Ezechiele 11:1-25
Ezechiele 11:1-25 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Poi lo Spirito mi portò in alto e mi condusse alla porta orientale della casa del SIGNORE che guardava verso oriente. Ed ecco, all’ingresso della porta, venticinque uomini; in mezzo a essi vidi Iaazania, figlio di Azzur, e Pelatia, figlio di Benaia, capi del popolo. Il SIGNORE mi disse: «Figlio d’uomo, questi sono gli uomini che tramano iniquità e danno cattivi consigli in questa città. Essi dicono: “Il tempo non è così vicino! Costruiamo pure delle case! Questa città è la pentola e noi siamo la carne”. Perciò profetizza contro di loro, profetizza, figlio d’uomo!» Lo Spirito del SIGNORE cadde su di me e mi disse: «Di’: Così parla il SIGNORE: “Voi parlate a quel modo, casa d’Israele, e io conosco le cose che vi passano per la mente. Voi avete moltiplicato i vostri omicidi in questa città, ne avete riempito di cadaveri le strade”. Perciò così parla il Signore, DIO: “I vostri morti, che avete stesi in mezzo a questa città, sono la carne, e la città è la pentola; ma voi ne sarete portati fuori. Voi avete paura della spada, e io farò venire su di voi la spada”, dice il Signore, DIO. “Io vi porterò fuori dalla città e vi darò in mano a stranieri; eseguirò su di voi i miei giudizi. Voi cadrete per la spada, io vi giudicherò sulle frontiere d’Israele, e voi conoscerete che io sono il SIGNORE. Questa città non sarà per voi una pentola, voi non sarete in mezzo a lei la carne; io vi giudicherò sulle frontiere d’Israele. Voi conoscerete che io sono il SIGNORE, del quale non avete seguito le prescrizioni né messo in pratica le leggi, ma avete agito secondo le leggi delle nazioni che vi circondano”». Mentre io profetizzavo, Pelatia, figlio di Benaia morì; io caddi faccia a terra e gridai ad alta voce: «Ahimè, Signore, DIO, vuoi tu porre fine al resto d’Israele?» La parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini: «Figlio d’uomo, i tuoi fratelli, i tuoi fratelli, gli uomini del tuo parentado e tutta quanta la casa d’Israele sono quelli ai quali gli abitanti di Gerusalemme hanno detto: “Statevene lontani dal SIGNORE! A noi è dato il possesso del paese”. Perciò di’: Così parla il Signore, DIO: “Sebbene io li abbia allontanati fra le nazioni e li abbia dispersi per i paesi, io sarò per loro, per qualche tempo, un santuario nei paesi dove sono andati”. Perciò di’: Così parla il Signore, DIO: “Io vi raccoglierò in mezzo ai popoli, vi radunerò dai paesi dove siete stati dispersi, e vi darò la terra d’Israele. Quelli vi giungeranno, e ne toglieranno tutte le cose esecrande e tutte le abominazioni. Io darò loro un medesimo cuore, metterò dentro di loro un nuovo spirito, toglierò dal loro corpo il cuore di pietra e metterò in loro un cuore di carne, perché camminino secondo le mie prescrizioni e osservino le mie leggi e le mettano in pratica; essi saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio. Ma quanto a quelli il cui cuore è attaccato alle loro cose esecrande e alle loro abominazioni, io farò ricadere sul loro capo la loro condotta”, dice il Signore, DIO». Poi i cherubini spiegarono le loro ali, e le ruote si mossero accanto a loro; la gloria del Dio d’Israele stava su di loro, in alto. La gloria del SIGNORE s’innalzò in mezzo alla città e si fermò sul monte situato a oriente della città. Lo Spirito mi portò in alto e mi condusse in Caldea presso i deportati, in visione, mediante lo Spirito di Dio; la visione che avevo avuta scomparve davanti a me e io riferii ai deportati tutte le parole che il SIGNORE mi aveva dette in visione.
