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Marco 5:1-15

Marco 5:1-15 ICL00D

Poi arrivarono sull’altra riva del lago di Galilea, nella regione dei Gerasèni. Gesù era appena sceso dalla barca, quando improvvisamente un uomo uscì da un cimitero e gli venne incontro. Costui era tormentato da uno *spirito maligno e stava sempre in mezzo alle tombe dei morti. Nessuno riusciva più a tenerlo legato, neppure con una catena: diverse volte avevano provato a mettergli ferri ai piedi e catene alle mani, ma egli aveva sempre spezzato i ferri e rotto le catene. Nessuno era capace di domarlo. Se ne andava di qua e di là, in mezzo alle tombe e sui monti, di giorno e di notte, urlando e picchiandosi con le pietre. Quando vide Gesù da lontano, si avvicinò di corsa e si buttò in ginocchio davanti a lui. Allora Gesù disse allo spirito maligno di uscire da quell’uomo; ma quello si mise a gridare forte: — Che vuoi da me, Gesù, *Figlio del Dio Onnipotente? Ti scongiuro, in nome di Dio, non tormentarmi! Allora Gesù domandò: — Come ti chiami? E quello rispose: — Il mio nome è «Moltitudine», perché siamo in molti; e continuava a chiedergli di non cacciarli fuori da quella regione. In quel luogo c’era un grosso branco di maiali che pascolava vicino alla montagna. Gli spiriti maligni chiesero con insistenza a Gesù: «Mandaci in quei maiali! Lascia che entriamo dentro di loro!». Gesù lo permise. Gli spiriti maligni uscirono da quell’uomo ed entrarono nei maiali. Allora tutti quegli animali — erano circa duemila! — si misero a correre giù per la discesa, precipitarono nel lago e affogarono. I guardiani dei maiali fuggirono e andarono a raccontare il fatto in città e in campagna. Perciò la gente venne a vedere che cosa era accaduto. Quando arrivarono vicino a Gesù, videro anche l’uomo che aveva avuto molti spiriti maligni: ora egli se ne stava seduto, era vestito e ragionava bene. Ed essi si spaventarono.