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Genesi 38:8-30

Genesi 38:8-30 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

Allora Giuda disse a Onan: «Va’ dalla moglie di tuo fratello, prenditela in moglie come cognato e suscita una discendenza a tuo fratello». Onan, sapendo che quei discendenti non sarebbero stati suoi, quando si accostava alla moglie di suo fratello, faceva in modo di impedire il concepimento, per non dare discendenti al fratello. Ciò che egli faceva dispiacque al SIGNORE, il quale fece morire anche lui. Allora Giuda disse a Tamar sua nuora: «Rimani vedova in casa di tuo padre, finché Sela, mio figlio, sia cresciuto». Perché diceva: «Badiamo che anche egli non muoia come i suoi fratelli». E Tamar se ne andò e abitò in casa di suo padre. Passarono molti giorni e la figlia di Sua, moglie di Giuda, morì; e, dopo che Giuda si fu consolato, salì da quelli che tosavano le sue pecore a Timna: c’era con lui il suo amico Chira, l’Adullamita. Tamar ne fu informata. Le dissero: «Ecco, tuo suocero sale a Timna a tosare le sue pecore». Allora ella si tolse le vesti da vedova, si coprì d’un velo, se ne avvolse tutta e si mise seduta alla porta di Enaim che è sulla via di Timna; infatti, aveva visto che Sela era cresciuto, e tuttavia lei non gli era stata data in moglie. Come Giuda la vide, la prese per una prostituta, perché ella aveva il viso coperto. Avvicinatosi a lei sulla via, le disse: «Lasciami venire da te!» Infatti non sapeva che quella fosse sua nuora. Lei rispose: «Che mi darai per venire da me?» Egli le disse: «Ti manderò un capretto del mio gregge». E lei: «Mi darai un pegno finché tu me lo abbia mandato?» Ed egli: «Che pegno ti darò?» L’altra rispose: «Il tuo sigillo, il tuo cordone e il bastone che hai in mano». Egli glieli diede, andò da lei ed ella rimase incinta di lui. Allora Tamar si alzò e se ne andò; si tolse il velo e si rimise le vesti da vedova. Giuda mandò il capretto per mezzo del suo amico, l’Adullamita, al fine di ritirare il pegno dalle mani di quella donna, ma egli non la trovò. Interrogò la gente del luogo, dicendo: «Dov’è quella prostituta che stava a Enaim, sulla via?» Quelli risposero: «Qui non c’è stata nessuna prostituta». Egli se ne tornò da Giuda e gli disse: «Non l’ho trovata e, per di più, la gente del luogo mi ha detto: “Qui non c’è stata nessuna prostituta”». Giuda disse: «Si tenga pure il pegno, e non esponiamoci agli scherni! Ecco, io ho mandato questo capretto e tu non l’hai trovata». Circa tre mesi dopo vennero a dire a Giuda: «Tamar, tua nuora, si è prostituita e, per di più, eccola incinta in seguito alla sua prostituzione». Giuda disse: «Portatela fuori e sia bruciata!» Mentre la portavano fuori, mandò a dire a suo suocero: «Sono incinta dell’uomo al quale appartengono queste cose». E disse: «Riconosci, ti prego, di chi siano questo sigillo, questi cordoni e questo bastone». Giuda li riconobbe e disse: «È più giusta di me, perché non l’ho data a mio figlio Sela». Ed egli non ebbe più relazioni con lei. Quando venne il tempo in cui doveva partorire, ecco che Tamar aveva in grembo due gemelli. Mentre partoriva, l’uno di essi mise fuori una mano e la levatrice la prese e vi legò un filo scarlatto, dicendo: «Questo qui esce per primo». Ma egli ritirò la mano, ed uscì suo fratello. Allora la levatrice disse: «Perché ti sei fatta questa breccia?» Per questo motivo gli fu messo nome Perez. Poi uscì suo fratello, che aveva alla mano il filo scarlatto; e fu chiamato Zerac.

