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Primo libro di Samuele 18:8-30

Primo libro di Samuele 18:8-30 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

Saul ne fu molto irritato; quelle parole gli dispiacquero, e disse: «Ne danno diecimila a Davide e a me non ne danno che mille! Non gli manca altro che il regno!» E Saul, da quel giorno in poi, guardò Davide di mal occhio. Il giorno dopo un cattivo spirito permesso da Dio si impossessò di Saul, che era come fuori di sé in mezzo alla casa, mentre Davide suonava l’arpa come faceva tutti i giorni. Saul aveva in mano la sua lancia e la scagliò, dicendo: «Inchioderò Davide al muro!» Ma Davide schivò il colpo per due volte. Saul aveva paura di Davide, perché il SIGNORE era con lui e si era ritirato da Saul; perciò Saul lo allontanò da sé e lo fece capitano di mille uomini; ed egli andava e veniva alla testa del popolo. Davide riusciva bene in tutte le sue imprese e il SIGNORE era con lui. Quando Saul vide che egli riusciva molto bene, cominciò ad avere paura di lui; ma tutto Israele e Giuda amavano Davide, perché andava e veniva alla loro testa. Saul disse a Davide: «Ecco Merab, la mia figlia maggiore: io te la darò in moglie; solo sii per me un guerriero valente e combatti le battaglie del SIGNORE». Ora Saul diceva tra sé: «Così non sarà la mia mano a colpirlo, ma la mano dei Filistei». Ma Davide rispose a Saul: «Chi sono io, che cos’è la mia vita e che cos’è la famiglia di mio padre in Israele, perché io diventi genero del re?» Ma quando giunse il momento di dare Merab, figlia di Saul, a Davide, fu invece data in sposa ad Adriel il Meolatita. Però Mical, figlia di Saul, amava Davide; lo riferirono a Saul e la cosa gli piacque. Saul disse: «Gliela darò, perché sia per lui una trappola ed egli cada sotto la mano dei Filistei». Saul dunque disse a Davide: «Oggi, per la seconda volta, tu puoi diventare mio genero». Poi Saul diede quest’ordine ai suoi servitori: «Parlate in confidenza a Davide e ditegli: “Ecco, tu sei gradito al re e tutti i suoi servitori ti amano; diventa dunque genero del re”». I servitori di Saul sussurrarono queste parole all’orecchio di Davide. Ma Davide replicò: «Sembra a voi cosa semplice diventare genero del re? Io sono povero e di umile condizione». I servi riferirono a Saul: «Davide ha risposto così e così». Saul disse: «Dite così a Davide: “Il re non domanda dote; ma domanda cento prepuzi dei Filistei, per vendicarsi dei suoi nemici”». Saul aveva in animo di far cadere Davide nelle mani dei Filistei. I servitori dunque riferirono quelle parole a Davide; ed egli fu d’accordo di diventare genero del re in questa maniera. E prima del termine fissato, Davide si alzò, partì con la sua gente, uccise duecento uomini dei Filistei, portò i loro prepuzi e ne consegnò il numero preciso al re, per diventare suo genero. E Saul gli diede in moglie Mical, sua figlia. Saul vide e riconobbe che il SIGNORE era con Davide; e Mical, figlia di Saul, lo amava. Saul continuò più che mai a temere Davide, e gli fu sempre nemico. Ora i prìncipi dei Filistei uscivano a combattere; e ogni volta che uscivano, Davide riusciva meglio di tutti i servitori di Saul, così che il suo nome divenne molto famoso.

Primo libro di Samuele 18:8-30 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

