Il sesto giorno fu Eliasaf, figlio di Deuel, capo dei figli di Gad. La sua offerta fu un piatto d’argento del peso di centotrenta sicli, una bacinella d’argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di farina intrisa d’olio, per l’oblazione; una coppa d’oro di dieci sicli piena d’incenso, un toro, un montone, un agnello dell’anno per l’olocausto, un capro per il sacrificio per il peccato, e, per il sacrificio di riconoscenza, due bovini, cinque montoni, cinque capri, cinque agnelli dell’anno. Tale fu l’offerta di Eliasaf, figlio di Deuel.
Il settimo giorno fu Elisama, figlio di Ammiud, capo dei figli di Efraim. La sua offerta fu un piatto d’argento del peso di centotrenta sicli, una bacinella d’argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di farina intrisa d’olio, per l’oblazione; una coppa d’oro di dieci sicli piena d’incenso, un toro, un montone, un agnello dell’anno per l’olocausto, un capro per il sacrificio per il peccato, e, per il sacrificio di riconoscenza, due bovini, cinque montoni, cinque capri, cinque agnelli dell’anno. Tale fu l’offerta di Elisama, figlio di Ammiud.
L’ottavo giorno fu Gamaliel, figlio di Pedasur, capo dei figli di Manasse. La sua offerta fu un piatto d’argento del peso di centotrenta sicli, una bacinella d’argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di farina intrisa d’olio, per l’oblazione; una coppa d’oro di dieci sicli piena d’incenso, un toro, un montone, un agnello dell’anno per l’olocausto, un capro per il sacrificio per il peccato, e, per il sacrificio di riconoscenza, due bovini, cinque montoni, cinque capri, cinque agnelli dell’anno. Tale fu l’offerta di Gamaliel, figlio di Pedasur.
Il nono giorno fu Abidan, figlio di Ghideoni, capo dei figli di Beniamino. La sua offerta fu un piatto d’argento del peso di centotrenta sicli, una bacinella d’argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di farina intrisa d’olio, per l’oblazione; una coppa d’oro di dieci sicli piena d’incenso, un toro, un montone, un agnello dell’anno per l’olocausto, un capro per il sacrificio per il peccato, e, per il sacrificio di riconoscenza, due bovini, cinque montoni, cinque capri, cinque agnelli dell’anno. Tale fu l’offerta di Abidan, figlio di Ghideoni.
Il decimo giorno fu Aiezer, figlio di Ammisaddai, capo dei figli di Dan. La sua offerta fu un piatto d’argento del peso di centotrenta sicli, una bacinella d’argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di farina intrisa d’olio, per l’oblazione; una coppa d’oro di dieci sicli piena d’incenso, un toro, un montone, un agnello dell’anno per l’olocausto, un capro per il sacrificio per il peccato, e, per il sacrificio di riconoscenza, due bovini, cinque montoni, cinque capri, cinque agnelli dell’anno. Tale fu l’offerta di Aiezer, figlio di Ammisaddai.
L’undicesimo giorno fu Paghiel, figlio di Ocran, capo dei figli di Ascer. La sua offerta fu un piatto d’argento del peso di centotrenta sicli, una bacinella d’argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di farina intrisa d’olio, per l’oblazione; una coppa d’oro di dieci sicli piena d’incenso, un toro, un montone, un agnello dell’anno per l’olocausto, un capro per il sacrificio per il peccato, e, per il sacrificio di riconoscenza, due bovini, cinque montoni, cinque capri, cinque agnelli dell’anno. Tale fu l’offerta di Paghiel, figlio di Ocran.
Il dodicesimo giorno fu Aira, figlio di Enan, capo dei figli di Neftali. La sua offerta fu un piatto d’argento del peso di centotrenta sicli, una bacinella d’argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di farina intrisa d’olio, per l’oblazione; una coppa d’oro di dieci sicli piena d’incenso, un toro, un montone, un agnello dell’anno per l’olocausto, un capro per il sacrificio per il peccato e, per il sacrificio di riconoscenza, due bovini, cinque montoni, cinque capri, cinque agnelli dell’anno. Tale fu l’offerta di Aira, figlio di Enan.
Questi furono i doni per la dedicazione dell’altare, da parte dei capi d’Israele, il giorno in cui esso fu unto: dodici piatti d’argento, dodici bacinelle d’argento, dodici coppe d’oro; ogni piatto d’argento pesava centotrenta sicli e ogni bacinella d’argento, settanta; il totale dell’argento dei vasi fu duemilaquattrocento sicli, secondo il siclo del santuario; dodici coppe d’oro piene d’incenso, le quali, a dieci sicli per coppa, secondo il siclo del santuario, diedero, per l’oro delle coppe, un totale di centoventi sicli. Totale del bestiame per l’olocausto: dodici tori, dodici montoni, dodici agnelli dell’anno con le oblazioni ordinarie, e dodici capri per il sacrificio per il peccato. Totale del bestiame per il sacrificio di riconoscenza: ventiquattro tori, sessanta montoni, sessanta capri, sessanta agnelli dell’anno. Tali furono i doni per la dedicazione dell’altare, dopo che esso fu unto.
E quando Mosè entrava nella tenda di convegno per parlare con il SIGNORE, udiva la voce che gli parlava dall’alto del propiziatorio che è sull’arca della testimonianza fra i due cherubini; e il SIGNORE gli parlava.