E DOPO queste cose, egli uscì, e vide un pubblicano, detto per nome Levi, che sedeva al banco della gabella, e gli disse: Seguitami. Ed egli, lasciato ogni cosa, si levò, e lo seguitò.
E Levi gli fece un gran convito in casa sua; e la moltitudine di pubblicani, e di altri, ch'eran con loro a tavola, era grande. E gli Scribi e i Farisei di quel luogo mormoravano contro a' discepoli di Gesù, dicendo: Perchè mangiate, e bevete co' pubblicani, e co' peccatori?
E Gesù, rispondendo, disse loro: I sani non han bisogno di medico, ma i malati. Io non son venuto per chiamare i giusti, anzi i peccatori, a ravvedimento.
ED essi gli dissero: Perchè i discepoli di Giovanni, e simigliantemente que' de' Farisei, digiunano eglino, e fanno spesso orazioni, ed i tuoi mangiano, e bevono? Ed egli disse loro: Potete voi far digiunare quei della camera delle nozze, mentre lo sposo è con loro? Ma i giorni verranno, che lo sposo sarà loro tolto, ed allora in que' giorni digiuneranno.
Disse loro, oltre a ciò, una similitudine: Niuno straccia un pezzo da un vestimento nuovo per metterlo sopra un vestimento vecchio; altrimenti, egli straccia quel nuovo, e la pezza tolta dal nuovo non si confà al vecchio. Parimente, niuno mette vin nuovo in otri vecchi; altrimenti, il vin nuovo rompe gli otri, ed esso si spande, e gli otri si perdono. Ma convien mettere il vin nuovo in otri nuovi, ed amendue si conserveranno. Niuno ancora, avendo bevuto del vin vecchio, vuol subito del nuovo; perciocchè egli dice: Il vecchio val meglio.