Ezechiele 11:1-25 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Poi lo Spirito mi portò in alto, e mi condusse alla porta orientale della casa del Signore che guardava verso oriente; ed ecco, all'ingresso della porta, venticinque uomini; in mezzo a essi vidi Iaazania, figlio di Azzur, e Pelatia, figlio di Benaia, capi del popolo. Il Signore mi disse: «*Figlio d'uomo, questi sono gli uomini che tramano *iniquità, e danno cattivi consigli in questa città. Essi dicono: “Il tempo non è cosí vicino! Costruiamo pure delle case! Questa città è la pentola e noi siamo la carne”. Perciò *profetizza contro di loro, profetizza, figlio d'uomo!» Lo Spirito del Signore cadde su di me, e mi disse: «Di': Cosí parla il Signore: Voi parlate a quel modo, casa d'*Israele, e io conosco le cose che vi passano per la mente. Voi avete moltiplicato i vostri omicidi in questa città, ne avete riempito di cadaveri le strade. Perciò cosí parla Dio, il Signore: I vostri morti, che avete stesi in mezzo a questa città, sono la carne, e la città è la pentola; ma voi ne sarete portati fuori. Voi avete paura della spada, e io farò venire su di voi la spada, dice il Signore, Dio. Io vi porterò fuori dalla città e vi darò in mano di stranieri; eseguirò su di voi i miei giudizi. Voi cadrete per la spada, io vi giudicherò sulle frontiere d'Israele, e voi conoscerete che io sono ilSignore. Questa città non sarà per voi una pentola, voi non sarete in mezzo a lei la carne; io vi giudicherò sulle frontiere d'Israele. Voi conoscerete che io sono il Signore, del quale non avete seguito le prescrizioni né messo in pratica le leggi, ma avete agito secondo le leggi delle nazioni che vi circondano». Mentre io profetizzavo, Pelatia, figlio di Benaia morí; io caddi faccia a terra, e gridai ad alta voce: «Ahimè, Signore, Dio, vuoi tu porre fine al resto d'Israele?» La parola del Signore mi fu rivolta in questi termini: «Figlio d'uomo, i tuoi fratelli, i tuoi fratelli, gli uomini del tuo parentado e tutta quanta la casa d'Israele sono quelli ai quali gli abitanti di *Gerusalemme hanno detto: “Statevene lontani dal Signore! a noi è dato il possesso del paese”. Perciò di': “Cosí parla Dio, il Signore: Sebbene io li abbia allontanati fra le nazioni e li abbia dispersi per i paesi, io sarò per loro, per qualche tempo, un santuario nei paesi dove sono andati”. Perciò di': “Cosí parla Dio, il Signore: Io vi raccoglierò in mezzo ai popoli, vi radunerò dai paesi dove siete stati dispersi, e vi darò la terra d'Israele”. Quelli vi giungeranno, e ne toglieranno tutte le cose esecrande e tutte le abominazioni. Io darò loro un medesimo cuore, metterò dentro di loro un nuovo spirito, toglierò dal loro corpo il cuore di pietra, e metterò in loro un cuore di carne, perché camminino secondo le mie prescrizioni e osservino le mie leggi e le mettano in pratica; essi saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio. Ma quanto a quelli il cui cuore è attaccato alle loro cose esecrande e alle loro abominazioni, io farò ricadere sul loro capo la loro condotta, dice il Signore, Dio». Poi i *cherubini spiegarono le loro ali, e le ruote si mossero accanto a loro; la gloria del Dio d'Israele stava su di loro, in alto. La gloria del Signore s'innalzò in mezzo alla città e si fermò sul monte situato a oriente della città. Lo Spirito mi portò in alto, e mi condusse in *Caldea presso i deportati, in visione, mediante lo Spirito di Dio; la visione che avevo avuta scomparve davanti a me; io riferii ai deportati tutte le parole che il Signore mi aveva dette in visione.
