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EVANGELO DI S. MARCO 11:1-14

EVANGELO DI S. MARCO 11:1-14 DB1885

E QUANDO furon giunti vicino a Gerusalemme, in Betfage, e Betania, presso al monte degli Ulivi, Gesù mandò due de' suoi discepoli. E disse loro: Andate nel castello ch' è dirimpetto a voi; e subito, come entrerete là, troverete un puledro d'asino attaccato, sopra il quale non montò mai alcuno; scioglietelo, e menatemelo. E se alcuno vi dice: Perchè fate questo? dite: Il Signore ne ha bisogno. E subito lo manderà qua. Essi adunque andarono, e trovarono il puledro attaccato di fuori ad una porta, presso ad un capo di strada, e lo sciolsero. Ed alcuni di coloro ch'eran quivi presenti dissero loro: Che fate voi in isciogliere il puledro? Ed essi dissero loro come Gesù avea ordinato. Ed essi li lasciarono andare. Ed essi menarono il puledro a Gesù, e gettarono sopra quello le lor vesti; ed egli montò sopra esso. E molti distendevano le lor vesti nella via, ed altri tagliavan de' rami dagli alberi, e li distendevano nella via. E coloro che andavan davanti, e coloro che venivan dietro, gridavano, dicendo: Osanna! Benedetto sia colui che viene nel nome del Signore! Benedetto sia il regno di Davide, nostro padre, il quale viene nel nome del Signore. Osanna ne' luoghi altissimi! E Gesù, entrato in Gersualemme, venne nel tempio; ed avendo riguardata ogni cosa attorno attorno, essendo già l'ora tarda, uscì verso Betania, co' dodici. ED il giorno seguente, quando furono usciti di Betania, egli ebbe fame. E veduto di lontano un fico che avea delle foglie, andò a vedere se vi troverebbe cosa alcuna; ma, venuto a quello, non vi trovò nulla, se non delle foglie; perciocchè non era la stagion de' fichi. E Gesù prese a dire al fico: Niuno mangi mai più in perpetuo frutto da te. E i suoi discepoli l'udirono.