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EPISTOLA DI S. PAOLO I A TIMOTEO 5:1-21

EPISTOLA DI S. PAOLO I A TIMOTEO 5:1-21 DB1885

NON isgridar l'uomo attempato, ma esortalo come padre, i giovani come fratelli, le donne attempate come madri, le giovani come sorelle, in ogni castità. Onora le vedove, che son veramente vedove. Ma, se alcuna vedova ha dei figliuoli, o de' nipoti, imparino essi imprima d'usar pietà inverso que' di casa loro, e rendere il cambio a' loro antenati; perciocchè quest'è buono ed accettevole nel cospetto di Dio. Or quella che è veramente vedova, e lasciata sola, spera in Dio, e persevera in preghiere ed orazioni, notte e giorno. Ma la voluttuosa, vivendo, è morta. Anche queste cose annunzia, acciocchè sieno irreprensibili. Che se alcuno non provvede ai suoi, e principalmente a que' di casa sua, egli ha rinnegata la fede, ed è peggiore che un infedele. Sia la vedova assunta nel numero delle vedove, non di minore età che di sessant'anni, la qual sia stata moglie d'un sol marito. Che abbia testimonianza d'opere buone: se ha nudriti i suoi figliuoli, se ha albergati i forestieri, se ha lavati i piedi dei santi, se ha sovvenuti gli afflitti, se del continuo è ita dietro ad ogni buona opera. Ma rifiuta le vedove più giovani, perciocchè, dopo che hanno lussuriato contro a Cristo, vogliono maritarsi, avendo condannazione, perciocchè hanno rotta la prima fede. Ed anche, essendo, oltre a ciò, oziose, imparano ad andare attorno per le case; e non sol sono oziose, ma anche cianciatrici e curiose, parlando di cose che non si convengono. Io voglio adunque che le giovani vedove si maritino, faccian figliuoli, sieno madri di famiglia, non dieno all'avversario alcuna occasione di maldicenza. Poichè già alcune si sono sviate dietro a Satana. Se alcun uomo, o donna fedele, ha delle vedove, sovvenga loro, e non sia la chiesa gravata, acciocchè possa bastare a sovvenir quelle che son veramente vedove. GLI anziani, che fanno bene l'ufficio della presidenza, sien reputati degni di doppio onore; principalmente quelli che faticano nella parola e nella dottrina. Perciocchè la scrittura dice: Non metter la museruola in bocca al bue che trebbia; e: L'operaio è degno del suo premio. Non ricevere accusa contro all'anziano, se non in su due o tre testimoni. Riprendi, nel cospetto di tutti, quelli che peccano; acciocchè gli altri ancora abbian timore. Io ti scongiuro davanti a Dio, e il Signor Gesù Cristo, e gli angeli eletti, che tu osservi queste cose senza pregiudicio, non facendo nulla per parzialità.