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Secondo libro delle Cronache 24:1-23

Secondo libro delle Cronache 24:1-23 NR94

Ioas aveva sette anni quando cominciò a regnare, e regnò quarant'anni a *Gerusalemme. Sua madre si chiamava Sibia da Beer-Sceba. Ioas fece ciò che è giusto agli occhi del Signore per tutto il tempo che visse il *sacerdote Ieoiada. Ieoiada prese per lui due mogli, dalle quali egli ebbe dei figli e delle figlie. Dopo queste cose venne in cuore a Ioas di restaurare la casa del Signore. Radunò i sacerdoti e i *Leviti, e disse loro: «Andate per le città di *Giuda, e raccogliete anno per anno in tutto *Israele del denaro per restaurare la casa del vostro Dio; e guardate di sollecitare la cosa». Ma i Leviti non si affrettarono. Allora il re chiamò Ieoiada loro capo e gli disse: «Perché non hai fatto in modo che i Leviti portassero da Giuda e da Gerusalemme la tassa che *Mosè, servo del Signore, e l'assemblea d'Israele stabilirono per la *tenda della testimonianza?» Infatti l'empia Atalia e i suoi figli avevano saccheggiato la casa di Dio e avevano perfino adoperato per i *Baal tutte le cose consacrate della casa del Signore. Il re dunque comandò che si facesse una cassa e che la si mettesse fuori, alla porta della casa del Signore. Poi fu ordinato in Giuda e in Gerusalemme che si portasse al Signore la tassa che Mosè, servo di Dio, aveva imposta a Israele nel deserto. Tutti i capi e tutto il popolo se ne rallegrarono e portarono il denaro, e lo mettevano nella cassa finché tutti ebbero pagato. Quand'era il momento che i Leviti dovevano portare la cassa agli ispettori reali, perché vedevano che c'era molto denaro, il segretario del re e il commissario del sommo sacerdote venivano a vuotare la cassa; la prendevano, poi la riportavano al suo posto; facevano cosí ogni giorno, e raccolsero denaro in abbondanza. Il re e Ieoiada lo davano a quanti erano incaricati di eseguire i lavori della casa del Signore; e questi pagavano degli scalpellini e dei falegnami per restaurare la casa del Signore, e anche dei lavoratori del ferro e del rame per restaurare la casa del Signore. Cosí gli incaricati dei lavori si misero all'opera, e per le loro mani furono compiute le riparazioni; essi rimisero la casa di Dio in buono stato, e la consolidarono. Quand'ebbero finito, portarono davanti al re e davanti a Ieoiada il rimanente del denaro, con il quale si fecero degli utensili per la casa del Signore: degli utensili per il servizio e per gli olocausti, delle coppe, e altri utensili d'oro e d'argento. E durante tutta la vita di Ieoiada, si offrirono continuamente olocausti nella casa del Signore. Ma Ieoiada, fattosi vecchio e sazio di giorni, morí; quando morí, aveva centotrent'anni; e fu sepolto nella *città di *Davide con i re, perché aveva fatto del bene in Israele, per il servizio di Dio e della sua casa. Dopo la morte di Ieoiada, i capi di Giuda andarono dal re e si prostrarono davanti a lui; allora il re diede loro ascolto; ed essi abbandonarono la casa del Signore, Dio dei loro padri, e servirono gli idoli di *Astarte e gli altri idoli; e questa loro colpa provocò l'ira del Signore contro Giuda e contro Gerusalemme. Il Signore mandò loro dei *profeti per ricondurli a sé e questi protestarono contro la loro condotta, ma essi non vollero ascoltarli. Allora lo Spirito di Dio rivestí *Zaccaria, figlio del sacerdote Ieoiada, il quale stando in piedi in mezzo al popolo, disse: «Cosí dice Dio: “Perché *trasgredite i comandamenti del Signore? Voi non prospererete; poiché avete abbandonato il Signore, anch'egli vi abbandonerà”». Ma quelli fecero una congiura contro di lui, e lo lapidarono per ordine del re, nel *cortile della casa del Signore. Il re Ioas non si ricordò della benevolenza usata verso di lui da Ieoiada, padre di Zaccaria, e gli uccise il figlio; il quale, morendo, disse: «Il Signore lo veda e ne chieda conto!» Trascorso quell'anno, l'esercito dei *Siri salí contro Ioas, e venne in Giuda e a Gerusalemme. Essi misero a morte fra il popolo tutti i capi, e inviarono tutto il bottino al re di *Damasco.