Secondo libro delle Cronache 23:12-21
Secondo libro delle Cronache 23:12-21 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Quando Atalia udì il rumore del popolo che accorreva e acclamava il re, andò verso il popolo nella casa del SIGNORE. Guardò e vide il re in piedi sul suo palco, all’ingresso; i capitani e i trombettieri erano accanto al re. Tutto il popolo del paese era in festa al suono delle trombe, e i cantori, con i loro strumenti musicali, dirigevano i canti di lode. Allora Atalia si stracciò le vesti e gridò: «Congiura! Congiura!» Ma il sacerdote Ieoiada fece venir fuori i capi di centurie che comandavano l’esercito e disse loro: «Fatela uscire dalle file; e chiunque la seguirà sia ucciso con la spada!» Infatti il sacerdote aveva detto: «Non sia uccisa nella casa del SIGNORE». Così quelli le aprirono un varco con le mani, e lei giunse alla casa del re per la strada della porta dei cavalli; e là fu uccisa. Ieoiada, tutto il popolo e il re fecero un’alleanza per la quale Israele doveva essere il popolo del SIGNORE. Tutto il popolo entrò nel tempio di Baal e lo demolì: fece a pezzi tutti i suoi altari e le sue immagini, e uccise davanti agli altari Mattan, sacerdote di Baal. Poi Ieoiada affidò la sorveglianza della casa del SIGNORE ai sacerdoti levitici, che Davide aveva ripartiti in classi preposte alla casa del SIGNORE per offrire olocausti al SIGNORE, com’è scritto nella legge di Mosè, con gioia e con canto di lodi, secondo le disposizioni di Davide. Collocò i portinai alle porte della casa del SIGNORE, affinché nessuno vi entrasse che fosse impuro per qualsiasi ragione. E prese i capi di centurie, gli uomini ragguardevoli, quelli che avevano autorità sul popolo e tutto il popolo del paese, e fece scendere il re dalla casa del SIGNORE. Entrarono nella casa del re per la porta superiore e fecero sedere il re sul trono reale. Tutto il popolo del paese era in festa e la città rimase tranquilla, ora che Atalia era stata uccisa con la spada.
Secondo libro delle Cronache 23:12-21 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Quando Atalia udì il rumore del popolo che accorreva e acclamava il re, andò verso il popolo nella casa del SIGNORE. Guardò e vide il re in piedi sul suo palco, all’ingresso; i capitani e i trombettieri erano accanto al re. Tutto il popolo del paese era in festa al suono delle trombe, e i cantori, con i loro strumenti musicali, dirigevano i canti di lode. Allora Atalia si stracciò le vesti e gridò: «Congiura! Congiura!» Ma il sacerdote Ieoiada fece venir fuori i capi di centurie che comandavano l’esercito e disse loro: «Fatela uscire dalle file; e chiunque la seguirà sia ucciso con la spada!» Infatti il sacerdote aveva detto: «Non sia uccisa nella casa del SIGNORE». Così quelli le aprirono un varco con le mani, e lei giunse alla casa del re per la strada della porta dei cavalli; e là fu uccisa. Ieoiada, tutto il popolo e il re fecero un’alleanza per la quale Israele doveva essere il popolo del SIGNORE. Tutto il popolo entrò nel tempio di Baal e lo demolì: fece a pezzi tutti i suoi altari e le sue immagini, e uccise davanti agli altari Mattan, sacerdote di Baal. Poi Ieoiada affidò la sorveglianza della casa del SIGNORE ai sacerdoti levitici, che Davide aveva ripartiti in classi preposte alla casa del SIGNORE per offrire olocausti al SIGNORE, com’è scritto nella legge di Mosè, con gioia e con canto di lodi, secondo le disposizioni di Davide. Collocò i portinai alle porte della casa del SIGNORE, affinché nessuno vi entrasse che fosse impuro per qualsiasi ragione. E prese i capi di centurie, gli uomini ragguardevoli, quelli che avevano autorità sul popolo e tutto il popolo del paese, e fece scendere il re dalla casa del SIGNORE. Entrarono nella casa del re per la porta superiore e fecero sedere il re sul trono reale. Tutto il popolo del paese era in festa e la città rimase tranquilla, ora che Atalia era stata uccisa con la spada.
