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Secondo libro dei Re 22:1-10

Secondo libro dei Re 22:1-10 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

Giosia aveva otto anni quando cominciò a regnare, e regnò trentun anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Iedida, figlia di Adaia, da Boscat. Egli fece ciò che è giusto agli occhi del SIGNORE e camminò in tutto e per tutto per la via di Davide suo padre, senza scostarsene né a destra né a sinistra. Il diciottesimo anno del re Giosia, il re mandò nella casa del SIGNORE Safan, il segretario, figlio di Asalia, figlio di Mesullam, e gli disse: «Va’ da Chilchia, il sommo sacerdote, e digli che metta assieme il denaro che è stato portato nella casa del SIGNORE e che i custodi della porta d’ingresso hanno raccolto dalle mani del popolo; che lo si consegni ai funzionari preposti ai lavori della casa del SIGNORE, e che questi lo diano agli operai addetti alle riparazioni della casa del SIGNORE: ai falegnami, ai costruttori e ai muratori, perché se ne servano per comprare del legname e delle pietre da tagliare, per le riparazioni della casa. Ma non si farà render conto a quelli che riceveranno il denaro, perché agiscono con fedeltà». Allora il sommo sacerdote Chilchia disse a Safan, il segretario: «Ho trovato nella casa del SIGNORE il libro della legge». E Chilchia diede il libro a Safan, che lo lesse. Safan, il segretario, andò a riferire la cosa al re e gli disse: «I tuoi servi hanno versato il denaro che si è trovato nella casa e lo hanno consegnato a quelli che sono preposti ai lavori della casa del SIGNORE». Safan, il segretario, disse ancora al re: «Il sacerdote Chilchia mi ha dato un libro». E Safan lo lesse in presenza del re.

Secondo libro dei Re 22:1-10 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

*Giosia aveva otto anni quando cominciò a regnare, e regnò trentun anni a *Gerusalemme. Sua madre si chiamava Iedida, figlia di Adaia, da Boscat. Egli fece ciò che è giusto agli occhi del Signore, e camminò in tutto e per tutto per la via di *Davide suo padre, senza scostarsene né a destra né a sinistra. Il diciottesimo anno del re Giosia, il re mandò nella casa del Signore Safan, il segretario, figlio di Asalia, figlio di Mesullam, e gli disse: «Va' da Chilchia, il *sommo sacerdote, e digli che metta assieme il denaro che è stato portato nella casa del Signore, e che i custodi della porta d'ingresso hanno raccolto dalle mani del popolo; che lo si consegni ai funzionari preposti ai lavori della casa del Signore; e che questi lo diano agli operai addetti alle riparazioni della casa del Signore: ai falegnami, ai costruttori e ai muratori, perché se ne servano per comprare del legname e delle pietre da tagliare, per le riparazioni della casa. Ma non si farà render conto a quelli che riceveranno il denaro, perché agiscono con fedeltà». Allora il sommo sacerdote Chilchia disse a Safan, il segretario: «Ho trovato nella casa del Signore il libro della legge». E Chilchia diede il libro a Safan, che lo lesse. Safan, il segretario, andò a riferire la cosa al re, e gli disse: «I tuoi servi hanno versato il denaro che si è trovato nella casa, e l'hanno consegnato a quelli che sono preposti ai lavori della casa del Signore». Safan, il segretario, disse ancora al re: «Il *sacerdote Chilchia mi ha dato un libro». E Safan lo lesse in presenza del re.

Secondo libro dei Re 22:1-10 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

GIOSIA era d'età di ott'anni, quando cominciò a regnare; e regnò trentun anno in Gerusalemme. E il nome di sua madre era Iedida, figliuola di Adaia, da Boscat. Ed egli fece quello che piace al Signore, e camminò in tutte le vie di Davide, suo padre; e non se ne stornò nè a destra, nè a sinistra. Or l'anno diciottesimo del re Giosia, avvenne che il re mandò il segretario Safan, figliuolo di Asalia, figliuolo di Mesullam, nella Casa del Signore, dicendo: Sali ad Hilchia, sommo sacerdote, e digli che raccolga la somma dei danari che son portati nella Casa del Signore, i quali, coloro che stanno alla guardia della soglia della Casa, hanno raccolti dal popolo; e sieno dati in mano a coloro che hanno la cura dell'opera, e son costituiti sopra la Casa del Signore; ed essi li dieno a coloro che lavorano all'opera che si ha da far nella Casa del Signore, per ristorar le sue rotture, a' legnaiuoli, ed a' fabbricatori, e a' muratori; e ne comperino legnami e pietre tagliate, per ristorar la Casa. Tuttavolta non si faceva loro render conto de' danari che si davano loro nelle mani; perciocchè essi procedevano lealmente. Ora il sommo sacerdote Hilchia disse al segretario Safan: Io ho trovato il libro della Legge nella Casa del Signore. Ed Hilchia diede il libro a Safan, il qual lo lesse. E il segretario Safan venne al re, e gli rapportò la cosa, e disse: I tuoi servitori hanno raccolti i danari che si ritrovano nella Casa, e li hanno dati in mano a coloro che hanno la cura dell'opera, e son costituiti sopra la Casa del Signore. Il segretario Safan rapportò eziandio al re, che il sacerdote Hilchia gli avea dato un libro. Ed egli lo lesse in presenza del re.