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EZECHIELE 11:1-25

EZECHIELE 11:1-25 DB1885

POI lo Spirito mi elevò, e mi menò alla porta orientale della Casa del Signore, che riguarda verso il Levante; ed ecco, all'entrata della porta, venticinque uomini; ed io vidi nel mezzo di loro Iaazania, figliuolo di Azzur, e Pelatia, figliuolo di Benaia, capi del popolo. E colui mi disse: Figliuol d'uomo, questi son gli uomini, che divisano iniquità, e che tengono consigli di male in questa città; che dicono: La cosa non è ancor vicina; edifichiamo delle case; questa città è la pignatta, e noi saremo la carne. Perciò, profetizza contro a loro; profetizza, o figliuol d'uomo. E lo Spirito del Signore cadde sopra me, e mi disse: Di': Così ha detto il Signore: O casa d'Israele, voi avete detto così, ed io conosco le cose che vi salgono nello spirito. Voi avete moltiplicati i vostri uccisi in questa città, ed avete ripiene le sue strade d'uccisi. Per tanto, così ha detto il Signore Iddio: I vostri uccisi, che voi avete fatti essere in mezzo di lei, son la carne, ed ella è la pignatta; ma quant'è a voi, io vi trarrò fuori del mezzo di essa. Voi avete avuto timore della spada; ed io farò venir sopra voi la spada, dice il Signore Iddio. E vi trarrò fuori del mezzo di essa, e vi darò in man di stranieri, e farò giudicii sopra voi. Voi caderete per la spada, io vi giudicherò a' confini d'Israele; e voi conoscerete che io sono il Signore. Questa città non vi sarà per pignatta, nè voi sarete nel mezzo di essa a guisa di carne; io vi giudicherò a' confini d'Israele. E voi conoscerete che io sono il Signore, ne' cui statuti voi non siete camminati, e le cui leggi non avete osservate; anzi avete fatto secondo le usanze delle genti che son d'intorno a voi. Or avvenne che mentre io profetizzava, Pelatia, figliuolo di Benaia, morì; ed io mi gettai in terra, sopra la mia faccia, e gridai ad alta voce, e dissi: Oimè lasso! Signore Iddio, fai tu una final distruzione del rimanente d'Israele? E la parola del Signore mi fu indirizzata, dicendo: Figliuol d'uomo, i tuoi fratelli, i tuoi fratelli, gli uomini del tuo parentado, e tutta quanta la casa d'Israele, son quelli a' quali gli abitanti di Gerusalemme hanno detto: Andatevene lontano d'appresso al Signore; a noi è dato il paese in eredità. Perciò, di': Così ha detto il Signore Iddio: Benchè io li abbia dilungati fra le genti, e li abbia dispersi fra i paesi, sì sarò loro per santuario, ne' paesi dove saran pervenuti; e ciò, per un breve spazio di tempo. Per tanto, di': Così ha detto il Signore Iddio: Io vi raccoglierò d'infra i popoli, e vi radunerò da' paesi dove siete stati dispersi, e vi darò la terra d'Israele. Ed essi verranno in quella, e ne torranno via tutte le sue cose esecrabili, e tutte le sue abbominazioni. Ed io darò loro un medesimo cuore, e metterò un nuovo spirito dentro di loro, e torrò via dalla lor carne il cuor di pietra, e darò loro un cuor di carne; acciocchè camminino ne' miei statuti, ed osservino le mie leggi, e le mettano ad effetto; e mi saranno popolo, ed io sarò loro Dio. Ma quant'è a quelli, il cui cuore va seguendo l'affetto che hanno alle lor cose esecrabili, ed alle loro abbominazioni, io renderò loro la lor via in sul capo, dice il Signore Iddio. Dopo questo, i Cherubini alzarono le loro ali; le ruote altresì si alzarono allato a loro; e la gloria dell'Iddio d'Israele era di sopra a loro. E la gloria del Signore si elevò d'in sul mezzo della città, e si fermò sopra il monte che è dall'Oriente della città. Poi lo Spirito mi elevò, e mi menò in Caldea, a quelli ch'erano in cattività, in visione, in Ispirito di Dio; e la visione, che io avea veduta, disparve da me. Ed io raccontai a quelli ch'erano in cattività tutte le parole del Signore, ch'egli mi avea dette in visione.

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