Atti degli Apostoli 19:10-22
Atti degli Apostoli 19:10-22 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Questo durò due anni. Così tutti coloro che abitavano nell’Asia, Giudei e Greci, udirono la Parola del Signore. Dio intanto faceva miracoli straordinari per mezzo di Paolo; al punto che si mettevano sopra i malati dei fazzoletti e dei grembiuli che erano stati sul suo corpo, e le malattie scomparivano e gli spiriti maligni uscivano. Or alcuni esorcisti itineranti giudei tentarono anch’essi di invocare il nome del Signore Gesù su quelli che avevano degli spiriti maligni, dicendo: «Io vi scongiuro, per quel Gesù che Paolo annuncia». Quelli che facevano questo erano sette figli di un certo Sceva, giudeo, capo sacerdote. Ma lo spirito maligno rispose loro: «Conosco Gesù, e so chi è Paolo; ma voi chi siete?» E l’uomo che aveva lo spirito maligno si scagliò su tutti loro; e li trattò in modo tale che fuggirono da quella casa, nudi e feriti. Questo fatto fu risaputo da tutti, Giudei e Greci, che abitavano a Efeso; e tutti furono presi da timore, e il nome del Signore Gesù era esaltato. Molti di quelli che avevano creduto venivano a confessare e a dichiarare le cose che avevano fatte. Fra quanti avevano esercitato le arti magiche, molti portarono i loro libri e li bruciarono in presenza di tutti; e, calcolatone il prezzo, trovarono che era di cinquantamila dramme d’argento. Così la Parola di Dio cresceva e si affermava potentemente. Dopo questi fatti Paolo si mise in animo di andare a Gerusalemme, passando per la Macedonia e per l’Acaia. «Dopo essere stato là», diceva, «bisogna che io veda anche Roma». Mandati in Macedonia due dei suoi aiutanti, Timoteo ed Erasto, egli si fermò ancora per qualche tempo in Asia.
Atti degli Apostoli 19:10-22 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Questo durò due anni. Cosí tutti coloro che abitavano nell'*Asia, Giudei e Greci, udirono la Parola del Signore. Dio intanto faceva miracoli straordinari per mezzo di Paolo; al punto che si mettevano sopra i malati dei fazzoletti e dei grembiuli che erano stati sul suo corpo, e le malattie scomparivano e gli spiriti maligni uscivano. Or alcuni esorcisti itineranti giudei tentarono anch'essi d'invocare il nome del Signore Gesú su quelli che avevano degli spiriti maligni, dicendo: «Io vi scongiuro, per quel Gesú che Paolo annunzia». Quelli che facevano questo erano sette figli di un certo Sceva, ebreo, capo *sacerdote. Ma lo spirito maligno rispose loro: «Conosco Gesú, e so chi è Paolo; ma voi chi siete?» E l'uomo che aveva lo spirito maligno si scagliò su due di loro; e li trattò in modo tale che fuggirono da quella casa, nudi e feriti. Questo fatto fu risaputo da tutti, Giudei e Greci, che abitavano a Efeso; e tutti furono presi da timore, e il nome del Signore Gesú era esaltato. Molti di quelli che avevano creduto venivano a confessare e a dichiarare le cose che avevano fatte. Fra quanti avevano esercitato le arti magiche molti portarono i loro libri, e li bruciarono in presenza di tutti; e, calcolatone il prezzo, trovarono che era di cinquantamila *dramme d'argento. Cosí la Parola di Dio cresceva e si affermava potentemente. Dopo questi fatti Paolo si mise in animo di andare a *Gerusalemme, passando per la Macedonia e per l'Acaia. «Dopo essere stato là», diceva, «bisogna che io veda anche Roma». Mandati in Macedonia due dei suoi aiutanti, *Timoteo ed Erasto, egli si fermò ancora per qualche tempo in Asia.