Ezechiele 11:1-25 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Lo spirito di Dio mi sollevò da terra e mi trasportò alla porta orientale del tempio. All’ingresso c’erano venticinque uomini, fra i quali riconobbi due capi del popolo: Iaazania, figlio di Azzur, e Pelatia, figlio di Benaia. Il Signore mi disse: «Ezechiele, questi sono gli uomini che tramano azioni malvagie e danno consigli sbagliati in Gerusalemme. Essi dicono: “È vero che per un certo tempo non si costruiranno più case. Ma se la città è una pentola sul fuoco, noi la carne dentro la pentola”. E allora tu, uomo, denunziali apertamente con le tue profezie». Lo spirito del Signore si impadronì di me e mi fece parlare a suo nome: «Israeliti, ascoltate, io so quel che dite e quel che avete in mente. In questa città avete massacrato tanta gente, che le strade sono piene di cadaveri. Ma allora io, Dio, il Signore, affermo che se la città è una pentola, i cadaveri di quelli che avete assassinato sono la carne. Quanto a voi, vi scaccerò. Avete paura della guerra? Bene, allora io, Dio, il Signore, vi manderò la guerra. Vi scaccerò dalla città, vi darò in mano a un popolo straniero. Eseguirò la mia sentenza contro di voi. Ho deciso: sarete uccisi in guerra, anche all’interno delle frontiere d'Israele. Allora riconoscerete che io sono il Signore. La città non sarà per voi una pentola, e voi non sarete la carne al sicuro dentro la pentola. Subirete la mia giustizia proprio dentro i confini d'Israele. Riconoscerete allora che io sono il Signore, proprio voi che avete preferito le leggi dei popoli che vi circondano invece di ubbidire ai miei ordini e alle mie leggi». Mentre parlavo a nome di Dio, Pelatia, figlio di Benaia, morì. Allora io caddi faccia a terra e gridai: «Signore, Dio! Farai morire tutti gli Israeliti che restano?». Il Signore mi disse: «Ezechiele, gli abitanti di Gerusalemme parlano dei tuoi fratelli, gli Israeliti deportati, e dicono: “Essi sono ormai lontani dal Signore, mentre a noi egli ha dato il possesso della terra”. Ma tu riferisci ai tuoi compagni di deportazione queste mie parole: Io vi ho dispersi lontano in mezzo a paesi e popoli stranieri, ma anche fra voi sono presente come in un santuario provvisorio. Lo dico io, Dio, il Signore! Inoltre annunzia loro questa mia promessa: Vi raccoglierò e vi radunerò da tutte le regioni dove vi ho dispersi. Vi darò di nuovo la terra d'Israele. Quando vi entrerete, eliminerete tutti gli idoli abominevoli e i riti odiosi che vi sono. Metterò dentro di voi un cuore nuovo e uno spirito nuovo: toglierò il vostro cuore di pietra, ostinato, e lo sostituirò con un cuore vero, ubbidiente. Così ascolterete i miei ordini, applicherete le mie leggi. Voi sarete il mio popolo, io sarò il vostro Dio. Ma punirò quelli che rendono culto a idoli abominevoli con riti disgustosi: pagheranno le conseguenze. Lo dichiara Dio, il Signore». I cherubini allora stesero le ali e insieme si mossero le ruote, mentre la presenza gloriosa del Dio d'Israele era in alto, sopra di loro. Poi la gloria del Signore si alzò dal centro della città e andò a fermarsi sul monte a est di Gerusalemme. Lo spirito di Dio mi sollevò e mi riportò a Babilonia, dai deportati. La visione scomparve e io raccontai ai deportati tutto quel che il Signore mi aveva fatto vedere.
