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Lettera di Giacomo 2:1-26

Lettera di Giacomo 2:1-26 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

Fratelli miei, la vostra fede nel nostro Signore Gesù Cristo, il Signore della gloria, sia immune da favoritismi. Infatti, se nella vostra adunanza entra un uomo con un anello d’oro, vestito splendidamente, e vi entra pure un povero vestito malamente, e voi avete riguardo a quello che veste elegantemente e gli dite: «Tu, siedi qui al posto d’onore»; e al povero dite: «Tu, stattene là in piedi», o «siedi in terra accanto al mio sgabello», non state forse usando un trattamento diverso e giudicando in base a ragionamenti malvagi? Ascoltate, fratelli miei carissimi: Dio non ha forse scelto quelli che sono poveri secondo il mondo perché siano ricchi in fede ed eredi del regno che ha promesso a quelli che lo amano? Voi invece avete disprezzato il povero! Non sono forse i ricchi quelli che vi opprimono e vi trascinano davanti ai tribunali? Non sono essi quelli che bestemmiano il buon nome che è stato invocato su di voi? Certo, se adempite la legge regale, come dice la Scrittura: «Ama il tuo prossimo come te stesso», fate bene; ma se avete riguardi personali, voi commettete un peccato e siete condannati dalla legge quali trasgressori. Chiunque infatti osserva tutta la legge, ma la trasgredisce in un punto solo, si rende colpevole su tutti i punti. Poiché colui che ha detto: «Non commettere adulterio», ha detto anche: «Non uccidere». Quindi, se tu non commetti adulterio ma uccidi, sei trasgressore della legge. Parlate e agite come persone che devono essere giudicate secondo la legge di libertà. Perché il giudizio è senza misericordia contro chi non ha usato misericordia. La misericordia invece trionfa sul giudizio. A che serve, fratelli miei, se uno dice di avere fede ma non ha opere? Può la fede salvarlo? Se un fratello o una sorella non hanno vestiti e mancano del cibo quotidiano, e uno di voi dice loro: «Andate in pace, scaldatevi e saziatevi», ma non date loro le cose necessarie al corpo, a che cosa serve? Così è della fede; se non ha opere, è per se stessa morta. Anzi, uno piuttosto dirà: «Tu hai la fede, e io ho le opere; mostrami la tua fede senza le tue opere, e io con le mie opere ti mostrerò la mia fede». Tu credi che c’è un solo Dio, e fai bene; anche i demòni lo credono e tremano. Insensato! Vuoi renderti conto che la fede senza le opere non ha valore? Abraamo, nostro padre, non fu forse giustificato per le opere quando offrì suo figlio Isacco sull’altare? Tu vedi che la fede agiva insieme alle sue opere e che per le opere la fede fu resa completa; così fu adempiuta la Scrittura che dice: «Abraamo credette a Dio, e ciò gli fu messo in conto come giustizia»; e fu chiamato amico di Dio. Voi vedete dunque che l’uomo è giustificato per opere, e non per fede soltanto. E così Raab, la prostituta, non fu anche lei giustificata per le opere quando accolse gli inviati e li fece ripartire per un’altra strada? Infatti, come il corpo senza lo spirito è morto, così anche la fede senza le opere è morta.

