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I SAMUELE 7:7-17

I SAMUELE 7:7-17 DB1885

Ora, quando i Filistei ebbero inteso che i figliuoli d'Israele s'erano adunati in Mispa, i principati de' Filistei salirono contro ad Israele. Il che come i figliuoli d'Israele ebbero udito, temettero dei Filistei; e dissero a Samuele: Non restar di gridar per noi al Signore Iddio nostro, acciocchè egli ci salvi dalla mano de' Filistei. E Samuele prese un agnel di latte, e l'offerse tutto intiero in olocausto al Signore. E Samuele gridò al Signore per Israele; e il Signore l'esaudì. Ora, mentre Samuele offeriva quell'olocausto, i Filistei si accostarono in battaglia contro ad Israele; ma il Signore in quel giorno tonò sopra i Filistei con gran tuono, e li mise in rotta; e furono sconfitti davanti ad Israele. E gli Israeliti uscirono di Mispa, e perseguitarono i Filistei, e li percossero fin disotto a Bet-car. Allora Samuele prese una pietra, e la pose fra Mispa e la punta della rupe; e pose nome a quella pietra Eben-ezer; e disse: Il Signore ci ha soccorsi fino a questo luogo. E i Filistei furono abbassati, e non continuarono più d'entrar ne' confini d'Israele. E la mano del Signore fu contro a' Filistei tutto il tempo di Samuele. E le città, che i Filistei aveano prese ad Israele, ritornarono ad Israele; Israele riscosse dalle mani dei Filistei quelle città da Ecron fino a Gat, insieme co' lor confini. E vi fu pace tra gl'Israeliti e gli Amorrei. E Samuele giudicò Israele tutto il tempo della vita sua. Ed egli andava d'anno in anno attorno in Betel, e in Ghilgal, e in Mispa, e giudicava Israele in tutti que' luoghi. Ma il suo ridotto era in Rama; perciocchè quivi era la sua casa, e quivi giudicava Israele; quivi ancora edificò un altare al Signore.