Ezechiele 22:1-31
Ezechiele 22:1-31 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
La parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini: «Ora, figlio d’uomo, non giudicherai tu, non giudicherai tu questa città di sangue? Falle dunque conoscere tutte le sue abominazioni e di’: Così parla il Signore, DIO: “O città che spandi il sangue in mezzo a te stessa perché il tuo tempo giunga, e che ti fai idoli per contaminarti! Per il sangue che hai sparso ti sei resa colpevole, e per gli idoli che hai fatto ti sei contaminata. Tu hai fatto avvicinare i tuoi giorni e sei giunta al termine dei tuoi anni; perciò io ti espongo all’insulto delle nazioni e allo scherno di tutti i paesi. Quelli che ti sono vicini e quelli che ti sono lontani si faranno beffe di te, o tu che sei macchiata d’infamia e piena di disordine! Ecco, i prìncipi d’Israele, ognuno secondo il suo potere, sono intenti a spargere il sangue in mezzo a te; in te si disprezza il padre e la madre, in mezzo a te si opprime lo straniero, in te si calpesta l’orfano e la vedova. Tu disprezzi le mie cose sante, tu profani i miei sabati. In te c’è gente che calunnia per spargere il sangue; in te si mangia sui monti, in mezzo a te si commettono scelleratezze. In te si viola l’intimità del proprio padre, in te si violenta la donna impura per le sue mestruazioni; in te l’uno commette abominazioni con la moglie del prossimo, l’altro contamina con incesto la propria nuora, l’altro violenta sua sorella, figlia di suo padre. In te si prendono regali per spargere il sangue; tu prendi interessi, dai ad usura, trai guadagno dal prossimo con la violenza, e dimentichi me”, dice il Signore, DIO. “Ma ecco, io batto le mani, a motivo del disonesto guadagno che fai e del sangue da te sparso in mezzo a te. Il tuo cuore reggerà forse, o le tue mani saranno forti il giorno che io agirò contro di te? Io, il SIGNORE, ho parlato e lo farò. Io ti disperderò fra le nazioni, ti disseminerò per i paesi e toglierò via da te tutta la tua immondezza; tu sarai profanata da te stessa agli occhi delle nazioni e conoscerai che io sono il SIGNORE”». La parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini: «Figlio d’uomo, quelli della casa d’Israele per me sono diventati tante scorie: tutti quanti non sono che bronzo, stagno, ferro, piombo in mezzo al crogiuolo; sono tutti scorie d’argento. Perciò, così parla il Signore, DIO: “Poiché siete tutti diventati tante scorie, ecco, io vi raduno in mezzo a Gerusalemme. Come si raduna l’argento, il bronzo, il ferro, il piombo e lo stagno nel crogiuolo, e si soffia sul fuoco per fonderli, così, nella mia ira e nel mio furore, io vi radunerò, vi metterò là e vi fonderò. Vi radunerò, soffierò contro di voi sul fuoco del mio furore e voi sarete fusi in mezzo a Gerusalemme. Come l’argento è fuso nel crogiuolo, così voi sarete fusi nella città; voi saprete che io, il SIGNORE, riverso su di voi il mio furore”». La parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini: «Figlio d’uomo, di’ a Gerusalemme: “Tu sei una terra che non è stata purificata, che non è stata bagnata di pioggia in un giorno d’ira”. In lei i suoi profeti cospirano; come un leone ruggente che sbrana la preda, costoro divorano la gente, pigliano tesori e cose preziose, moltiplicano le vedove in mezzo a lei. I suoi sacerdoti violano la mia legge e profanano le mie cose sante; non distinguono fra santo e profano, non fanno conoscere la differenza che passa fra ciò che è impuro e ciò che è puro, chiudono gli occhi sui miei sabati, e io sono disonorato in mezzo a loro. I suoi capi, in mezzo a lei, sono come lupi che sbranano la loro preda: spargono il sangue, fanno perire la gente per saziare la loro cupidigia. I loro profeti intonacano per loro tutto questo con malta che non regge: hanno visioni vane, pronosticano loro la menzogna e dicono: “Così parla il Signore, DIO”, mentre il SIGNORE non ha parlato affatto. Il popolo del paese si dà alla violenza, commette rapine, calpesta l’afflitto e il povero, opprime lo straniero, contro ogni giustizia. Io ho cercato fra loro qualcuno che riparasse il muro e stesse sulla breccia davanti a me in favore del paese, perché io non lo distruggessi; ma non l’ho trovato. Perciò io riverserò su di loro il mio sdegno; io li consumerò con il fuoco della mia ira e farò ricadere sul loro capo la loro condotta», dice il Signore, DIO.