Lettera di Giacomo 2:1-26 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

Fratelli miei, la vostra fede nel nostro Signore Gesú Cristo, il Signore della gloria, sia immune da favoritismi. Infatti, se nella vostra adunanza entra un uomo con un anello d'oro, vestito splendidamente, e vi entra pure un povero vestito malamente, e voi avete riguardo a quello che veste elegantemente e gli dite: «Tu, siedi qui al posto d'onore»; e al povero dite: «Tu, stattene là in piedi», o «siedi in terra accanto al mio sgabello», non state forse usando un trattamento diverso e giudicando in base a ragionamenti malvagi? Ascoltate, fratelli miei carissimi: Dio non ha forse scelto quelli che sono poveri secondo il mondo perché siano ricchi in fede ed eredi del regno che ha promesso a quelli che lo amano? Voi invece avete disprezzato il povero! Non sono forse i ricchi quelli che vi opprimono e vi trascinano davanti ai tribunali? Non sono essi quelli che bestemmiano il buon nome che è stato invocato su di voi? Certo, se adempite la legge regale, come dice la Scrittura: «Ama il tuo prossimo come te stesso», fate bene; ma se avete riguardi personali, voi commettete un peccato e siete condannati dalla legge quali trasgressori. Chiunque infatti osserva tutta la legge, ma la trasgredisce in un punto solo, si rende colpevole su tutti i punti. Poiché colui che ha detto: «Non commettere adulterio», ha detto anche: «Non uccidere». Quindi, se tu non commetti adulterio ma uccidi, sei trasgressore della legge. Parlate e agite come persone che devono essere giudicate secondo la legge di libertà. Perché il giudizio è senza misericordia contro chi non ha usato misericordia. La misericordia invece trionfa sul giudizio. A che serve, fratelli miei, se uno dice di aver fede ma non ha opere? Può la fede salvarlo? Se un fratello o una sorella non hanno vestiti e mancano del cibo quotidiano, e uno di voi dice loro: «Andate in pace, scaldatevi e saziatevi», ma non date loro le cose necessarie al corpo, a che cosa serve? Cosí è della fede; se non ha opere, è per sé stessa morta. Anzi uno piuttosto dirà: «Tu hai la fede, e io ho le opere; mostrami la tua fede senza le tue opere, e io con le mie opere ti mostrerò la mia fede». Tu credi che c'è un solo Dio, e fai bene; anche i demòni lo credono e tremano. Insensato! Vuoi renderti conto che la fede senza le opere non ha valore? *Abraamo, nostro padre, non fu forse giustificato per le opere quando offrí suo figlio *Isacco sull'altare? Tu vedi che la fede agiva insieme alle sue opere e che per le opere la fede fu resa completa; cosí fu adempiuta la Scrittura che dice: «Abraamo credette a Dio, e ciò gli fu messo in conto come giustizia»; e fu chiamato amico di Dio. Dunque vedete che l'uomo è giustificato per opere, e non per fede soltanto. E cosí Raab, la prostituta, non fu anche lei giustificata per le opere quando accolse gli inviati e li fece ripartire per un'altra strada? Infatti, come il corpo senza lo spirito è morto, cosí anche la fede senza le opere è morta.

Lettera di Giacomo 2:1-26 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

Fratelli, vivete la vostra fede in Gesù *Cristo, nostro Signore glorioso, senza ingiuste preferenze per nessuno. Facciamo un esempio: un uomo ricco viene a una delle vostre riunioni, con anelli d'oro e abiti di lusso; e alla stessa riunione viene anche uno che è povero e vestito male. Voi vi mostrate pieni di premure per quello che è vestito bene e dite: «Siediti qui, al posto d'onore». Al povero, invece, dite: «Tu rimani in piedi», oppure «siedi in terra, qui, accanto al mio sgabello». Se vi comportate così, non è forse chiaro che fate delle differenze tra l’uno e l’altro e che ormai giudicate con criteri malvagi? Ascoltate, fratelli carissimi: Dio ha scelto quelli che agli occhi del mondo sono poveri, per farli diventare ricchi nella fede e dar loro quel regno che egli ha promesso agli uomini che lo amano. Voi, invece, avete disprezzato i poveri! Eppure non sono forse i ricchi quelli che vi trattano con prepotenza e vi trascinano davanti ai tribunali? Non sono loro, i ricchi, quelli che bestemmiano il bel nome di Cristo che fu invocato su di voi quando siete diventati cristiani? Una cosa è certa: se voi rispettate la legge del *regno di Dio così come la presenta la *Bibbia: Ama il tuo prossimo come te stesso, voi agite bene. Se invece fate delle preferenze tra le diverse persone, voi commettete peccato e la legge di Dio vi condanna, perché avete disubbidito. Chi va contro anche a un solo comandamento della Legge è colpevole di aver offeso tutta la Legge. Infatti colui che ci ha detto: Non commettere adulterio è lo stesso che ha detto: Non uccidere. Di conseguenza, se tu non commetti adulterio, ma poi uccidi qualcuno, vai contro tutta la legge di Dio. Dunque, parlate e agite come persone che saranno giudicate da quella Legge che ci porta alla vera libertà. Perché senza misericordia sarà giudicato chi non ha avuto misericordia. Chi invece è stato misericordioso, non avrà alcun timore del *giudizio di Dio. Fratelli, a che serve se uno dice: «Io ho la fede!» e poi non lo dimostra con i fatti? Forse che quella fede può salvarlo? Supponiamo che qualcuno dei vostri, un uomo o una donna, non abbia vestiti e non abbia da mangiare a sufficienza. Se voi gli dite: «Arrivederci, stammi bene. Scaldati e mangia quanto vuoi», ma poi non gli date quel che gli serve per vivere, a che valgono le vostre parole? Così è anche per la fede: da sola, se non si manifesta nei fatti, è morta. Qualcuno potrebbe anche dire: C’è chi ha la fede e c’è invece chi compie le opere. Ma allora mostrami come può esistere la tua fede senza le opere! Ebbene, io ti posso mostrare la mia fede per mezzo delle mie opere, cioè con i fatti! Ad esempio: tu credi che esiste un solo Dio? È giusto. Ma anche i *demòni ci credono, eppure tremano di paura. Sciocco, vuoi dunque renderti conto che la fede non serve a niente se non è accompagnata dai fatti? Abramo, il nostro antico padre, perché mai fu riconosciuto giusto da parte di Dio? Per le sue opere, cioè per aver offerto sull’*altare dei sacrifici il figlio Isacco. Vedi dunque che in quel caso la fede e le opere agivano assieme, e che la sua fede è diventata perfetta proprio per mezzo delle opere! Così si è realizzato quel che dice la Bibbia: Abramo credette in Dio, e per questo Dio lo considerò giusto. Anzi, egli fu chiamato amico di Dio. Potete così vedere che Dio considera giusto un uomo in base alle opere e non soltanto in base alla fede. Lo stesso avvenne nel caso di Raab, la prostituta. Dio la considerò giusta per le sue opere, cioè per il fatto che aveva ospitato gli esploratori ebrei e li aveva aiutati ad andarsene per un’altra strada. Insomma, come il corpo senza il soffio della vita è morto, così la fede. Senza le opere è morta.