Genesi 38:8-30 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

Allora Giuda disse a Onan: «Va' dalla moglie di tuo fratello, prenditela in moglie come cognato e suscita una discendenza a tuo fratello». Onan, sapendo che quei discendenti non sarebbero stati suoi, quando si accostava alla moglie di suo fratello, faceva in modo d'impedire il concepimento, per non dare discendenti al fratello. Ciò che egli faceva dispiacque al Signore, il quale fece morire anche lui. Allora Giuda disse a Tamar sua nuora: «Rimani vedova in casa di tuo padre, finché Sela, mio figlio, sia cresciuto». Perché diceva: «Badiamo che anche egli non muoia come i suoi fratelli». E Tamar se ne andò e abitò in casa di suo padre. Passarono molti giorni e la figlia di Sua, moglie di Giuda, morí; e, dopo che Giuda si fu consolato, salí da quelli che tosavano le sue pecore a Timna: c'era con lui il suo amico Chira, l'Adullamita. Tamar ne fu informata. Le dissero: «Ecco, tuo suocero sale a Timna a tosare le sue pecore». Allora ella si tolse le vesti da vedova, si coprí d'un velo, se ne avvolse tutta e si mise seduta alla porta di Enaim che è sulla via di Timna; infatti, aveva visto che Sela era cresciuto, e tuttavia lei non gli era stata data in moglie. Come Giuda la vide, la prese per una prostituta, perché ella aveva il viso coperto. Avvicinatosi a lei sulla via, le disse: «Lasciami venire da te!» Infatti non sapeva che quella fosse sua nuora. Lei rispose: «Che mi darai per venire da me?» Egli le disse: «Ti manderò un capretto del mio gregge». E lei: «Mi darai un pegno finché tu me lo abbia mandato?» Ed egli: «Che pegno ti darò?» L'altra rispose: «Il tuo sigillo, il tuo cordone e il bastone che hai in mano». Egli glieli diede, andò da lei ed ella rimase incinta di lui. Allora Tamar si alzò e se ne andò; si tolse il velo e si rimise le vesti da vedova. Giuda mandò il capretto per mezzo del suo amico, l'Adullamita, al fine di ritirare il pegno dalle mani di quella donna, ma egli non la trovò. Interrogò la gente del luogo, dicendo: «Dov'è quella prostituta che stava a Enaim, sulla via?» Quelli risposero: «Qui non c'è stata nessuna prostituta». Egli se ne tornò da Giuda e gli disse: «Non l'ho trovata e, per di piú, la gente del luogo mi ha detto: “Qui non c'è stata nessuna prostituta”». Giuda disse: «Si tenga pure il pegno, e non esponiamoci agli scherni! Ecco, io ho mandato questo capretto e tu non l'hai trovata». Circa tre mesi dopo, vennero a dire a Giuda: «Tamar, tua nuora, si è prostituita e, per di piú, eccola incinta in seguito alla sua prostituzione». Giuda disse: «Portatela fuori e sia bruciata!» Mentre la portavano fuori, mandò a dire al suo suocero: «Sono incinta dell'uomo al quale appartengono queste cose». E disse: «Riconosci, ti prego, di chi siano questo sigillo, questi cordoni e questo bastone». Giuda li riconobbe e disse: «È piú giusta di me, perché non l'ho data a mio figlio Sela». Ed egli non ebbe piú relazioni con lei. Quando venne il tempo in cui doveva partorire, ecco che Tamar aveva in grembo due gemelli. Mentre partoriva, l'uno di essi mise fuori una mano e la levatrice la prese e vi legò un filo scarlatto, dicendo: «Questo qui esce per primo». Ma egli ritirò la mano, ed uscí suo fratello. Allora la levatrice disse: «Perché ti sei fatta questa breccia?» Per questo motivo gli fu messo nome Perez. Poi uscí suo fratello, che aveva alla mano il filo scarlatto; e fu chiamato Zerac.