Saul ne fu molto irritato; quelle parole gli dispiacquero e disse: «Ne danno diecimila a Davide e a me non ne danno che mille! Non gli manca altro che il regno!» E Saul, da quel giorno in poi, guardò Davide di mal occhio. Il giorno dopo, un cattivo spirito, permesso da Dio, si impossessò di Saul che era come fuori di sé in mezzo alla casa, mentre Davide sonava l'arpa, come faceva tutti i giorni. Saul aveva in mano la sua lancia e la scagliò, dicendo: «Inchioderò Davide al muro!» Ma Davide schivò il colpo per due volte. Saul aveva paura di Davide, perché il Signore era con lui e si era ritirato da Saul; perciò Saul lo allontanò da sé e lo fece capitano di mille uomini; ed egli andava e veniva alla testa del popolo. Davide riusciva bene in tutte le sue imprese e il Signore era con lui. Quando Saul vide che egli riusciva molto bene, cominciò ad aver paura di lui; ma tutto Israele e *Giuda amavano Davide, perché andava e veniva alla loro testa. Saul disse a Davide: «Ecco Merab, la mia figlia maggiore; io te la darò in moglie; solo sii per me un guerriero valente, e combatti le battaglie del Signore». Or Saul diceva tra sé: «Cosí non sarà la mia mano a colpirlo, ma la mano dei Filistei». Ma Davide rispose a Saul: «Chi sono io, che cos'è la mia vita, e che cos'è la famiglia di mio padre in Israele, perché io diventi genero del re?» Ma quando giunse il momento di dare Merab, figlia di Saul, a Davide, fu invece data in sposa ad Adriel il Meolatita. Però Mical, figlia di Saul, amava Davide; lo riferirono a Saul e la cosa gli piacque. Saul disse: «Gliela darò, perché sia per lui una trappola ed egli cada sotto la mano dei Filistei». Saul dunque disse a Davide: «Oggi, per la seconda volta, tu puoi diventare mio genero». Poi Saul diede quest'ordine ai suoi servitori: «Parlate in confidenza a Davide e ditegli: “Ecco, tu sei gradito al re e tutti i suoi servitori ti amano; diventa dunque genero del re”». I servitori di Saul sussurrarono queste parole all'orecchio di Davide. Ma Davide replicò: «Sembra a voi cosa semplice diventare genero del re? Io sono povero e di umile condizione». I servi riferirono a Saul: «Davide ha risposto cosí e cosí». Saul disse: «Dite cosí a Davide: “Il re non domanda dote; ma domanda cento prepuzi dei Filistei, per vendicarsi dei suoi nemici”». Saul aveva in animo di far cadere Davide nelle mani dei Filistei. I servitori dunque riferirono quelle parole a Davide; ed egli fu d'accordo di diventare genero del re in questa maniera. E prima del termine fissato, Davide si alzò, partí con la sua gente, uccise duecento uomini dei Filistei, portò i loro prepuzi e ne consegnò il numero preciso al re, per diventare suo genero. E Saul gli diede in moglie Mical, sua figlia. Saul vide e riconobbe che il Signore era con Davide; e Mical, figlia di Saul, l'amava. Saul continuò piú che mai a temere Davide, e gli fu sempre nemico. Or i príncipi dei Filistei uscivano a combattere; e ogni volta che uscivano, Davide riusciva meglio di tutti i servitori di Saul, cosí che il suo nome divenne molto famoso.

Primo libro di Samuele 18:8-30 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

Questa canzone non piacque a Saul, anzi ne fu molto irritato: «Esaltano Davide dieci volte più di me! — si lamentava — Ora manca solo che gli diano il regno». Da allora Saul cominciò a guardare male Davide. Il mattino dopo, uno spirito maligno mandato da Dio s’impadronì di Saul ed egli cominciò ad agitarsi in casa sua. Come ogni giorno, Davide suonava la cetra e Saul teneva in mano la lancia. Improvvisamente Saul scagliò la lancia pensando: «Voglio inchiodarlo al muro». Per due volte Davide schivò il colpo. Saul ebbe paura di Davide, perché il Signore lo proteggeva mentre stava abbandonando lui. Allora allontanò Davide da sé; gli diede il comando di un’unità militare di mille uomini, e Davide guidò le loro azioni di guerra. Riuscì bene in ogni situazione, perché il Signore era con lui. Vedendo i grandi successi di Davide, Saul ebbe ancora più paura di lui. Ma tutta la gente d'Israele e di Giuda amava Davide perché li guidava in guerra. Saul pensò: «Farò in modo che siano i Filistei a uccidere Davide invece di farlo io stesso». Allora disse a Davide: — Ti darò in sposa Merab, la mia figlia maggiore, tu però dimostrami di essere un guerriero al mio servizio, pronto a combattere le battaglie del Signore. Davide rispose: — Io non sono degno di diventare il genero dei re, anche perché la mia famiglia non è importante in Israele. Di fatto, quando fu il momento di dare in sposa a Davide Merab figlia di Saul, essa fu data invece a un altro, un certo Adrièl del villaggio di Mecolà. Intanto un’altra figlia di Saul, Mical, s’innamorò di Davide e lo disse a suo padre. Saul fu contento di questo e pensò tra sé: «Offrirò Mical come sposa a Davide: me ne servirò come di una trappola per farlo cadere in mano ai Filistei». Poi disse a Davide: — Hai una seconda occasione per diventare mio genero. Intanto ordinò ai suoi ministri di dire in confidenza a Davide: «Il re ti vuol bene e anche noi ti siamo affezionati: accetta di diventare suo genero». I ministri di Saul parlarono con Davide, ma egli rispose: — Vi sembra una cosa da poco diventare genero del re? Io sono povero, un uomo da niente. I ministri di Saul riferirono al re la risposta di Davide. Egli disse loro: — Andate a dire a Davide che io non pretendo il tradizionale pagamento in uso per le nozze, voglio solo la prova dell'uccisione di cento Filistei, voglio una vendetta contro i miei nemici. In realtà Saul progettava di far uccidere Davide dai Filistei. I ministri riferirono a Davide la proposta, ed egli fu d'accordo di diventare genero del re a quella condizione. Prima ancora della data fissata Davide con i suoi uomini fece una spedizione contro i Filistei e ne uccise duecento. Davide diede a Saul la prova della loro morte per diventare suo genero, e Saul gli dovette dare in moglie sua figlia Mical. Saul si rese conto chiaramente che il Signore era con Davide e che Mical l’amava. Così ebbe ancora più paura di Davide e divenne definitivamente suo nemico. I capi dei Filistei organizzarono attacchi contro gli Israeliti, e ogni volta Davide aveva più successo di tutti gli ufficiali di Saul; così la sua fama cresceva sempre più.

