Isaia 66:1-18
Isaia 66:1-18 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Così parla il SIGNORE: «Il cielo è il mio trono e la terra è lo sgabello dei miei piedi; quale casa potreste costruirmi? Quale potrebbe essere il luogo del mio riposo? Tutte queste cose le ha fatte la mia mano e così sono tutte venute all’esistenza», dice il SIGNORE. «Ecco su chi io poserò lo sguardo: su colui che è umile, che ha lo spirito afflitto e trema alla mia parola. Chi scanna un bue è come se uccidesse un uomo; chi sacrifica un agnello, come se accoppasse un cane; chi presenta un’offerta, come se offrisse sangue di porco; chi fa un profumo d’incenso, come se benedicesse un idolo. Come costoro hanno scelto le proprie vie e prendono piacere nelle loro abominazioni, così sceglierò io la loro sventura e farò piombare loro addosso ciò che temono; poiché io ho chiamato e nessuno ha risposto, ho parlato ed essi non hanno dato ascolto, ma hanno fatto ciò che è male agli occhi miei e hanno preferito ciò che mi dispiace». Ascoltate la parola del SIGNORE, voi che tremate alla sua parola. «I vostri fratelli, che vi odiano e vi scacciano a causa del mio nome, dicono: “Si mostri il SIGNORE nella sua gloria, affinché possiamo vedere la vostra gioia!” Ma essi saranno svergognati. Uno strepito esce dalla città, un clamore viene dal tempio. È la voce del SIGNORE, che dà la retribuzione ai suoi nemici. Prima di provare le doglie del parto, essa ha partorito; prima che le venissero i dolori, ha dato alla luce un maschio. Chi ha udito mai cosa siffatta? Chi ha mai visto qualcosa di simile? Un paese nasce forse in un giorno? Una nazione viene forse alla luce in una volta? Ma Sion, non appena ha sentito le doglie, ha subito partorito i suoi figli. Io che preparo la nascita, non farei partorire?», dice il SIGNORE. «Io che faccio partorire, chiuderei il grembo materno?», dice il tuo Dio. «Gioite con Gerusalemme ed esultate a motivo di lei, voi tutti che l’amate! Rallegratevi grandemente con lei, voi tutti che siete in lutto per essa, affinché siate allattati e saziati al seno delle sue consolazioni; affinché beviate a lunghi sorsi e con delizia l’abbondanza della sua gloria». Poiché così parla il SIGNORE: «Ecco, io dirigerò la pace verso di lei come un fiume, la ricchezza delle nazioni come un torrente che straripa, e voi sarete allattati, sarete portati in braccio, accarezzati sulle ginocchia. Come un uomo consolato da sua madre così io consolerò voi, e sarete consolati in Gerusalemme». Voi lo vedrete, e il vostro cuore gioirà, le vostre ossa, come l’erba, riprenderanno vigore; la mano del SIGNORE si farà conoscere in favore dei suoi servi, e la sua indignazione contro i suoi nemici. Poiché ecco, il SIGNORE verrà nel fuoco e i suoi carri saranno come l’uragano per dare la retribuzione della sua ira furente, per eseguire le sue minacce con fiamme di fuoco. Poiché il SIGNORE eserciterà il suo giudizio con fuoco e spada, contro ogni carne; gli uccisi dal SIGNORE saranno molti. «Quelli che si santificano e si purificano per andare nei giardini dietro all’idolo che è là in mezzo, quelli che mangiano carne di porco, cose abominevoli e topi, saranno tutti consumati», dice il SIGNORE. «Io conosco le loro opere e i loro pensieri. Il tempo è giunto per raccogliere tutte le nazioni e tutte le lingue; esse verranno e vedranno la mia gloria.