Genesi 38:8-30 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

Allora Giuda disse a Onan: «Unisciti alla moglie di tuo fratello, compi verso di lei il tuo dovere di cognato e fa’ nascere una discendenza per tuo fratello». Onan sapeva che se fosse nato un figlio non sarebbe stato suo. Perciò ogni volta che aveva un rapporto con sua cognata disperdeva per terra il seme e così impediva il concepimento e non dava una discendenza al fratello. Questo suo modo di fare non piacque al Signore che fece morire anche lui. Allora Giuda disse a Tamar, sua nuora: «Torna alla casa di tuo padre e resta vedova finché mio figlio Sela sarà cresciuto». Diceva così perché temeva che anche Sela dovesse morire. Tamar ritornò alla casa di suo padre. Dopo molto tempo morì la moglie di Giuda, figlia di Sua. Terminato il lutto, Giuda, con il suo amico Chira l’Adullamita, andò a Timna da quelli che tosavano le sue pecore. Tamar ne fu informata. Le dissero: «Tuo suocero si reca a Timna per la tosatura delle sue pecore». Tamar aveva visto che Sela era cresciuto, ma che lei non gli era stata data in moglie. Allora si tolse gli abiti da vedova, si vestì di un velo nel quale si avvolse completamente e si mise seduta all’ingresso del territorio di Enàim, che si trova sulla via che porta a Timna. Giuda la vide e pensò che fosse una prostituta perché aveva la faccia coperta dal velo. Non sapeva che era sua nuora. Si avvicinò a lei e le disse: — Permettimi di venire con te. — Che cosa mi darai per venire con me? — gli rispose Tamar. — Ti manderò un capretto del mio gregge — le promise Giuda. — Però mi lascerai un pegno finché tu non me lo avrai mandato — disse lei. Lui le rispose: — Che pegno ti devo dare? E lei: — Il tuo sigillo, il tuo cordone e il bastone che hai in mano. Giuda glieli diede e si unì a lei che rimase incinta. Poi Tamar se ne andò. Si tolse il velo e si rimise i vestiti da vedova. Più tardi Giuda mandò il suo amico adullamita a portare il capretto e a riprendere il pegno dato a quella donna. Ma egli non la trovò! Domandò agli uomini del luogo dove abitava: — Dov’è quella prostituta che stava a Enàim, sulla strada? — Lì non c’è mai stata alcuna prostituta — risposero. Egli tornò da Giuda e gli disse: — Non l’ho trovata! E per di più la gente di quel luogo mi ha assicurato che lì non c’è mai stata una prostituta. Allora Giuda disse: — Si tenga pure il pegno, altrimenti qualcuno riderà di noi. Io, il capretto gliel’ho mandato davvero, ma tu non l’hai trovata! Circa tre mesi dopo qualcuno disse a Giuda: — Tamar, tua nuora, si è prostituita ed è rimasta incinta. Allora Giuda disse: — Portatela fuori e che sia bruciata viva. La stavano portando fuori quando essa mandò a dire a suo suocero: — Sono incinta dell'uomo al quale appartengono questi oggetti. Guardali bene! — aggiunse: — A chi appartengono questo sigillo, questo cordone e questo bastone? Giuda li riconobbe ed esclamò: — Ha ragione lei. Il torto è mio, perché non l’ho data in moglie a mio figlio Sela. E non ebbe più rapporti con lei. Quando giunse il tempo di partorire ecco che Tamar aveva in grembo due gemelli. Mentre partoriva uno sporse una mano e la levatrice la prese, vi legò un filo rosso e disse: «Questo è uscito per primo». Ma quegli ritirò la mano e uscì prima suo fratello. La levatrice disse: «Perché ti sei aperto una breccia?». Per questo motivo fu chiamato Peres (Breccia). Poi uscì suo fratello che aveva il filo rosso legato alla mano e fu chiamato Zerach.

