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Geremia 18:14-23

Geremia 18:14-23 NR94

La neve del Libano scompare mai dalle rocce che dominano la campagna? O le acque che vengono di lontano, fresche, correnti, si asciugano mai? Eppure il mio popolo mi ha dimenticato, offre profumi agli idoli vani; lo hanno fatto inciampare nelle sue vie, che erano i sentieri antichi, per seguire sentieri laterali, una via non appianata, e per far cosí del loro paese una desolazione, un oggetto di continuo scherno; talché tutti quelli che vi passano rimangono stupiti e scuotono il capo. Io li disperderò davanti al nemico, come fa il vento orientale; io volterò loro le spalle e non la faccia nel giorno della loro calamità». Essi hanno detto: «Venite, tramiamo insidie contro Geremia; poiché la legge non verrà meno per mancanza di *sacerdoti, né il consiglio per mancanza di saggi, né la parola per mancanza di *profeti. Venite, attacchiamolo con la lingua e non diamo retta a nessuna delle sue parole». Signore, volgi a me la tua attenzione e odi la voce dei miei avversari. Il male sarà forse reso in cambio del bene? Essi infatti hanno scavato una fossa per me. Ricòrdati come io mi sono presentato davanti a te per parlare in loro favore, e per distogliere la tua ira da loro. Perciò abbandona i loro figli alla fame; dalli in balia della spada; le loro mogli siano private di figli e rimangano vedove; i loro mariti siano feriti a morte; i loro giovani siano colpiti dalla spada in battaglia. Un grido si oda uscire dalle loro case, quando tu farai piombar su di loro all'improvviso le bande nemiche; poiché hanno scavato una fossa per catturarmi, e hanno teso dei lacci ai miei piedi. Tu, Signore, conosci tutti i loro disegni contro di me per farmi morire; non perdonare la loro *iniquità, non cancellare il loro peccato davanti ai tuoi occhi! Siano essi abbattuti davanti a te! Agisci contro di loro nel giorno della tua ira!