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Deuteronomio 2:24-37

Deuteronomio 2:24-37 NR94

Alzatevi, partite e oltrepassate la valle dell'Arnon; ecco, io do in tuo potere Sicon l'*Amoreo, re di Chesbon, e il suo paese; comincia a prenderne possesso e muovigli guerra. Oggi comincerò a ispirare paura e terrore di te a tutti i popoli che sono sotto il cielo, i quali, all'udire la tua fama, tremeranno e saranno presi d'angoscia per causa tua. Allora dal deserto di Chedemot mandai ambasciatori a Sicon, re di Chesbon, con parole di pace, e gli feci dire: Lasciami passare per il tuo paese; io camminerò per la strada maestra, senza girare né a destra né a sinistra. Tu mi venderai per denaro contante i cibi che mangerò, e mi darai per denaro contante l'acqua che berrò; permettimi semplicemente il transito, come hanno fatto i figli di Esaú che abitano in Seir e i Moabiti che abitano in Ar, finché io abbia passato il *Giordano per entrare nel paese che il Signore, il nostro Dio, ci dà. Ma Sicon, re di Chesbon, non volle lasciarci passare per il suo paese, perché il Signore, il tuo Dio, gli aveva indurito lo spirito e reso ostinato il cuore, per metterlo nelle tue mani, come oggi puoi vedere. Il Signore mi disse: «Vedi, ho iniziato a dare in tuo potere Sicon e il suo paese; comincia la conquista, impadronisciti del suo paese». Allora Sicon uscí contro di noi con tutta la sua gente, per darci battaglia a Iaas. E il Signore, il nostro Dio, lo diede nelle nostre mani, e noi abbiamo sconfitto lui, i suoi figli e tutta la sua gente. In quel tempo prendemmo tutte le sue città e le votammo allo sterminio: uomini, donne, bambini; non vi lasciammo nessuno in vita. Ma riservammo come nostra preda il bestiame e le spoglie delle città che avevamo prese. Da Aroer, che è all'inizio della valle dell'Arnon e dalla città che è nella valle, fino a *Galaad, non ci furono città troppo forti per noi: il Signore, il nostro Dio, le diede tutte in nostro potere. Ma non ti avvicinasti al paese dei figli di Ammon, a nessuno dei posti toccati dal torrente Iabboc, né alle città della zona montuosa, né ai luoghi che il Signore, il nostro Dio, ci aveva proibiti di attaccare.