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EPISTOLA DI S. GIACOMO 2:1-26

EPISTOLA DI S. GIACOMO 2:1-26 DB1885

FRATELLI miei, non abbiate la fede della gloria di Gesù Cristo, Signor nostro, con riguardi alle qualità delle persone. Perciocchè, se nella vostra raunanza entra un uomo con l'anel d'oro, in vestimento splendido; e v'entra parimente un povero, in vestimento sozzo; e voi riguardate a colui che porta il vestimento splendido, e gli dite: Tu, siedi qui onorevolmente; e al povero dite: Tu, stattene quivi in piè, o siedi qui sotto allo scannello de' miei piedi; non avete voi fatta differenza in voi stessi? e non siete voi divenuti de' giudici con malvagi pensieri? Ascoltate, fratelli miei diletti: non ha Iddio eletti i poveri del mondo, per esser ricchi in fede, ed eredi dell'eredità ch'egli ha promessa a coloro che l'amano? Ma voi avete disonorato il povero. I ricchi non son eglino quelli che vi tiranneggiano? non son eglino quelli che vi traggono alle corti? Non son eglino quelli che bestemmiano il buon nome, del quale voi siete nominati? Se invero voi adempiete la legge reale, secondo la scrittura: Ama il tuo prossimo, come te stesso, fate bene. Ma, se avete riguardo alla qualità delle persone, voi commettete peccato, essendo dalla legge convinti, come trasgressori. Perciocchè, chiunque avrà osservata tutta la legge, ed avrà fallito in un sol capo, è colpevole di tutti. Poichè colui che ha detto: Non commettere adulterio; ha ancor detto: Non uccidere; che se tu non commetti adulterio, ma uccidi, tu sei divenuto trasgressor della legge. Così parlate, e così operate, come avendo da esser giudicati per la legge della libertà. Perciocchè il giudicio senza misericordia sarà contro a colui che non avrà usata misericordia; e misericordia si gloria contro a giudicio. CHE utilità vi è, fratelli miei, se alcuno dice d'aver fede, e non ha opere? può la fede salvarlo? Che se un fratello, o sorella, son nudi, e bisognosi del nudrimento cotidiano; ed alcun di voi dice loro: Andatevene in pace, scaldatevi, e satollatevi; e voi non date loro i bisogni del corpo; qual pro fate loro? Così ancora la fede a parte, se non ha le opere, è per sè stessa morta. Anzi alcuno dirà; Tu hai la fede, ed io ho le opere; mostrami la tua fede senza le tue opere, ed io ti mostrerò la fede mia per le mie opere. Tu credi che Iddio è un solo; ben fai; i demoni lo credono anch'essi, e tremano. Ora, o uomo vano, vuoi tu conoscere che la fede senza le opere è morta? Non fu Abrahamo, nostro padre, giustificato per le opere, avendo offerto il suo figliuolo Isacco sopra l'altare? Tu vedi che la fede operava insieme con le opere d'esso, e che per le opere la fede fu compiuta. E fu adempiuta la scrittura, che dice: Ed Abrahamo credette a Dio, e ciò gli fu imputato a giustizia; ed egli fu chiamato: Amico di Dio. Voi vedete adunque che l'uomo è giustificato per le opere, e non per la fede solamente. Simigliantemente ancora non fu Raab, la meretrice, giustificata per le opere, avendo accolti i messi, e mandatili via per un altro cammino? Poichè, siccome il corpo senza spirito è morto, così ancora la fede senza le opere è morta.

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