Ezechiele 11:1-25 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
POI lo Spirito mi elevò, e mi menò alla porta orientale della Casa del Signore, che riguarda verso il Levante; ed ecco, all'entrata della porta, venticinque uomini; ed io vidi nel mezzo di loro Iaazania, figliuolo di Azzur, e Pelatia, figliuolo di Benaia, capi del popolo. E colui mi disse: Figliuol d'uomo, questi son gli uomini, che divisano iniquità, e che tengono consigli di male in questa città; che dicono: La cosa non è ancor vicina; edifichiamo delle case; questa città è la pignatta, e noi saremo la carne. Perciò, profetizza contro a loro; profetizza, o figliuol d'uomo. E lo Spirito del Signore cadde sopra me, e mi disse: Di': Così ha detto il Signore: O casa d'Israele, voi avete detto così, ed io conosco le cose che vi salgono nello spirito. Voi avete moltiplicati i vostri uccisi in questa città, ed avete ripiene le sue strade d'uccisi. Per tanto, così ha detto il Signore Iddio: I vostri uccisi, che voi avete fatti essere in mezzo di lei, son la carne, ed ella è la pignatta; ma quant'è a voi, io vi trarrò fuori del mezzo di essa. Voi avete avuto timore della spada; ed io farò venir sopra voi la spada, dice il Signore Iddio. E vi trarrò fuori del mezzo di essa, e vi darò in man di stranieri, e farò giudicii sopra voi. Voi caderete per la spada, io vi giudicherò a' confini d'Israele; e voi conoscerete che io sono il Signore. Questa città non vi sarà per pignatta, nè voi sarete nel mezzo di essa a guisa di carne; io vi giudicherò a' confini d'Israele. E voi conoscerete che io sono il Signore, ne' cui statuti voi non siete camminati, e le cui leggi non avete osservate; anzi avete fatto secondo le usanze delle genti che son d'intorno a voi. Or avvenne che mentre io profetizzava, Pelatia, figliuolo di Benaia, morì; ed io mi gettai in terra, sopra la mia faccia, e gridai ad alta voce, e dissi: Oimè lasso! Signore Iddio, fai tu una final distruzione del rimanente d'Israele? E la parola del Signore mi fu indirizzata, dicendo: Figliuol d'uomo, i tuoi fratelli, i tuoi fratelli, gli uomini del tuo parentado, e tutta quanta la casa d'Israele, son quelli a' quali gli abitanti di Gerusalemme hanno detto: Andatevene lontano d'appresso al Signore; a noi è dato il paese in eredità. Perciò, di': Così ha detto il Signore Iddio: Benchè io li abbia dilungati fra le genti, e li abbia dispersi fra i paesi, sì sarò loro per santuario, ne' paesi dove saran pervenuti; e ciò, per un breve spazio di tempo. Per tanto, di': Così ha detto il Signore Iddio: Io vi raccoglierò d'infra i popoli, e vi radunerò da' paesi dove siete stati dispersi, e vi darò la terra d'Israele. Ed essi verranno in quella, e ne torranno via tutte le sue cose esecrabili, e tutte le sue abbominazioni. Ed io darò loro un medesimo cuore, e metterò un nuovo spirito dentro di loro, e torrò via dalla lor carne il cuor di pietra, e darò loro un cuor di carne; acciocchè camminino ne' miei statuti, ed osservino le mie leggi, e le mettano ad effetto; e mi saranno popolo, ed io sarò loro Dio. Ma quant'è a quelli, il cui cuore va seguendo l'affetto che hanno alle lor cose esecrabili, ed alle loro abbominazioni, io renderò loro la lor via in sul capo, dice il Signore Iddio. Dopo questo, i Cherubini alzarono le loro ali; le ruote altresì si alzarono allato a loro; e la gloria dell'Iddio d'Israele era di sopra a loro. E la gloria del Signore si elevò d'in sul mezzo della città, e si fermò sopra il monte che è dall'Oriente della città. Poi lo Spirito mi elevò, e mi menò in Caldea, a quelli ch'erano in cattività, in visione, in Ispirito di Dio; e la visione, che io avea veduta, disparve da me. Ed io raccontai a quelli ch'erano in cattività tutte le parole del Signore, ch'egli mi avea dette in visione.