Ester 4:6-17
Ester 4:6-17 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Atac si recò da Mardocheo sulla piazza della città, davanti alla porta del re. Mardocheo gli narrò tutto quello che gli era avvenuto e gli indicò la somma di denaro che Aman aveva promesso di versare al tesoro reale per far distruggere i Giudei; gli diede anche una copia del testo del decreto che era stato promulgato a Susa per il loro sterminio, affinché lo mostrasse a Ester, la informasse di tutto, e le ordinasse di presentarsi al re per domandargli grazia e per intercedere in favore del suo popolo. Atac tornò da Ester e le riferì le parole di Mardocheo. Allora Ester ordinò ad Atac di andare da Mardocheo e di dirgli: «Tutti i servitori del re e il popolo delle sue province sanno che se qualcuno, uomo o donna che sia, entra dal re nel cortile interno, senza essere stato chiamato, per una legge che è uguale per tutti, deve essere messo a morte, a meno che il re non stenda verso di lui il suo scettro d’oro; nel qual caso, ha salva la vita. E io sono già trenta giorni che non sono stata chiamata per andare dal re». Le parole di Ester furono riferite a Mardocheo. E Mardocheo fece dare a Ester questa risposta: «Non metterti in mente che tu sola scamperai fra tutti i Giudei perché sei nella casa del re. Infatti se oggi tu taci, soccorso e liberazione sorgeranno per i Giudei da qualche altra parte; ma tu e la casa di tuo padre perirete; e chi sa se non sei diventata regina appunto per un tempo come questo?» Allora Ester ordinò che si rispondesse a Mardocheo: «Va’, raduna tutti i Giudei che si trovano a Susa, e digiunate per me, state senza mangiare e senza bere per tre giorni, notte e giorno. Anch’io con le mie ancelle digiunerò allo stesso modo; e dopo entrerò dal re, sebbene ciò sia contro la legge; e se io debbo perire, che io perisca!» Mardocheo se ne andò e fece tutto quello che Ester gli aveva ordinato.
Ester 4:6-17 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Atac si recò da Mardocheo sulla piazza della città, davanti alla porta del re. Mardocheo gli narrò tutto quello che gli era avvenuto e gli indicò la somma di denaro che Aman aveva promesso di versare al tesoro reale per far distruggere i Giudei; gli diede anche una copia del testo del decreto che era stato promulgato a Susa per il loro sterminio, affinché lo mostrasse a Ester, la informasse di tutto, e le ordinasse di presentarsi al re per domandargli grazia e per intercedere in favore del suo popolo. Atac tornò da Ester e le riferí le parole di Mardocheo. Allora Ester ordinò ad Atac di andare da Mardocheo e di dirgli: «Tutti i servitori del re e il popolo delle sue province sanno che se qualcuno, uomo o donna che sia, entra dal re nel cortile interno, senza essere stato chiamato, per una legge che è uguale per tutti, deve essere messo a morte, a meno che il re non stenda verso di lui il suo scettro d'oro; nel qual caso, ha salva la vita. E io sono già trenta giorni che non sono stata chiamata per andare dal re». Le parole di Ester furono riferite a Mardocheo. E Mardocheo fece dare a Ester questa risposta: «Non metterti in mente che tu sola scamperai fra tutti i Giudei perché sei nella casa del re. Infatti se oggi tu taci, soccorso e liberazione sorgeranno per i Giudei da qualche altra parte; ma tu e la casa di tuo padre perirete; e chi sa se non sei diventata regina appunto per un tempo come questo?» Allora Ester ordinò che si rispondesse a Mardocheo: «Va', raduna tutti i Giudei che si trovano a Susa, e digiunate per me, state senza mangiare e senza bere per tre giorni, notte e giorno. Anch'io con le mie ancelle digiunerò allo stesso modo; e dopo entrerò dal re, sebbene ciò sia contro la legge; e se io debbo perire, che io perisca!» Mardocheo se ne andò, e fece tutto quello che Ester gli aveva ordinato.