Ezechiele 22:1-31 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
La parola del Signore mi fu rivolta in questi termini: «Ora, *figlio d'uomo, non giudicherai tu, non giudicherai tu questa città di sangue? Falle dunque conoscere tutte le sue abominazioni e di': “Cosí parla Dio, il Signore: O città che spandi il sangue in mezzo a te stessa perché il tuo tempo giunga, e che ti fai idoli per contaminarti! Per il sangue che hai sparso ti sei resa colpevole, e per gli idoli che hai fatto ti sei contaminata; tu hai fatto avvicinare i tuoi giorni e sei giunta al termine dei tuoi anni; perciò io ti espongo all'insulto delle nazioni e allo scherno di tutti i paesi. Quelli che ti sono vicini e quelli che ti sono lontani si faranno beffe di te, o tu che sei macchiata d'infamia e piena di disordine! Ecco, i príncipi d'*Israele, ognuno secondo il suo potere, sono intenti a spargere il sangue in mezzo a te; in te si disprezza il padre e la madre; in mezzo a te si opprime lo straniero; in te si calpesta l'orfano e la vedova. Tu disprezzi le mie cose sante, tu profani i miei sabati. In te c'è gente che calunnia per spargere il sangue; in te si mangia sui monti, in mezzo a te si commettono scelleratezze. In te si viola l'intimità del proprio padre, in te si violenta la donna impura per le sue mestruazioni; in te l'uno commette abominazioni con la moglie del prossimo, l'altro contamina con incesto la propria nuora, l'altro violenta sua sorella, figlia di suo padre. In te si prendono regali per spargere il sangue; tu prendi interessi, dai ad usura, trai guadagno dal prossimo con la violenza, e dimentichi me, dice Dio, il Signore. Ma ecco, io batto le mani, a motivo del disonesto guadagno che fai, e del sangue da te sparso in mezzo a te. Il tuo cuore reggerà forse, o le tue mani saranno forti il giorno che io agirò contro di te? Io, il Signore, ho parlato e lo farò. Io ti disperderò fra le nazioni, ti disseminerò per i paesi e toglierò via da te tutta la tua immondezza; tu sarai profanata da te stessa agli occhi delle nazioni e conoscerai che io sono il Signore”». La parola del Signore mi fu rivolta in questi termini: «Figlio d'uomo, quelli della casa d'Israele per me sono diventati tante scorie: tutti quanti non sono che rame, stagno, ferro, piombo, in mezzo al crogiuolo; sono tutti scorie d'argento. Perciò, cosí parla Dio, il Signore: “Poiché siete tutti diventati tante scorie, ecco, io vi raduno in mezzo a *Gerusalemme. Come si raduna l'argento, il rame, il ferro, il piombo, e lo stagno nel crogiuolo e si soffia sul fuoco per fonderli, cosí, nella mia ira e nel mio furore io vi radunerò, vi metterò là, e vi fonderò. Vi radunerò, soffierò contro di voi sul fuoco del mio furore e voi sarete fusi in mezzo a Gerusalemme. Come l'argento è fuso nel crogiuolo, cosí voi sarete fusi nella città; voi saprete che io, il Signore, riverso su di voi il mio furore”». La parola del Signore mi fu rivolta in questi termini: «Figlio d'uomo, di' a Gerusalemme: “Tu sei una terra che non è stata purificata, che non è stata bagnata di pioggia in un giorno d'ira”. In lei i suoi *profeti cospirano; come un leone ruggente che sbrana la preda, costoro divorano la gente, pigliano tesori e cose preziose, moltiplicano le vedove in mezzo a lei. I suoi *sacerdoti violano la mia legge e profanano le mie cose sante; non distinguono fra santo e profano, non fanno conoscere la differenza che passa fra ciò che è impuro e ciò che è puro, chiudono gli occhi sui miei sabati, e io sono disonorato in mezzo a loro. I suoi capi, in mezzo a lei, sono come lupi che sbranano la loro preda: spargono il sangue, fanno perire la gente per saziare la loro cupidigia. I loro profeti intonacano per loro tutto questo con malta che non regge: hanno visioni vane, pronosticano loro la menzogna, e dicono: Cosí parla Dio, il Signore, mentre il Signore non ha parlato affatto. Il popolo del paese si dà alla violenza, commette rapine, calpesta l'afflitto e il povero, opprime lo straniero, contro ogni giustizia. Io ho cercato fra loro qualcuno che riparasse il muro e stesse sulla breccia davanti a me in favore del paese, perché io non lo distruggessi; ma non l'ho trovato. Perciò, io riverserò su di loro il mio sdegno; io li consumerò con il fuoco della mia ira e farò ricadere sul loro capo la loro condotta, dice Dio, il Signore».
