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EPISTOLA DI S. PAOLO I A'~CORINTI 15:1-36

EPISTOLA DI S. PAOLO I A'~CORINTI 15:1-36 DB1885

ORA, fratelli, io vi dichiaro l'evangelo, il quale io vi ho evangelizzato, il quale ancora avete ricevuto, e nel quale state ritti. Per lo quale ancora siete salvati, se lo ritenete nella maniera, che io ve l'ho evangelizzato; se non che abbiate creduto in vano. Poichè imprima io vi ho dato ciò che ancora ho ricevuto: che Cristo è morto per i nostri peccati, secondo le scritture. E ch'egli fu seppellito, e che risuscitò al terzo giorno, secondo le scritture. E ch'egli apparve a Cefa, e dipoi a' dodici. Appresso apparve ad una volta a più di cinquecento fratelli, dei quali la maggior parte resta infino ad ora; ed alcuni ancora dormono. Poi apparve a Giacomo, e poi a tutti gli apostoli insieme. E dopo tutti, è apparito ancora a me, come all'abortivo. Perciocchè io sono il minimo degli apostoli, e non son pur degno d'esser chiamato apostolo, perciocchè io ho perseguitata la chiesa di Dio. Ma, per la grazia di Dio, io son quel che sono; e la grazia sua, ch'  è stata verso me, non è stata vana; anzi ho vie più faticato che essi tutti; or non già io, ma la grazia di Dio, la quale è meco. Ed io adunque, ed essi, così predichiamo, e così avete creduto. Ora, se si predica che Cristo è risuscitato da' morti, come dicono alcuni fra voi che non vi è risurrezione de' morti? Ora, se non vi è risurrezione de' morti, Cristo ancora non è risuscitato. E se Cristo non è risuscitato, vana è adunque la nostra predicazione, vana è ancora la vostra fede. E noi ancora siamo trovati falsi testimoni di Dio; poichè abbiamo testimoniato di Dio, ch'egli ha risuscitato Cristo; il quale egli non ha risuscitato, se pure i morti non risuscitano. Perciocchè, se i morti non risuscitano, Cristo ancora non è risuscitato. E se Cristo non è risuscitato, vana è la vostra fede, voi siete ancora ne' vostri peccati. Quelli adunque ancora che dormono in Cristo son periti. Se noi speriamo in Cristo solo in questa vita, noi siamo i più miserabili di tutti gli uomini. Ma ora Cristo è risuscitato da' morti; egli è stato fatto le primizie di coloro che dormono. Perciocchè, poichè per un uomo è la morte, per un uomo altresì è la risurrezione de' morti. Imperocchè, siccome in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti saranno vivificati. Ma ciascuno nel suo proprio ordine: Cristo è le primizie; poi, nel suo avvenimento, saranno vivificati coloro che son di Cristo. Poi sarà la fine, quando egli avrà rimesso il regno in man di Dio Padre; dopo ch'egli avrà ridotta al niente ogni signoria, ed ogni podestà, e potenza. Poichè conviene ch'egli regni, finchè egli abbia messi tutti i nemici sotto i suoi piedi. Il nemico, che sarà distrutto l'ultimo, è la morte. Perciocchè Iddio ha posta ogni cosa sotto i piedi di esso; ora, quando dice che ogni cosa gli è sottoposta, è cosa chiara che ciò è detto da colui infuori, che gli ha sottoposta ogni cosa. Ora, dopo che ogni cosa gli sarà stata sottoposta, allora il Figliuolo sarà anch'egli sottoposto a colui che gli ha sottoposta ogni cosa, acciocchè Iddio sia ogni cosa in tutti. Altrimenti, che faranno coloro che son battezzati per li morti? se del tutto i morti non risuscitano, perchè son eglino ancora battezzati per li morti? Perchè siamo noi ancora ad ogni ora in pericolo? Io muoio tuttodì; sì, per la gloria di voi, ch'io ho in Cristo Gesù, nostro Signore. Se, secondo l'uomo, io ho combattuto con le fiere in Efeso, che utile ne ho io? se i morti non risuscitano, mangiamo e beviamo, perciocchè domani morremo. Non errate: cattive compagnie corrompono i buoni costumi. Svegliatevi giustamente, e non peccate; perciocchè alcuni sono ignoranti di Dio; io lo dico per farvi vergogna. Ma dirà alcuno: Come risuscitano i morti, e con qual corpo verranno? Pazzo! quel che tu semini non è vivificato, se prima non muore.