Ester 4:6-17 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Àtac andò a parlare con lui nella piazza davanti all’ingresso della reggia. Mardocheo lo informò di tutto quel che era accaduto. Gli disse che Aman aveva promesso di versare nel tesoro del re una forte somma di denaro in cambio dello sterminio degli Ebrei. Gli diede anche una copia del decreto reale di sterminio pubblicato a Susa, perché Ester la vedesse coi propri occhi. Incaricò Àtac di informarla per bene e di ordinarle di andare dal re. Doveva fare tutto il possibile e supplicarlo di avere pietà del popolo ebraico. Àtac tornò da Ester e le riferì tutto quel che aveva detto Mardocheo. Allora Ester rimandò Àtac da Mardocheo con questa risposta: «Chiunque, uomo o donna, osa presentarsi al re nel suo palazzo, senza esservi chiamato, sarà messo a morte. Questa è la legge: lo sanno tutti i funzionari di corte e anche la gente delle province. Perché abbia salva la vita bisogna che il re stenda verso di lui il suo scettro d'oro. Quanto a me, è già un mese che il re non mi manda a chiamare». Quando Mardocheo seppe la risposta di Ester, le mandò a dire: «Non illuderti di poterti salvare solo perché stai alla corte del re. Se tu hai deciso di tacere in un momento come questo, l’aiuto per la salvezza degli Ebrei verrà da un’altra parte. Tu invece morirai, e con te finirà la tua famiglia. Chissà! Forse tu sei diventata regina proprio per un momento come questo». Allora Ester mandò a dire a Mardocheo: «D’accordo, raduna tutti gli Ebrei che si trovano a Susa e falli digiunare per me; state senza mangiare e senza bere per tre giorni e tre notti. Digiunerò anch’io con le mie serve, poi, anche se è proibito, andrò dal re e, se dovrò morire, morirò». Mardocheo si allontanò e fece come aveva detto Ester.
Ester 4:6-17 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
Hatac adunque uscì fuori a Mardocheo, in su la piazza della città, ch'era davanti alla porta del re. E Mardocheo gli dichiarò tutto quello che gli era avvenuto, e quanta fosse la somma de' danari che Haman avea detto di pagare al tesoro del re, contro a' Giudei, acciocchè fossero distrutti; e gli diede la copia della patente del decreto, il quale era stato bandito in Susan, per distruggere i Giudei; acciocchè lo mostrasse ed Ester, e le dichiarasse il fatto, e le ordinasse di entrar dal re, per domandargli grazia, e per fargli richiesta per lo suo popolo. Ed Hatac se ne ritornò, e rapportò ad Ester le parole di Mardocheo. Ed Ester disse ad Hatac, e gli comandò di andare a dire a Mardocheo: Tutti i servitori del re, e il popolo delle provincie di esso, sanno che chi che sia, uomo o donna, entra dal re, nel cortile di dentro, senza esser chiamato, non vi è che una legge per lui, ch'egli sia fatto morire; salvo colui, verso cui il re stende la verga d'oro: quello ha la vita salva; or io non sono stata chiamata, per entrar dal re, già son trenta giorni. E quando le parole di Ester furono rapportate a Mardocheo, egli disse che si rispondesse ad Ester: Non immaginarti nell'animo tuo che tu, d'infra tutti i Giudei, scampi per esser nella casa del re. Perciocchè, se pur tu ti taci in questo tempo, alleggiamento e scampo sorgerà a' Giudei da qualche altro luogo; ma tu e la casa di tuo padre perirete; e chi sa se tu sei pervenuta ad esser regina per un cotal tempo? Allora Ester comandò che si rispondesse a Mardocheo: Va', aduna tutti i Giudei che si ritrovano in Susan, e digiunate per me, e non mangiate, nè bevete di tre dì, nè di giorno, nè di notte; io ancora, insieme con le mie serventi, digiunerò simigliantemente; e poi appresso entrerò dal re, benchè ciò non sia secondo la legge; e se pur perisco, perirò. Mardocheo adunque si partì, e fece interamente come Ester gli avea ordinato.