Atti degli Apostoli 19:10-22 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Così Paolo continuò per due anni: tutti gli abitanti dell'Asia Minore, Ebrei e Greci, poterono ascoltare la parola del Signore. Dio intanto faceva miracoli straordinari per opera di Paolo. La gente prendeva fazzoletti o grembiuli che erano stati a contatto con Paolo, li metteva sopra i malati e questi guarivano. Anche gli *spiriti maligni uscivano dai malati. Allora alcuni Ebrei che andavano in giro a scacciare gli spiriti maligni dai malati pensarono di servirsi del nome del Signore Gesù nei loro scongiuri. Dicevano agli spiriti maligni: «Nel nome di quel Gesù che Paolo predica, io vi comando di uscire da questi malati». Così facevano, ad esempio, i sette figli di un certo Sceva, Ebreo e capo dei *sacerdoti. Ma una volta lo spirito maligno rispose loro: «Gesù lo conosco e Paolo so chi è! Ma voi, chi siete?». Poi l’uomo posseduto dallo spirito maligno si scagliò contro di loro e li afferrò: li picchiò con tale violenza che essi fuggirono da quella casa nudi e pieni di ferite. Tutti gli abitanti di Efeso, Ebrei e Greci, vennero a sapere questo fatto. Furono pieni di meraviglia e dicevano: «Il Signore Gesù è grande!». Molti di quelli che erano diventati cristiani venivano e riconoscevano davanti a tutti il male che avevano fatto. Altri che avevano praticato la magia portarono i loro libri e li bruciavano davanti a tutti. Il valore di quei libri, secondo i calcoli fatti, era di circa cinquantamila monete d'argento. Così la parola del Signore si diffondeva e si rafforzava sempre più. Dopo questi fatti, Paolo decise di attraversare le province della Macedonia e della Grecia, e poi andare a Gerusalemme. Diceva: «Prima vado a Gerusalemme, poi dovrò andare anche a Roma». Per il momento, però, mandò nella provincia della Macedonia due suoi aiutanti, Timòteo ed Eràsto. Egli, invece, rimase ancora un po’ di tempo in Asia.
Atti degli Apostoli 19:10-22 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
E questo continuò lo spazio di due anni; talchè tutti coloro che abitavano nell'Asia, Giudei e Greci, udirono la parola del Signor Gesù. E Iddio faceva delle non volgari potenti operazioni per le mani di Paolo. Talchè eziandio d'in sul suo corpo si portavano sopra gl'infermi degli sciugatoi, e de' grembiuli; e le infermità si partivano da loro, e gli spiriti maligni uscivan di loro. Or alcuni degli esorcisti Giudei, che andavano attorno, tentarono d'invocare il nome del Signor Gesù sopra coloro che aveano gli spiriti maligni, dicendo: Noi vi scongiuriamo per Gesù, il quale Paolo predica. E coloro che facevano questo eran certi figliuoli di Sceva, Giudeo, principal sacerdote, in numero di sette. Ma lo spirito maligno, rispondendo, disse: Io conosco Gesù, e so chi è Paolo; ma voi chi siete? E l'uomo che avea lo spirito maligno si avventò a loro; e sopraffattili, fece loro forza; talchè se ne fuggiron di quella casa, nudi e feriti. E questo venne a notizia a tutti i Giudei e Greci che abitavano in Efeso; e timore cadde sopra tutti loro, e il nome del Signor Gesù era magnificato. E molti di coloro che aveano creduto venivano, confessando e dichiarando le cose che aveano fatte. Molti ancora di coloro che aveano esercitate le arti curiose, portarono insieme i libri, e li arsero in presenza di tutti; e fatta ragion del prezzo di quelli, si trovò che ascendeva a cinquantamila denari d'argento. Così la parola di Dio cresceva potentemente, e si rinforzava. Ora, dopo che queste cose furono compiute, Paolo si mise nell'animo di andare in Gerusalemme, passando per la Macedonia, e per l'Acaia, dicendo: Dopo che io sarò stato quivi, mi conviene ancora veder Roma. E mandati in Macedonia due di coloro che gli ministravano, cioè Timoteo ed Erasto, egli dimorò ancora alquanto tempo in Asia.