Genesi 38:8-30 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

E Giuda disse ad Onon: Entra dalla moglie del tuo fratello, e sposala per ragion di consanguinità, e suscita progenie al tuo fratello. Ma Onan, sapendo che quella progenie non sarebbe sua, quando entrava dalla moglie del suo fratelo, si corrompeva in terra, per non dar progenie al suo fratello. E ciò ch'egli faceva dispiacque al Signore; ed egli fece morire ancora lui. E Giuda disse a Tamar, sua nuora: Stattene vedova in casa di tuo padre, finchè Sela, mio figliuolo, sia divenuto grande; perciocchè egli diceva: E' si convien provvedere che costui ancora non muoia, come i suoi fratelli. Tamar adunque se ne andò, e dimorò in casa di suo padre. E, dopo molti giorni, morì la figliuola di Sua, moglie di Giuda; e, dopo che Giuda si fu consolato, salì in Timna, con Hira Adullamita, suo famigliare amico, a' tonditori delle sue pecore. Ed e' fu rapportato a Tamar, e detto: Ecco, il tuo suocero sale in Timna, per tonder le sue pecore. Allora ella si levò d'addosso gli abiti suoi vedovili, e si coperse di un velo, e se ne turò il viso, e si pose a sedere alla porta di Enaim, ch'è in sulla strada, traendo verso Timna; perciocchè vedeva che Sela era divenuto grande, e pure ella non gli era data per moglie. E Giuda la vide, e stimò lei essere una meretrice; conciossiachè ella avesse coperto il viso. E, stornatosi verso lei in su la via, le disse: Deh! permetti che io entri da te (perciocchè egli non sapeva ch'ella fosse sua nuora). Ed ella gli disse: Che mi darai, perchè tu entri da me? Ed egli le disse: Io ti manderò un capretto della greggia. Ed ella disse: Mi darai tu un pegno, finchè tu me l'abbi mandato? Ed egli disse: Qual pegno ti darò io? Ed ella disse: Il tuo suggello, e la tua benda, e il tuo bastone che tu hai in mano. Ed egli le diede quelle cose, ed entrò da lei, ed ella concepette di lui. Poi si levò, e se ne andò, e si levò d'addosso il suo velo, e si rivestì i suoi abiti vedovili. E Giuda mandò il capretto per le mani di quell'Adullamita, suo famigliare amico, per ritrarre il pegno da quella donna; ma egli non la trovò. E ne domandò gli uomini del luogo dove era stata, dicendo: Dove è quella meretrice ch'era alla porta di Enaim in sulla strada? Ed essi risposero: Qui non è stata alcuna meretrice. Ed egli se ne ritornò a Giuda, e gli disse: Io non ho trovata colei; ed anche gli uomini di quel luogo mi hanno detto: Qui non è stata alcuna meretrice. E Giuda disse: Tengasi pure il pegno, che talora noi non siamo in isprezzo: ecco, io le ho mandato questo capretto; ma tu non l'hai trovata. Or intorno a tre mesi appresso, fu rapportato, e detto a Guida: Tamar, tua nuora, ha fornicato, ed anche ecco, è gravida di fornicazione. E Giuda disse: Menatela fuori, e sia arsa. Come era menata fuori, mandò a dire al suo suocero: Io son gravida di coliu al quale appartengono queste cose. Gli mandò ancora a dire: Riconosci ora di cui è questo suggello, e queste bende, e questo bastone. E Giuda riconobbe quelle cose, e disse: Ell'è più giusta di me; conciossiachè ella abbia fatto questo, perciocchè io non l'ho data per moglie a Sela, mio figliuolo. Ed egli non la conobbe più da indi innanzi. Or avvenne che al tempo ch'ella dovea partorire, ecco, avea due gemelli in corpo. E, mentre partoriva, l'uno porse la mano; e la levatrice la prese, e vi legò dello scarlatto sopra, dicendo: Costui è uscito il primo. Ma avvenne ch'egli ritrasse la mano; ed ecco, il suo fratello uscì fuori; e la levatrice disse: Qual rottura hai tu fatta? la rottura sia sopra te; e gli fu posto nome Fares. Poi uscì il suo fratello che avea lo scarlatto sopra la mano; e gli fu posto nome Zara.