Isaia 66:1-18 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Cosí parla il Signore: «Il cielo è il mio trono e la terra è lo sgabello dei miei piedi; quale casa potreste costruirmi? Quale potrebbe essere il luogo del mio riposo? Tutte queste cose le ha fatte la mia mano, e cosí sono tutte venute all'esistenza», dice il Signore. «Ecco su chi io poserò lo sguardo: su colui che è umile, che ha lo spirito afflitto e trema alla mia parola. Chi scanna un bue è come se uccidesse un uomo; chi sacrifica un agnello, come se accoppasse un cane; chi presenta un'offerta, come se offrisse sangue di porco; chi fa un profumo d'incenso, come se benedicesse un idolo. Come costoro hanno scelto le proprie vie e prendono piacere nelle loro abominazioni, cosí sceglierò io la loro sventura, e farò piombare loro addosso ciò che temono; poiché io ho chiamato, e nessuno ha risposto; ho parlato, ed essi non hanno dato ascolto; ma hanno fatto ciò che è male agli occhi miei e hanno preferito ciò che mi dispiace». Ascoltate la parola del Signore, voi che tremate alla sua parola. «I vostri fratelli, che vi odiano e vi scacciano a causa del mio nome, dicono: “Si mostri il Signore nella sua gloria, affinché possiamo vedere la vostra gioia!” Ma essi saranno svergognati. Uno strepito esce dalla città, un clamore viene dal *tempio. È la voce del Signore, che dà la retribuzione ai suoi nemici. Prima di provare le doglie del parto, essa ha partorito; prima che le venissero i dolori, ha dato alla luce un maschio. Chi ha udito mai cosa siffatta? Chi ha mai visto qualcosa di simile? Un paese nasce forse in un giorno? Una nazione viene forse alla luce in una volta? Ma *Sion, non appena ha sentito le doglie, ha subito partorito i suoi figli. Io che preparo la nascita, non farei partorire?» dice il Signore. «Io che faccio partorire, chiuderei il grembo materno?» dice il tuo Dio. «Gioite con *Gerusalemme ed esultate a motivo di lei, voi tutti che l'amate! Rallegratevi grandemente con lei, voi tutti che siete in lutto per essa, affinché siate allattati e saziati al seno delle sue consolazioni; affinché beviate a lunghi sorsi e con delizia l'abbondanza della sua gloria». Poiché cosí parla il Signore: «Ecco, io dirigerò la pace verso di lei come un fiume, la ricchezza delle nazioni come un torrente che straripa, e voi sarete allattati, sarete portati in braccio, accarezzati sulle ginocchia. Come un uomo consolato da sua madre cosí io consolerò voi, e sarete consolati in Gerusalemme». Voi lo vedrete; il vostro cuore gioirà, le vostre ossa, come l'erba, riprenderanno vigore; la mano del Signore si farà conoscere in favore dei suoi servi, e la sua indignazione, contro i suoi nemici. Poiché ecco, il Signore verrà nel fuoco, e i suoi carri saranno come l'uragano per dare la retribuzione della sua ira furente, per eseguire le sue minacce con fiamme di fuoco. Poiché il Signore eserciterà il suo giudizio con fuoco e spada, contro ogni carne; gli uccisi dal Signore saranno molti. «Quelli che si santificano e si purificano per andare nei giardini dietro all'idolo che è là in mezzo, quelli che mangiano carne di porco, cose abominevoli e topi, saranno tutti consumati», dice il Signore. «Io conosco le loro opere e i loro pensieri; il tempo è giunto per raccogliere tutte le nazioni e tutte le lingue; esse verranno e vedranno la mia gloria.
Isaia 66:1-18 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
«Così dice il Signore: il cielo è il mio trono, la terra lo sgabello per i miei piedi. Quale casa potreste mai costruirmi? o quale sarà il luogo del mio riposo? Sono stato io a fare tutte queste cose, e tutto appartiene a me: lo dico io, il Signore. Ma a me interessa chi è umile, chi ha lo spirito abbattuto, chi ascolta la mia parola con rispetto e timore. Come sacrificio non solo offrono un bue ma uccidono anche un uomo: sgozzano una pecora, ma strozzano anche un cane. Offrono grano, ma anche sangue di maiale. Bruciano l’incenso, ma per venerare falsi dèi. Per quelli che hanno scelto di seguire questa via, perché trovano piacere in questi riti disgustosi, io ho scelto di abbandonarli alle conseguenze dei loro capricci: farò cadere su di loro proprio il male che temono. Io ho chiamato, ma nessuno mi ha risposto, io ho parlato, ma nessuno mi ha ascoltato. Hanno fatto quel che per me è male, hanno scelto quel che in me provoca dispiacere». Ascoltate la parola del Signore voi che l’accogliete con rispetto e timore. Alcuni del vostro popolo vi detestano e vi respingono perché siete fedeli a lui, e dicono con ironia: «Il Signore manifesti la sua presenza gloriosa, e voi fateci vedere come sarete contenti». Ma saranno loro a essere umiliati. Ascoltate invece questo rumore: viene dalla città, anzi dal tempio, è il Signore che punisce i suoi nemici, come si meritano. Gerusalemme ha fatto nascere un figlio prima ancora di avere i dolori del parto. Ha messo al mondo un bambino prima ancora di avere le doglie. Chi ha mai visto o sentito una cosa simile? Sorge forse un paese in un giorno o una nazione in un attimo? Eppure Sion, all’inizio dei dolori, ha subito partorito i figli. Il Signore, vostro Dio, vi chiede: «Io che decido l’inizio del parto impedirei poi che nasca il bambino? Io che lo faccio nascere gli impedirei di vedere la luce?». Gioite con Gerusalemme, voi che l’amate. Esultate per lei. Voi che avete partecipato al suo lutto ora vivrete con lei tutta la sua felicità. Anche voi sarete saziati con le consolazioni che vi darà. Come neonati allattati dalla madre succhierete con gioia il suo seno generoso. Il Signore annunzia: «Dirigerò verso Gerusalemme un fiume di prosperità, la ricchezza delle nazioni come un torrente in piena. Avrò cura di voi come una madre che allatta il figlio, lo porta in braccio e lo fa giocare sulle proprie ginocchia. Come una madre consola il figlio io vi consolerò a Gerusalemme. Quando vedrete tutto questo avrete una grande gioia e riprenderete vita come l’erba a primavera. Infatti la mano del Signore aiuterà chi gli è fedele, ma colpirà con sdegno i suoi nemici». Il Signore verrà con il fuoco, i suoi carri arriveranno come un uragano. Sfogherà con furore la sua ira, realizzerà la sua minaccia con fiamme e fuoco. Infatti il Signore farà giustizia degli uomini armato di spada e di fuoco. Molte saranno le vittime. Quelli che si purificano e diventano sacri per entrare nei giardini e mettersi dietro a uno che sta nel centro, quelli che mangiano maiale e addirittura topi e altre carni proibite, smetteranno di esistere in quello stesso attimo. Lo promette il Signore. Il Signore dice: «Verrà il tempo in cui radunerò gli uomini di tutti i popoli e di tutte le lingue, nonostante i loro pensieri e le loro azioni. Così mostrerò loro la mia gloria.
