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EVANGELO DI S. MARCO 7:24-37

EVANGELO DI S. MARCO 7:24-37 DB1885

POI appresso, levatosi di là, se ne andò a' confini di Tiro e di Sidon; ed entrato in una casa, non voleva che alcun lo sapesse; ma non potè esser nascosto. Perciocchè una donna, la cui figliuoletta avea uno spirito immondo, udito parlar di Gesù, venne, e gli si gettò ai piedi; (or quella donna era Greca, Sirofenice di nazione); e lo pregava che cacciasse il demonio fuor della sua figliuola. Ma Gesù le disse: Lascia che prima i figliuoli sieno saziati; perciocchè non è onesto prendere il pan de' figliuoli, e gettarlo a' cagnuoli. Ma ella rispose, e gli disse: Dici bene, o Signore: poichè anche i cagnuoli, di sotto alla tavola, mangiano delle miche de' figliuoli. Ed egli le disse: Per cotesta parola, va', il demonio è uscito dalla tua figliuola. Ed ella, andata in casa sua, trovò il demonio essere uscito, e la figliuola coricata sopra il letto. POI Gesù, partitosi di nuovo dai confini di Tiro e di Sidon, venne presso al mar della Galilea, per mezzo i confini di Decapoli. E gli fu menato un sordo scilinguato; e fu pregato che mettesse la mano sopra lui. Ed egli, trattolo da parte d'infra la moltitudine, gli mise le dita nelle orecchie; ed avendo sputato, gli toccò la lingua: poi, levati gli occhi al cielo, sospirò, e gli disse: Effata, che vuol dire: Apriti. E subito le orecchie di colui furono aperte, e gli si sciolse lo scilinguagnolo, e parlava bene. E Gesù ordinò loro, che nol dicessero ad alcuno; ma più lo divietava loro, più lo predicavano. E stupivano sopra modo, dicendo: Egli ha fatta ogni cosa bene; egli fa udire i sordi, e parlare i mutoli.

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