Ezechiele 22:1-31 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Il Signore mi parlò: «Ezechiele, preparati a giudicare Gerusalemme, quella città sanguinaria: non esitare. Ricordale le sue azioni disgustose. Riferiscile quel che io, Dio, il Signore, dichiaro: I tuoi abitanti commettono assassinii, ma così non fanno che avvicinare il momento del tuo giudizio. Si fabbricano idoli, ma così non fanno che renderti impura. Tu sei colpevole di quel sangue sparso e sei profanata dagli idoli fatti da te. Si avvicina il momento della tua distruzione! Hai i giorni contati! Ti farò disprezzare dai popoli stranieri e deridere da tutte le nazioni. Per il tuo nome infausto, per il grande disordine che regna in te, i popoli vicini e lontani ti derideranno. Dentro le tue mura i capi d'Israele abusano del loro potere e commettono assassinii. In mezzo a te non si rispettano i genitori, i forestieri sono maltrattati, gli orfani e le vedove oppressi. Si disprezzano i luoghi consacrati a me, si profana il giorno del sabato, dedicato a me. Tra la tua gente c’è chi è pronto a calunniare per far uccidere altri. I tuoi abitanti partecipano ai pasti sacri sulle montagne. Ci si dà al vizio: alcuni vanno a letto con la moglie del proprio padre, altri hanno relazioni sessuali con una donna durante le mestruazioni, alcuni commettono adulterio, altri seducono la nuora o la sorellastra. In mezzo a te c’è chi accetta soldi per spargere sangue, altri prestano il proprio denaro a un interesse esagerato: opprimono il prossimo per arricchirsi. E io, Dio, il Signore, sono completamente dimenticato. «Ma io ti mostrerò il pugno, gente di Gerusalemme, per le frodi commesse e il sangue versato. Quando interverrò contro di te, avrai tanto coraggio e forza da sopportare la rovina? Perché io, il Signore, quel che dico faccio. Io ti disperderò in mezzo a popoli stranieri, tra nazioni straniere. Metterò fine al tuo comportamento vergognoso: sarai umiliata di fronte alle altre nazioni. Allora riconoscerai che io sono il Signore». Il Signore continuò a parlarmi: «Ezechiele, gli Israeliti sono per me simili ad argento, rame, stagno, ferro e piombo gettati nella fornace per essere raffinati. Per questo io, Dio, il Signore, dichiaro loro: Siete come minerali grezzi. Quindi vi ammucchierò dentro Gerusalemme: simili ad argento, rame, ferro, piombo e stagno nella stessa fornace dove si attizza il fuoco fino a fonderli. Così io, nella mia terribile collera, vi riunirò insieme per farvi fondere dal fuoco. In Gerusalemme stessa vi raccoglierò e soffierò sul fuoco del mio furore, per fondervi come metallo. Come l’argento fonde nella fornace, così voi fonderete dentro la città. Allora riconoscerete che io sono il Signore e ho sfogato la mia collera su di voi». Il Signore mi disse ancora: «Ezechiele, di’ agli Israeliti che il loro territorio è simile a una terra sulla quale non piove: sotto l’effetto della mia collera esso diventa arido. Come i leoni ruggenti sbranano la preda, così i loro capi uccidono, s’impadroniscono di ricchezze e tesori, rendono vedove molte donne. I loro sacerdoti violano le mie leggi, profanano i luoghi consacrati a me, confondono il sacro con il profano. Non insegnano la differenza tra puro e impuro e si rifiutano di rispettare il giorno del sabato. In conclusione non hanno nessun rispetto per me. I loro capi sono sanguinari come lupi che dilaniano la preda: uccidono la gente per arricchirsi. I loro profeti coprono tutti questi delitti con una mano di calce, quando pretendono di avere visioni e predicono menzogne. Sostengono di parlare a nome di Dio, il Signore, ma io, il Signore, non ho parlato. Gli abitanti commettono violenze, rubano, opprimono i poveri e i deboli, maltrattano i forestieri contro ogni diritto. Ho cercato in mezzo a loro qualcuno che potesse costruire un muro di difesa, che potesse stare sulle brecce delle mura, per difendere il paese e per impedirmi di distruggerlo, ma non l’ho trovato. Allora sfogherò la mia collera su di loro, li distruggerò con il fuoco del mio furore: pagheranno le conseguenze del loro comportamento. Lo dichiaro io, Dio, il Signore».
