracolo. E lo domandò per molti ragionamenti; ma egli non gli rispose nulla. Ed i principali sacerdoti, e gli Scribi, comparvero quivi, accusandolo con grande sforzo. Ma Erode, co' suoi soldati, dopo averlo sprezzato, e schernito, lo vestì d'una veste bianca, e lo rimandò a Pilato. Ed Erode e Pilato divennero amici insieme in quel giorno; perciocchè per l'addietro erano stati in inimicizia fra loro. E Pilato, chiamati insieme i principali sacerdoti, ed i magistrati, e il popolo, disse loro: Voi mi avete fatto comparir quest'uomo davanti, come se egli sviasse il popolo; ed ecco, avendolo io in presenza vostra esaminato, non ho trovato in lui alcun maleficio di quelli de' quali l'accusate. Ma non pure Erode; poichè io vi ho mandati a lui; ed ecco, non gli è stato fatto nulla, onde egli sia giudicato degno di morte. Io adunque lo castigherò, e poi lo libererò. Or gli conveniva di necessità liberar loro uno, ogni dì di festa. E tutta la moltitudine gridò, dicendo: Togli costui, e liberaci Barabba. Costui era stato incarcerato per una sedizione, fatta nella città, con omicidio. Perciò Pilato da capo parlò loro, desiderando liberar Gesù. Ma essi gridavano in contrario, dicendo: Crocifiggilo, crocifiggilo. Ed egli, la terza volta, disse loro: Ma pure, che male ha fatto costui? io non ho trovato in lui maleficio alcuno degno di morte. Io adunque lo castigherò, e poi lo libererò. Ma essi facevano istanza con gran grida, chiedendo che fosse crocifisso; e le lor grida e quelle de' principali sacerdoti, si rinforzavano. E Pilato pronunziò che fosse fatto ciò che chiedevano. E liberò loro colui ch'era stato incarcerato per sedizione, e per omicidio, il quale essi aveano chiesto; e rimise Gesù alla lor volontà.