Logo YouVersion
Icona Cerca

EPISTOLA AGLI EBREI 12:1-17

EPISTOLA AGLI EBREI 12:1-17 DB1885

PERCIÒ, ancor noi, avendo intorno a noi un cotanto nuvolo di testimoni, deposto ogni fascio, e il peccato che è atto a darci impaccio, corriamo con perseveranza il palio propostoci, riguardando a Gesù, capo, e compitor della fede; il quale, per la letizia che gli era posta innanzi, sofferse la croce, avendo sprezzato il vituperio; e si è posto a sedere alla destra del trono di Dio. Perciocchè, considerate attentamente chi è colui che sostenne una tal contradizione de' peccatori contro a sè; acciocchè, venendo meno nell'animo, non siate sopraffatti. Voi non avete ancora contrastato fino al sangue, combattendo contro al peccato. Ed avete dimenticata l'esortazione, che vi parla come a figliuoli: Figliuol mio, non far poca stima del castigamento del Signore, e non perdere animo, quando tu sei da lui ripreso. Perciocchè il Signore castiga chi egli ama, e flagella ogni figliuolo ch'egli gradisce. Se voi sostenete il castigamento, Iddio si presenta a voi come a figliuoli; perciocchè, quale è il figliuolo, che il padre non castighi? Che se siete senza castigamento, del qual tutti hanno avuta la parte loro, voi siete dunque bastardi, e non figliuoli. Oltre a ciò, ben abbiamo avuti per castigatori i padri della nostra carne, e pur li abbiam riveriti; non ci sottoporremo noi molto più al Padre degli spiriti, e viveremo? Poichè quelli, per pochi giorni, come parea loro, ci castigavano; ma questo ci castiga per util nostro, acciocchè siamo partecipi della sua santità. Or ogni castigamento par bene per l'ora presente non esser d'allegrezza anzi di tristizia; ma poi rende un pacifico frutto di giustizia a quelli che sono stati per esso esercitati. PERCIÒ, ridirizzate le mani rimesse, e le ginocchia vacillanti. E fate diritti sentieri a' piedi vostri; acciocchè ciò che è zoppo non si smarrisca dalla via, anzi più tosto sia risanato. Procacciate pace con tutti, e la santificazione, senza la quale niuno vedrà il Signore. Prendendo guardia che niuno scada dalla grazia di Dio; che radice alcuna d'amaritudine, germogliando in su, non vi turbi; e che per essa molti non sieno infetti. Che niuno sia fornicatore, o profano, come Esaù, il quale, per una vivanda, vendette la sua ragione di primogenitura. Poichè voi sapete che anche poi appresso, volendo eredar la benedizione, fu riprovato; perciocchè non trovò luogo a pentimento, benchè richiedesse quella con lagrime.

Video per EPISTOLA AGLI EBREI 12:1-17