Lettera di Giacomo 2:1-26 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

FRATELLI miei, non abbiate la fede della gloria di Gesù Cristo, Signor nostro, con riguardi alle qualità delle persone. Perciocchè, se nella vostra raunanza entra un uomo con l'anel d'oro, in vestimento splendido; e v'entra parimente un povero, in vestimento sozzo; e voi riguardate a colui che porta il vestimento splendido, e gli dite: Tu, siedi qui onorevolmente; e al povero dite: Tu, stattene quivi in piè, o siedi qui sotto allo scannello de' miei piedi; non avete voi fatta differenza in voi stessi? e non siete voi divenuti de' giudici con malvagi pensieri? Ascoltate, fratelli miei diletti: non ha Iddio eletti i poveri del mondo, per esser ricchi in fede, ed eredi dell'eredità ch'egli ha promessa a coloro che l'amano? Ma voi avete disonorato il povero. I ricchi non son eglino quelli che vi tiranneggiano? non son eglino quelli che vi traggono alle corti? Non son eglino quelli che bestemmiano il buon nome, del quale voi siete nominati? Se invero voi adempiete la legge reale, secondo la scrittura: Ama il tuo prossimo, come te stesso, fate bene. Ma, se avete riguardo alla qualità delle persone, voi commettete peccato, essendo dalla legge convinti, come trasgressori. Perciocchè, chiunque avrà osservata tutta la legge, ed avrà fallito in un sol capo, è colpevole di tutti. Poichè colui che ha detto: Non commettere adulterio; ha ancor detto: Non uccidere; che se tu non commetti adulterio, ma uccidi, tu sei divenuto trasgressor della legge. Così parlate, e così operate, come avendo da esser giudicati per la legge della libertà. Perciocchè il giudicio senza misericordia sarà contro a colui che non avrà usata misericordia; e misericordia si gloria contro a giudicio. CHE utilità vi è, fratelli miei, se alcuno dice d'aver fede, e non ha opere? può la fede salvarlo? Che se un fratello, o sorella, son nudi, e bisognosi del nudrimento cotidiano; ed alcun di voi dice loro: Andatevene in pace, scaldatevi, e satollatevi; e voi non date loro i bisogni del corpo; qual pro fate loro? Così ancora la fede a parte, se non ha le opere, è per sè stessa morta. Anzi alcuno dirà; Tu hai la fede, ed io ho le opere; mostrami la tua fede senza le tue opere, ed io ti mostrerò la fede mia per le mie opere. Tu credi che Iddio è un solo; ben fai; i demoni lo credono anch'essi, e tremano. Ora, o uomo vano, vuoi tu conoscere che la fede senza le opere è morta? Non fu Abrahamo, nostro padre, giustificato per le opere, avendo offerto il suo figliuolo Isacco sopra l'altare? Tu vedi che la fede operava insieme con le opere d'esso, e che per le opere la fede fu compiuta. E fu adempiuta la scrittura, che dice: Ed Abrahamo credette a Dio, e ciò gli fu imputato a giustizia; ed egli fu chiamato: Amico di Dio. Voi vedete adunque che l'uomo è giustificato per le opere, e non per la fede solamente. Simigliantemente ancora non fu Raab, la meretrice, giustificata per le opere, avendo accolti i messi, e mandatili via per un altro cammino? Poichè, siccome il corpo senza spirito è morto, così ancora la fede senza le opere è morta.