Primo libro di Samuele 18:8-30 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

Laonde Saulle si adirò gravemente, e questa cosa gli dispiacque, e disse: Esse ne hanno dati a Davide diecimila, e a me ne hanno sol dati mille; certo non gli manca altro che il reame. E da quel dì innanzi Saulle riguardava Davide di mal occhio. Ora il giorno seguente avvenne che lo spirito malvagio mandato da Dio si avventò sopra Saulle, onde egli facea atti da uomo forsennato in mezzo la casa; e Davide sonava con le sue mani come per addietro, e Saulle avea una lancia in mano. E Saulle lanciò la lancia, e disse: Io conficcherò Davide nella parete. Ma Davide si stornò d'innanzi a lui due volte. E Saulle temette per cagion di Davide; perciocchè il Signore era con lui, e si era partito da Saulle. Laonde Saulle lo rimosse d'appresso a sè, e lo costituì capitano di mille uomini; ed egli andava e veniva davanti al popolo. Or Davide prosperava in tutte le sue imprese, e il Signore era con lui. E Saulle, veggendo ch'egli prosperava grandemente, ebbe paura di lui. Ma tutto Israele e Giuda amava Davide; perciocchè egli andava e veniva davanti a loro. E SAULLE disse a Davide: Ecco Merab, mia figliuola maggiore; io te la darò per moglie; siimi pur valoroso, e conduci le guerre del Signore. (Or Saulle diceva: Non sia la mia mano sopra lui: ma sia la mano de' Filistei sopra lui). E Davide disse a Saulle: Chi son io, e quale è la mia vita, e quale è la nazione di mio padre in Israele, che io sia genero del re? Or avvenne che al tempo che Merab, figliuola di Saulle, si dovea dare a Davide, fu data per moglie ad Adriel Meholatita. Ma Mical, figliuola di Saulle, amava Davide; il che fu rapportato a Saulle, e la cosa gli piacque. E Saulle disse: Io gliela darò, acciocchè gli sia per laccio, e che la mano de' Filistei sia sopra lui. Saulle adunque disse a Davide: Tu sarai oggi mio genero per amendue. E Saulle comandò a' suoi servitori di parlare in segreto a Davide, e dirgli: Ecco, il re ti gradisce, e tutti i suoi servitori ti amano; ora adunque sii genero del re. I servitori di Saulle adunque ridissero queste parole a Davide. Ma Davide disse: Parvi egli cosa leggiera d'esser genero del re, essendo io uomo povero e vile? Ed i servitori di Saulle gliel rapportarono, dicendo: Davide ha dette tali cose. E Saulle disse: Dite così a Davide: Il re non vuol dote, ma cento prepuzii de' Filistei, acciocchè sia fatta vendetta de' suoi nemici. Or Saulle pensava di far cader Davide nelle mani de' Filistei. I suoi servitori adunque rapportarono queste parole a Davide; e la cosa piacque a Davide, per esser genero del re. Ora, avanti che i giorni fossero compiuti, Davide si levò, ed andò con la sua gente, e percosse dugent'uomini de' Filistei e portò i lor prepuzii, onde il numero compiuto fu consegnato al re, acciocchè egli potesse esser genero del re. E Saulle gli diede Mical, sua figliuola, per moglie. E Saulle vide e conobbe che il Signore era con Davide; e Mical, figliuola di esso, l'amava. Laonde Saulle continuò di temere di Davide vie maggiormente; e fu sempre suo nemico. Or i capitani de' Filistei uscirono fuori in guerra; e dacchè furono usciti, Davide prosperò più che tutti gli altri servitori di Saulle; onde il suo nome fu in grande stima.

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