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Vangelo secondo Matteo 26:1-16

Vangelo secondo Matteo 26:1-16 NR94

Quando Gesú ebbe finito tutti questi discorsi, disse ai suoi discepoli: «Voi sapete che fra due giorni è la Pasqua, e il *Figlio dell'uomo sarà consegnato per essere crocifisso». Allora i capi dei *sacerdoti e gli *anziani del popolo si riunirono nel palazzo del sommo sacerdote che si chiamava *Caiafa, e deliberarono di prendere Gesú con inganno e di farlo morire. Ma dicevano: «Non durante la *festa, perché non accada qualche tumulto nel popolo». Mentre Gesú era a *Betania, in casa di Simone il *lebbroso, venne a lui una donna che aveva un vaso di alabastro pieno d'olio profumato di gran valore e lo versò sul capo di lui che stava a tavola. Veduto ciò, i discepoli si indignarono e dissero: «Perché questo spreco? Quest'olio si sarebbe potuto vendere caro e dare il denaro ai poveri». Ma Gesú se ne accorse e disse loro: «Perché date noia a questa donna? Ha fatto una buona azione verso di me. Perché i poveri li avete sempre con voi, ma me non mi avete sempre. Versando quest'olio sul mio corpo, lo ha fatto in vista della mia sepoltura. In verità vi dico che in tutto il mondo, dovunque sarà predicato questo vangelo, anche ciò che ella ha fatto sarà raccontato in memoria di lei». Allora uno dei dodici, che si chiamava *Giuda Iscariota, andò dai capi dei sacerdoti, e disse loro: «Che cosa siete disposti a darmi, se io ve lo consegno?» Ed essi gli fissarono trenta *sicli d'argento. Da quell'ora cercava il momento opportuno per consegnarlo.