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FATTI DEGLI APOSTOLI 13:13-42

FATTI DEGLI APOSTOLI 13:13-42 DB1885

OR Paolo, e i suoi compagni si partiron di Pafo, ed arrivaron per mare in Perga di Panfilia; e Giovanni, dipartitosi da loro, ritornò in Gerusalemme. Ed essi, partitisi da Perga, giunsero in Antiochia di Pisidia; ed entrati nella sinagoga nel giorno del sabato, si posero a sedere. E dopo la lettura della legge e de' profeti, i capi della sinagoga mandarono loro a dire: Fratelli, se voi avete alcun ragionamento d'esortazione a fare al popolo, ditelo. Allora Paolo, rizzatosi, e fatto cenno con la mano, disse: Uomini Israeliti, e voi che temete Iddio, ascoltate. L'Iddio di questo popolo Israele elesse i nostri padri, ed innalzò il popolo nella sua dimora nel paese di Egitto; e poi con braccio elevato lo trasse fuor di quello. E per lo spazio d'intorno a quarant'anni, comportò i modi loro nel deserto. Poi, avendo distrutte sette nazioni nel paese di Canaan, distribuì loro a sorte il paese di quelle. E poi appresso, per lo spazio d'intorno a quattrocencinquant'anni, diede loro de' Giudici, fino al profeta Samuele. E da quell'ora domandarono un re; e Iddio diede loro Saulle, figliuol di Chis, uomo della tribù di Beniamino; e così passarono quarant'anni. Poi Iddio, rimossolo, suscitò loro Davide per re; al quale eziandio egli rendette testimonianza, e disse: Io ho trovato Davide, il figliuolo di Iesse, uomo secondo il mio cuore, il qual farà tutte le mie volontà. Della progenie di esso ha Iddio, secondo la sua promessa, suscitato ad Israele il Salvatore Gesù; avendo Giovanni, avanti la venuta di lui, predicato il battesimo del ravvedimento a tutto il popolo d'Israele. E come Giovanni compieva il suo corso disse: Chi pensate voi che io sia? io non son desso; ma ecco, dietro a me viene uno, di cui io non son degno di sciogliere i calzari de' piedi. Uomini fratelli, figliuoli della progenie d'Abrahamo, e que' d'infra voi che temete Iddio, a voi è stata mandata la parola di questa salute. Perciocchè gli abitanti di Gerusalemme, e i lor rettori, non avendo riconosciuto questo Gesù, condannandolo, hanno adempiuti i detti de' profeti, che si leggono ogni sabato. E benchè non trovassero in lui alcuna cagion di morte, richiesero Pilato che fosse fatto morire. E, dopo ch'ebbero compiute tutte le cose che sono scritte di lui, egli fu tratto giù dal legno, e fu posto in un sepolcro. Ma Iddio lo suscitò da' morti. Ed egli fu veduto per molti giorni da coloro ch'erano con lui saliti di Galilea in Gerusalemme, i quali sono i suoi testimoni presso il popolo. E noi ancora vi evangelizziamo la promessa fatta a' padri; dicendovi, che Iddio l'ha adempiuta inverso noi, lor figliuoli, avendo risuscitato Gesù, siccome ancora è scritto nel salmo secondo: Tu sei il mio Figliuolo, oggi ti ho generato. E perciocchè egli l'ha suscitato da' morti, per non tornar più nella corruzione, egli ha detto così: Io vi darò le fedeli benignità promesse a Davide. Perciò ancora egli dice in un altro luogo: Tu non permetterai che il tuo Santo vegga corruzione. Poichè veramente Davide, avendo servito al consiglio di Dio nella sua età, si è addormentato, ed è stato aggiunto a' suoi padri, ed ha veduta corruzione. Ma colui che Iddio ha risuscitato non ha veduta corruzione. Siavi adunque noto, fratelli, che per costui vi è annunziata remission de' peccati. E che di tutte le cose, onde per la legge di Mosè non siete potuti esser giustificati, chiunque crede è giustificato per mezzo di lui. Guardatevi adunque, che non venga sopra voi ciò che è detto ne' profeti: Vedete, o sprezzatori, e maravigliatevi; e riguardate, e siate smarriti; perciocchè io fo un'opera a' dì vostri, la quale voi non crederete, quando alcuno ve la racconterà. Ora, quando furono usciti dalla sinagoga de' Giudei, i Gentili li pregarono che infra la settimana le medesime cose fosser loro proposte.