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Secondo libro dei Re 22:1-10

Secondo libro dei Re 22:1-10 NR06

Giosia aveva otto anni quando cominciò a regnare, e regnò trentun anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Iedida, figlia di Adaia, da Boscat. Egli fece ciò che è giusto agli occhi del SIGNORE e camminò in tutto e per tutto per la via di Davide suo padre, senza scostarsene né a destra né a sinistra. Il diciottesimo anno del re Giosia, il re mandò nella casa del SIGNORE Safan, il segretario, figlio di Asalia, figlio di Mesullam, e gli disse: «Va’ da Chilchia, il sommo sacerdote, e digli che metta assieme il denaro che è stato portato nella casa del SIGNORE e che i custodi della porta d’ingresso hanno raccolto dalle mani del popolo; che lo si consegni ai funzionari preposti ai lavori della casa del SIGNORE, e che questi lo diano agli operai addetti alle riparazioni della casa del SIGNORE: ai falegnami, ai costruttori e ai muratori, perché se ne servano per comprare del legname e delle pietre da tagliare, per le riparazioni della casa. Ma non si farà render conto a quelli che riceveranno il denaro, perché agiscono con fedeltà». Allora il sommo sacerdote Chilchia disse a Safan, il segretario: «Ho trovato nella casa del SIGNORE il libro della legge». E Chilchia diede il libro a Safan, che lo lesse. Safan, il segretario, andò a riferire la cosa al re e gli disse: «I tuoi servi hanno versato il denaro che si è trovato nella casa e lo hanno consegnato a quelli che sono preposti ai lavori della casa del SIGNORE». Safan, il segretario, disse ancora al re: «Il sacerdote Chilchia mi ha dato un libro». E Safan lo lesse in presenza del re.