Ezechiele 22:1-31 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
LA parola del Signore mi fu ancora indirizzata, dicendo: E tu, figliuol d'uomo, non giudicherai tu, non giudicherai tu la città di sangue, e non le farai tu conoscere tutte le sue abbominazioni? Di' adunque: Così ha detto il Signore Iddio: Il tempo della città che spande il sangue dentro di sè, e che fa degl'idoli contro a sè stessa, per contaminarsi, viene. Tu ti sei resa colpevole per lo tuo sangue, che tu hai sparso; e ti sei contaminata per li tuoi idoli, che tu hai fatti; ed hai fatti avvicinare i tuoi giorni, e sei giunta alla fine de'tuoi anni; perciò, ti ho messa in vituperio appo le nazioni, e in derizione appo tutti i paesi. I paesi che son vicini, e quelli che son lontani di te, si faran beffe di te, o tu contaminata di fama, grande in ruina. Ecco, i principi d'Israele, dentro di te, si son dati a spandere il sangue, ciascuno secondo il suo potere. Si è sprezzato in te padre, e madre; si è usata storsione contra il forestiere in mezzo di te; si è oppressato in te l'orfano, e la vedova. Tu hai sprezzate le mie cose sante, ed hai profanati i miei sabati. Uomini sparlatori, e calunniatori sono stati in mezzo di te, per ispandere il sangue; e si è mangiato in te sopra i monti; si son commesse scelleratezze in mezzo di te. Le vergogne del padre si sono scoperte in te; si è sforzata in te la donna appartata per la sua immondizia. L'uno ha commessa abbominazione con la moglie del suo prossimo; l'altro ha contaminata la sua nuora con iscelleratezza; e l'altro ha violata la sua sorella, figliuola di suo padre, dentro di te. Si son presi presenti in te, per ispandere il sangue; tu hai presa usura, e vantaggio, ed hai frodati i tuoi prossimi con oppressione, e mi hai dimenticato, dice il Signore Iddio. Laonde ecco, io mi son battuto a palme, per la tua avarizia, che hai usata; e per lo tuo sangue che è stato in mezzo di te. Potrà il cuor tuo esser fermo, o le tue mani esser forti al tempo che io opererò contro a te? Io, il Signore, ho parlato, ed altresì opererò. E ti dispergerò fra le nazioni, io ti sventolerò per i paesi, e farò venir meno in te la tua immondizia. E tu sarai profanata dentro di te, nel cospetto delle nazioni; e conoscerai che io sono il Signore. La parola del Signore mi fu ancora indirizzata, dicendo: Figliuol d'uomo, la casa d'Israele mi è divenuta schiuma; tutti quanti son rame, e stagno, e ferro, e piombo, in mezzo d'un fornello; son divenuti schiuma d'argento. Perciò, così ha detto il Signore Iddio: Perciocchè voi tutti siete divenuti schiume, però, ecco, io vi raduno in mezzo di Gerusalemme. Come si raduna l'argento, e il rame, e il ferro, e il piombo, e lo stagno, in mezzo d'un fornello, per soffiarvi su il fuoco per fonder quelle cose: così vi raccorrò nella mia ira, e nel mio cruccio, e vi porrò quivi, e vi struggerò. Così vi radunerò, e soffierò sopra voi nel fuoco della mia indegnazione; e voi sarete strutti in mezzo di quella. Come l'argento si strugge nel fornello, così sarete strutti in mezzo di quella; e voi conoscerete che io, il Signore, avrò versata l'ira mia sopra voi. La parola del Signore mi fu ancora indirizzata, dicendo: Figliuol d'uomo, dille: Tu sei un paese che non sei stato nettato, che non sei stato bagnato d'alcuna pioggia nel giorno del cruccio. Vi è una cospirazione de' suoi profeti in mezzo di lei; han divorate le anime come un leone ruggente, che rapisce la preda; han tolte le facoltà, e le cose preziose; han moltiplicate le vedove in mezzo di essa. I suoi sacerdoti han violata la mia Legge, ed han profanate le mie cose sante; non han posta differenza tra la cosa santa, e la profana, e non hanno insegnato a discerner tra la cosa monda, e l'immonda; e si sono turati gli occhi, per non prender guardia a' miei sabati, ed io sono stato profanato nel mezzo di loro. I suoi principi sono stati dentro di essa come lupi che rapiscono la preda, spandendo il sangue, e distruggendo le anime, per saziar la loro avarizia. E i suoi profeti han fatto loro uno smalto mal tegnente; hanno avute visioni di vanità, ed hanno loro indovinata menzogna, dicendo: Così ha detto il Signore Iddio; benchè il Signore non avesse parlato. Il popolo del paese ha fatte delle storsioni, e rapine, ed han fatta violenza al povero, ed al bisognoso; hanno oppressato il forestiere, senza che gli si sia fatta ragione. Ed io ho cercato d'infra loro alcuno che facesse alcun riparo; e che si presentasse davanti a me alla rottura, per lo paese; acciocchè io non lo desertassi; ma non ne ho trovato alcuno. Perciò, io spanderò sopra loro l'ira mia; io li consumerò col fuoco della mia indegnazione; io renderò loro la lor via in sul capo, dice il Signore Iddio.