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Atti degli Apostoli 13:1-13

Atti degli Apostoli 13:1-13 NR94

Nella chiesa che era ad *Antiochia c'erano *profeti e *dottori: *Barnaba, Simeone detto Niger, Lucio di *Cirene, Manaem, amico d'infanzia di *Erode il *tetrarca, e *Saulo. Mentre celebravano il culto del Signore e digiunavano, lo Spirito Santo disse: «Mettetemi da parte Barnaba e Saulo per l'opera alla quale li ho chiamati». Allora, dopo aver digiunato, pregato e imposto loro le mani, li lasciarono partire. Essi dunque, mandati dallo Spirito Santo, scesero a Seleucia, e di là salparono verso Cipro. Giunti a Salamina, annunziarono la Parola di Dio nelle *sinagoghe dei Giudei; e avevano con loro *Giovanni come aiutante. Poi, attraversata tutta l'isola fino a Pafo, trovarono un tale, *mago e falso profeta giudeo, di nome Bar-Gesú, il quale era con il proconsole Sergio Paolo, uomo intelligente. Questi, chiamati a sé Barnaba e Saulo, chiese di ascoltare la Parola di Dio. Ma Elima, il mago (questo è il significato del suo nome), faceva loro opposizione cercando di distogliere il proconsole dalla fede. Allora Saulo, detto anche *Paolo, pieno di Spirito Santo, guardandolo fisso, gli disse: «O uomo pieno d'ogni frode e d'ogni malizia, figlio del *diavolo, nemico di ogni giustizia, non cesserai mai di pervertire le rette vie del Signore? Ecco, ora la mano del Signore è su di te, e sarai cieco per un certo tempo, senza vedere il sole». In quell'istante, oscurità e tenebre piombarono su di lui; e andando qua e là cercava chi lo conducesse per la mano. Allora il proconsole, visto quello che era accaduto, credette, colpito dalla dottrina del Signore. Paolo e i suoi compagni, imbarcatisi a Pafo, arrivarono a Perga di Panfilia; ma Giovanni, separatosi da loro, ritornò a *Gerusalemme.