O Signore, tu mi allettasti, ed io mi lasciai allettare; tu mi facesti forza, e mi vincesti; tuttodì sono in derisione, ciascuno si beffa di me. Perciocchè, da che io parlo, sclamo, e grido violenza, ed assassinamento; imperocchè la parola del Signore mi è stata in obbrobrio, ed in ischerno tuttodì. Laonde io dissi: Io non lo mentoverò più, e non parlerò più nel suo Nome (ma vi è stato nel miò cuore come un fuoco ardente, rinchiuso nelle mie ossa, e mi sono stancato per ritenerlo, e non ho potuto); perciocchè io ho udito come molti mi hanno infamato; spavento è d'ogn'intorno: rapportate, e noi rapporteremo. Tutti quelli co' quali io stava in buona pace mi hanno spiato, se io incappava punto; ed hanno detto: Forse si lascerà egli cogliere per inganno, e voi verremo a capo di lui.
Ma il Signore è meco, come un uomo prode, e terribile; perciò quelli che mi perseguitano caderanno, e non avranno la vittoria; saranno grandemente confusi, perciocchè non prospereranno; ciò sarà loro una ignominia eterna, che giammai non sarà dimenticata. Dunque, o Signor degli eserciti, che provi il giusto, che vedi le reni, e il cuore, fa'ch'io vegga la vendetta che tu prenderai di loro; perciocchè io ti ho spiegata la mia ragione. Cantate al Signore, lodate il Signore; perciocchè egli ha riscossa l'anima del povero dalla mano de' malfattori.