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Vangelo secondo Luca 23:1-25

Vangelo secondo Luca 23:1-25 NR94

Poi tutta l'assemblea si alzò e lo condussero da Pilato. E cominciarono ad accusarlo, dicendo: «Abbiamo trovato quest'uomo che sovvertiva la nostra nazione, istigava a non pagare i tributi a *Cesare e diceva di essere lui il Cristo re». Pilato lo interrogò, dicendo: «Sei tu il re dei Giudei?» E Gesú gli rispose: «Tu lo dici». Pilato disse ai capi dei *sacerdoti e alla folla: «Non trovo nessuna colpa in quest'uomo». Ma essi insistevano, dicendo: «Egli sobilla il popolo insegnando per tutta la *Giudea; ha cominciato dalla *Galilea ed è giunto fin qui». Quando Pilato udí questo, domandò se quell'uomo fosse Galileo. Saputo che egli era della giurisdizione di *Erode, lo mandò da Erode, che si trovava anch'egli a *Gerusalemme in quei giorni. Quando vide Gesú, Erode se ne rallegrò molto, perché da lungo tempo desiderava vederlo, avendo sentito parlare di lui; e sperava di vedergli fare qualche miracolo. Gli rivolse molte domande, ma Gesú non gli rispose nulla. Or i capi dei sacerdoti e gli *scribi stavano là, accusandolo con veemenza. Erode, con i suoi soldati, dopo averlo vilipeso e schernito, lo vestí di un manto splendido, e lo rimandò da Pilato. In quel giorno, Erode e Pilato divennero amici; prima infatti erano stati nemici. Pilato, riuniti i capi dei sacerdoti, i magistrati e il popolo, disse loro: «Avete fatto comparire davanti a me quest'uomo come sovversivo; ed ecco, dopo averlo esaminato in presenza vostra, non ho trovato in lui nessuna delle colpe di cui l'accusate; e neppure Erode, poiché egli l'ha rimandato da noi; ecco egli non ha fatto nulla che sia degno di morte. Perciò, dopo averlo castigato lo libererò». [Ora egli aveva l'obbligo di liberare loro un carcerato in occasione della *festa; ] ma essi gridarono tutti insieme: «Fa' morire costui e liberaci *Barabba!» Barabba era stato messo in prigione a motivo di una sommossa avvenuta in città e di un omicidio. E Pilato parlò loro di nuovo perché desiderava liberare Gesú; ma essi gridavano: «Crocifiggilo, crocifiggilo!» Per la terza volta egli disse loro: «Ma che male ha fatto? Io non ho trovato nulla in lui, che meriti la morte. Perciò, dopo averlo castigato, lo libererò». Ma essi insistevano a gran voce, chiedendo che fosse crocifisso; e le loro grida finirono per avere il sopravvento. Pilato decise che fosse fatto quello che domandavano: liberò colui che era stato messo in prigione per sommossa e omicidio, e che essi avevano richiesto; ma abbandonò Gesú alla loro volontà.