Isaia 66:1-18 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
COSÌ ha detto il Signore: Il cielo è il mio trono, e la terra è lo scannello de' miei piedi; dove è la Casa che voi mi edifichereste? e dove è il luogo del mio riposo? E la mia mano ha fatte tutte queste cose, onde tutte sono state prodotte, dice il Signore; a chi dunque riguarderò io? all'afflitto, ed al contrito di spirito, ed a colui che trema alla mia parola. Chi scanna un bue mi è come se uccidesse un uomo; chi sacrifica una pecora mi è come se tagliasse il collo ad un cane; chi offerisce offerta mi è come se offerisse sangue di porco; chi fa profumo d'incenso per ricordanza mi è come se benedicesse un idolo. Come essi hanno scelte le lor vie, e l'anima loro ha preso diletto nelle loro abbominazioni, io altresì sceglierò i lor modi di fare, e farò venir sopra loro le cose ch'essi temono; perciocchè, io ho gridato, e non vi è stato alcuno che rispondesse; io ho parlato, ed essi non hanno ascoltato; anzi hanno fatto quello che mi dispiace, ed hanno scelto ciò che non mi aggrada. Ascoltate la parola del Signore, voi che tremate alla sua parola. I vostri fratelli che vi odiano, e vi scacciano per cagion del mio Nome, hanno detto: Apparisca pur glorioso il Signore. Certo egli apparirà in vostra letizia, ed essi saran confusi. Vi è un suono di strepito ch'esce della città, un romore che esce del tempio; ch'è la voce del Signore, che rende la retribuzione a' suoi nemici. Quella ha partorito innanzi che sentisse le doglie del parto; innanzi che le venissero i dolori, si è sgravidata di un figliuol maschio. Chi udì mai una cotal cosa? chi vide mai cose simili? potrebbe un paese esser partorito in un giorno? o potrebbe una nazione nascere ad una volta, che Sion abbia sentite le doglie del parto, ed abbia partoriti i suoi figliuoli, come prima ha sentiti i dolori del parto? Io, che fo partorire, non potrei io generare? dice il Signore; io, che fo generare, sarei io sterile? dice l'Iddio tuo. Rallegratevi con Gerusalemme, e festeggiate in essa, voi tutti che l'amate; gioite con lei d'una gran gioia, voi tutti che facevate cordoglio di lei. Acciocchè poppaite, e siate saziati della mammella della sue consolazioni; acciocchè mungiate, e godiate dello splendor della sua gloria. Perciocchè, così ha detto il Signore: Ecco, io rivolgo verso lei la pace, a guisa di fiume; e la gloria delle genti, a guisa di torrente traboccato; e voi la succerete, e sarete portati sopra i fianchi, e sarete sollazzati sopra le ginocchia. Io vi consolerò, a guisa di un fanciullo che sua madre consola; e voi sarete consolati in Gerusalemme. E voi vedrete, e il vostro cuore si rallegrerà, e le vostre ossa germoglieranno come erba; e la mano del Signore verso i suoi servitori sarà conosciuta; ma egli si adirerà contro a' suoi nemici. Perciocchè, ecco, il Signore verrà con fuoco, ed i suoi carri verranno a guisa di turbo; per rendere l'ira sua con indegnazione e la sua minaccia con fiamme di fuoco. Perciocchè il Signore farà giudicio con fuoco, e con la sua spada, sopra ogni carne; e gli uccisi dal Signore saranno in gran numero. Quelli che si santificano, e si purificano ne' giardini, dietro ad Ahad, nel mezzo; che mangiano carne di porco, e cose abbominevoli, e topi, saran consumati tutti quanti, dice il Signore. Ora, quant'è a me, essendo tali le loro opere, e i lor pensieri, il tempo viene che io raccoglierò tutte le genti, e lingue; ed esse verranno, e vedranno la mia gloria.