Secondo libro delle Cronache 23:12-21 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Quando Atalia udí il rumore del popolo che accorreva e acclamava il re, andò verso il popolo nella casa del Signore. Guardò, e vide il re in piedi sul suo palco, all'ingresso; i capitani e i trombettieri erano accanto al re; tutto il popolo del paese era in festa al suono delle trombe; e i cantori, con i loro strumenti musicali, dirigevano i canti di lode. Allora Atalia si stracciò le vesti, e gridò: «Congiura! Congiura!» Ma il sacerdote Ieoiada fece venir fuori i capi di centurie che comandavano l'esercito, e disse loro: «Fatela uscire dalle file; e chiunque la seguirà sia ucciso con la spada!» Infatti il sacerdote aveva detto: «Non sia uccisa nella casa del Signore». Cosí quelli le aprirono un varco con le mani, e lei giunse alla casa del re per la strada della porta dei cavalli; e là fu uccisa. Ieoiada, tutto il popolo e il re, fecero un'alleanza per la quale Israele doveva essere il popolo del Signore. Tutto il popolo entrò nel tempio di *Baal, e lo demolí: fece a pezzi tutti i suoi altari e le sue immagini, e uccise davanti agli altari Mattan, *sacerdote di Baal. Poi Ieoiada affidò la sorveglianza della casa del Signore ai sacerdoti levitici, che Davide aveva ripartiti in classi preposte alla casa del Signore per offrire olocausti al Signore, com'è scritto nella legge di *Mosè, con gioia e con canto di lodi, secondo le disposizioni di Davide. Collocò i portinai alle porte della casa del Signore, affinché nessuno vi entrasse che fosse impuro per qualsiasi ragione. E prese i capi di centurie, gli uomini ragguardevoli, quelli che avevano autorità sul popolo e tutto il popolo del paese, e fece scendere il re dalla casa del Signore. Entrarono nella casa del re per la porta superiore, e fecero sedere il re sul trono reale. Tutto il popolo del paese era in festa e la città rimase tranquilla, quando Atalia fu uccisa con la spada.
Secondo libro delle Cronache 23:12-21 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Atalia udì le voci della gente che accorreva ad acclamare il re e raggiunse la folla al tempio. Si accorse che, presso la colonna all’entrata del tempio, stava Ioas. Attorno a lui c’erano i comandanti e i trombettieri. Tutto il popolo manifestava la sua gioia mentre le trombe suonavano. I cantori, con i loro strumenti, guidavano le acclamazioni. Atalia, indignata, si strappò i vestiti e gridò: «È un tradimento!». Il sacerdote Ioiadà non volle che Atalia fosse uccisa nel tempio. Chiamò i comandanti del servizio di guardia e ordinò: «Fate cerchio attorno a lei e portatela fuori del tempio: se qualcuno tenta di seguirla sarà condannato a morte!». Le guardie la trascinarono verso la reggia e, sulla soglia della porta dei Cavalli, la uccisero. Ioiadà fece prendere al re e al popolo un solenne impegno: dovevano essere veramente il popolo del Signore. Poi tutti andarono al santuario del dio Baal. Lo demolirono, fecero a pezzi gli altari e le statue; uccisero Mattàn, il sacerdote di Baal, davanti all’altare. Ioiadà affidò ai sacerdoti leviti la custodia del tempio. A suo tempo, infatti, Davide li aveva suddivisi in gruppi per offrire nel tempio sacrifici completi, come è scritto nella legge di Mosè, e per accompagnare le celebrazioni con canti di gioia. A guardia delle porte del tempio mise i portinai: non dovevano lasciar entrare nessuno che fosse in qualche modo impuro. Ioiadà, insieme con i comandanti militari, i capi, le autorità del popolo e tutta la gente, accompagnò in processione il re, attraverso la porta superiore, dal tempio fino alla reggia, e il re fu insediato sul suo trono. Tutti erano pieni di gioia e, ora che Atalia era stata uccisa, la città fu in pace.
Secondo libro delle Cronache 23:12-21 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
Ed Atalia udì il romore del popolo, de' sergenti, e di quelli che cantavano laudi presso del re; e venne al popolo nella Casa del Signore. E riguardò, ed ecco, il re era in piè, sopra il suo pergolo, all'entrata; e i capitani, e i trombettieri, erano appresso del re, con tutto il popolo del paese, che si rallegrava, e sonava con le trombe; parimente i cantori, con istrumenti musicali; e i mastri del canto di laudi. Allora Atalia si stracciò le vesti, e disse: Congiura, congiura. E il sacerdote Gioiada fece uscir fuori i capi di centinaia, che comandavano a quell'esercito, e disse loro: Menatela fuor degli ordini; e chi le andrà dietro, sia ucciso con la spada. Perciocchè il sacerdote avea detto: Non fatela morire nella Casa del Signore. Essi adunque le fecero far largo; e, come ella se ne veniva nella casa del re, per l'entrata della porta de' cavalli, fu quivi uccisa. E Gioiada trattò patto fra sè e tutto il popolo, e il re, che sarebbero popolo del Signore. E tutto il popolo entrò nel tempio di Baal, e lo disfece, e spezzò gli altari, e le imagini di esso; ed uccise Mattan, sacerdote di Baal, davanti agli altari. E Gioiada dispose gli ufficii della Casa del Signore fra le mani de' sacerdoti Leviti, i quali Davide avea costituiti, per certi spartimenti, sopra la Casa del Signore, per offerire olocausti al Signore, secondo ch'è scritto nella Legge di Mosè; e ciò fu fatto con allegrezza, e con cantici, secondo la disposizione di Davide. Costituì, oltre a ciò, i portinai alle porte della Casa del Signore; acciocchè niuno immondo per qualunque cosa vi entrasse. Poi prese i capi delle centinaia, e gli uomini illustri, e quelli che aveano il reggimento del popolo, e tutto il popolo del paese; e condusse il re a basso, fuor della Casa del Signore; e passando per mezzo la porta alta, vennero nella casa del re, e fecero sedere il re sopra il trono reale. E tutto il popolo del paese si rallegrò, e la città fu in quiete, dopo che Atalia fu stata uccisa con la spada.