E GESÙ disse loro: Voi tutti sarete scandalezzati in me questa notte; perciocchè egli è scritto: Io percoterò il Pastore, e le pecore saranno disperse. Ma dopo che sarò risuscitato, io andrò dinanzi a voi in Galilea.
E Pietro gli disse: Avvegnachè tutti gli altri sieno scandalezzati di te, io però non lo sarò. E Gesù gli disse: Io ti dico in verità, che oggi, in questa stessa notte, avanti che il gallo abbia cantato due volte, tu mi rinnegherai tre volte. Ma egli vie più fermamente diceva: Quantunque mi convenisse morir teco, non però ti rinnegherò. Il simigliante dicevano ancora tutti gli altri.
POI vennero in un luogo detto Ghetsemane; ed egli disse a' suoi discepoli: Sedete qui, finchè io abbia orato.
E prese seco Pietro, e Giacomo, e Giovanni; e cominciò ad essere spaventato e gravemente angosciato. E disse loro: L'anima mia è occupata di tristizia infino alla morte; dimorate qui, e vegliate. E andato un poco innanzi, si gettò in terra, e pregava che, se era possibile, quell'ora passasse oltre da lui. E disse: Abba, Padre, ogni cosa ti è possibile; trasporta via da me questo calice; ma pure, non ciò che io voglio, ma ciò che tu vuoi.
Poi venne, e trovò i discepoli che dormivano, e disse a Pietro: Simone, dormi tu? non hai tu potuto vegliar pure un'ora? Vegliate, ed orate, che non entriate in tentazione; bene è lo spirito pronto, ma la carne è debole.
E di nuovo andò, ed orò, dicendo le medesime parole.
E tornato, trovò i discepoli, che di nuovo dormivano; perciocchè i loro occhi erano aggravati; e non sapevano che rispondergli.
Poi venne la terza volta, e disse loro: Dormite pur da ora innanzi, e riposatevi; basta! l'ora è venuta; ecco, il Figliuol dell'uomo è dato nelle mani dei peccatori. Levatevi, andiamo; ecco, colui che mi tradisce è vicino.
ED in quello stante, mentre egli parlava ancora, giunse Giuda, l'uno de' dodici, e con lui una gran turba, con ispade, ed aste, da parte de' principali sacerdoti, degli Scribi, e degli anziani. Or colui che lo tradiva avea dato loro un segnale, dicendo: Colui il quale io avrò baciato è desso; pigliatelo, menatelo sicuramente. E come fu giunto, subito si accostò a lui, e disse: Ben ti sia, Maestro! e lo baciò. Allora coloro gli misero le mani addosso, e lo presero.
Ed un di coloro ch'erano quivi presenti trasse la spada, e percosse il servitore del sommo sacerdote, e gli spiccò l'orecchio.
E Gesù fece lor motto, e disse: Voi siete usciti con ispade, e con aste, come contro ad un ladrone, per pigliarmi. Io era tuttodì appresso di voi insegnando nel tempio, e voi non mi avete preso: ma ciò è avvenuto, acciocchè le scritture sieno adempiute.
E tutti, lasciatolo, se ne fuggirono.
Ed un certo giovane lo seguitava, involto d'un panno lino sopra la carne ignuda, e i fanti lo presero. Ma egli, lasciato il panno, se ne fuggì da loro, ignudo.
ED essi ne menarono Gesù al sommo sacerdote; appresso il quale si raunarono insieme tutti i principali sacerdoti, e gli anziani, e gli Scribi.
E Pietro lo seguitava da lungi, fin dentro alla corte del sommo sacerdote; ove si pose a sedere co' sergenti, e si scaldava al fuoco.
Or i principali sacerdoti, e tutto il concistoro, cercavan testimonianza contro a Gesù, per farlo morire; e non ne trovavano alcuna. Perciocchè molti dicevano falsa testimonianza contro a lui; ma le loro testimonianze non eran conformi.
Allora alcuni, levatisi, disser falsa testimonianza contro a lui, dicendo: Noi l'abbiamo udito che diceva: Io disfarò questo tempio, fatto d'opera di mano, e in tre giorni ne riedificherò un altro, che non sarà fatto d'opera di mano. Ma, non pur così la lor testimonianza era conforme.
Allora il sommo sacerdote, levatosi in piè quivi in mezzo, domandò a Gesù, dicendo: Non rispondi tu nulla? che testimoniano costoro contro a te? Ma egli tacque, e non rispose nulla.
Da capo il sommo sacerdote lo domandò, e gli disse: Sei tu il Cristo, il Figliuol del Benedetto? E Gesù disse: Sì, io lo sono; e voi vedrete il Figliuol dell'uomo sedere alla destra della Potenza, e venire con le nuvole del cielo.
E il sommo sacerdote, stracciatesi le vesti, disse: Che abbiam noi più bisogno di testimoni? Voi avete udita la bestemmia; che ve ne pare? E tutti lo condannarono, pronunziando ch'egli era reo di morte.
Ed alcuni presero a sputargli addosso, ed a velargli la faccia, e a dargli delle guanciate, e a dirgli: Indovina. Ed i sergenti gli davan delle bacchettate.
ORA, essendo Pietro nella corte di sotto, venne una delle fanti del sommo sacerdote. E veduto Pietro che si scaldava, lo riguardò in viso, e disse: Ancora tu eri con Gesù Nazareno. Ma egli lo negò, dicendo: Io non lo conosco, e non so ciò che tu ti dica. Ed uscì fuori all'antiporto, e il gallo cantò.
E la fante, vedutolo di nuovo, cominciò a dire a quelli ch'eran quivi presenti: Costui è di quelli. Ma egli da capo lo negò.
E poco stante, quelli ch'eran quivi disser di nuovo a Pietro: Veramente tu sei di quelli; perciocchè tu sei Galileo, e la tua favella ne ha la somiglianza. Ma egli prese a maledirsi, ed a giurare: Io non conosco quell'uomo che voi dite.
E il gallo cantò la seconda volta; e Pietro si ricordò della parola che Gesù gli avea detta: Avanti che il gallo canti due volte, tu mi rinnegherai tre volte. E si mise a piangere.