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EVANGELO DI S. LUCA 10:1-20

EVANGELO DI S. LUCA 10:1-20 DB1885

ORA, dopo queste cose, il Signore ne ordinò ancora altri settanta, e li mandò a due a due dinanzi a sè, in ogni città, e luogo, ove egli avea da venire. Diceva loro adunque: Bene è la ricolta grande, ma gli operai son pochi; pregate adunque il Signor della ricolta che spinga degli operai nella sua ricolta. Andate; ecco, io vi mando come agnelli in mezzo de' lupi. Non portate borsa, nè tasca, nè scarpe; e non salutate alcuno per lo cammino. Ed in qualunque casa sarete entrati, dite imprima: Pace sia a questa casa. E se quivi è alcun figliuolo di pace, la vostra pace si poserà sopra esso; se no, ella ritornerà a voi. Ora, dimorate in quella stessa casa, mangiando, e bevendo di quello che vi sarà; perciocchè l'operaio è degno del suo premio; non passate di casa in casa. E in qualunque città sarete entrati, se vi ricevono, mangiate di ciò che vi sarà messo davanti. E guarite gl'infermi, che saranno in essa, e dite loro: Il regno di Dio si è avvicinato a voi. Ma in qualunque città sarete entrati, se non vi ricevono, uscite nelle piazze di quella, e dite: Noi vi spazziamo eziandio la polvere che si è attaccata a noi dalla vostra città; ma pure sappiate questo, che il regno di Dio si è avvicinato a voi. Or io vi dico, che in quel giorno Sodoma sarà più tollerabilmente trattata che quella città. Guai a te, Chorazin! guai a te, Betsaida! perciocchè, se in Tiro, ed in Sidon, fossero state fatte le potenti operazioni che sono state fatte in voi, già anticamente, giacendo in sacco, e cenere, si sarebbero pentite. Ma pure Tiro e Sidon, saranno più tollerabilmente trattate nel giudicio, che voi. E tu, Capernaum, che sei stata innalzata infino al cielo, sarai abbassata fin nell'inferno. Chi ascolta voi ascolta me, chi sprezza voi sprezza me, e chi sprezza me sprezza colui che mi ha mandato. Or que' settanta tornarono con allegrezza, dicendo: Signore, anche i demoni ci son sottoposti nel nome tuo. Ed egli disse loro: Io riguardava Satana cader del cielo, a guisa di folgore. Ecco, io vi do la podestà di calcar serpenti, e scorpioni; vi do eziandio potere sopra ogni potenza del nemico; e nulla vi offenderà. Ma pure non vi rallegrate di ciò che gli spiriti vi son sottoposti; anzi rallegratevi che i vostri nomi sono scritti ne' cieli.

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