Logo YouVersion
Icona Cerca

Esdra 2:3-70

Esdra 2:3-70 ICL00D

Discendenti di Paros: 2.172 Discendenti di Sefatia: 372 Discendenti di Arach: 775 Discendenti di Pacat-Moab, cioè i discendenti di Giosuè e di Ioab: 2.812 Discendenti di Elam: 1.254 Discendenti di Zattu: 945 Discendenti di Zaccài: 760 Discendenti di Banì: 642 Discendenti di Bebài: 623 Discendenti di Azgad: 1.222 Discendenti di Adonikàm: 676 Discendenti di Bigvài: 2.056 Discendenti di Adin: 454 Discendenti di Ater, cioè di Ezechia: 98 Discendenti di Besài: 323 Discendenti di Iora: 112 Discendenti di Casum: 223 Discendenti di Ghibbar: 95 Elenco dei rimpatriati originari di varie località: Betlemme: 123 Netofà: 56 Anatòt: 128 Azmàvet: 42 Kiriat-Iearim, Chefirà e Beeròt: 743 Rama e Gheba: 621 Micmas: 122 Betel e Ai: 223 Nebo: 52 Magbis: 156 Elam: 1.254 Carim: 320 Lod, Adid e Ono: 725 Gerico: 345 Senaà: 3.630 Elenco dei sacerdoti rimpatriati: Gruppo di Iedaia, discendente di Giosuè: 973 Gruppo di Immer: 1.052 Gruppo di Pascur: 1.247 Gruppo di Carim: 1.017 Elenco dei leviti rimpatriati: Gruppo di Giosuè e di Kadmièl, cioè di Odavia: 74 Cantori: Discendenti di Asaf: 128 Portinai: Discendenti di Sallum, Ater, Talmon, Akkub, Catità e Sobài: in tutto 139 Addetti al tempio: rimpatriarono alcune persone delle famiglie di: Sica, Casufà, Tabbaòt, Keros, Siàa, Padon, Lebanà, Agabà, Akkub, Agab, Samlài, Canan, Ghiddel, Gacar, Reaià, Resin, Nekodà, Gazzam, Uzzà, Pasèach, Besài, Asna, Meuniti, Nefisiti, Bakbuk, Akufà, Carcur, Baslùt, Mechidà, Carsa, Barkos, Sisara, Temach, Nesìach, Catifà. Discendenti dei ‘servi di Salomone’: erano rimpatriate alcune persone delle famiglie di: Sotai, Assofèret, Perudà, Ialà, Darkon, Ghiddel, Sefatia, Cattil, Pocheret-Assebaìm, Amì. In totale gli addetti al tempio e i discendenti dei servi di Salomone rimpatriati furono 392. Alcuni rimpatriati, provenienti da Tel-Melach, Tel-Carsa, Cherub-Addan e Immer, non poterono dimostrare di essere discendenti di Israeliti. Comprendevano 652 uomini discendenti da Delaià, Tobia e Nekodà. Alcuni sacerdoti si trovarono in una situazione simile. Erano i discendenti di Cobaià, Akkos e Barzillài. Quest’ultimo era stato chiamato così perché aveva preso il nome del suocero quando aveva sposato la figlia di un certo Barzillài del territorio di Gàlaad. Essi cercarono i loro registri genealogici, ma inutilmente. Perciò furono esclusi dal sacerdozio. Anche il governatore confermò questa decisione: essi non potevano ricevere le offerte sacre, ma dovevano attendere che un sacerdote chiarisse la loro posizione per mezzo degli urim e tummim. Il numero totale dei rimpatriati fu di 42.360. Inoltre vi erano 7.337 tra servi e serve e 200 cantori tra uomini e donne. I rimpatriati possedevano 736 cavalli, 245 muli, 435 cammelli e 6.720 asini. Quando arrivarono sul luogo dove prima sorgeva il tempio di Gerusalemme, alcuni capifamiglia fecero offerte volontarie per ricostruirlo nello stesso posto. Ciascuno contribuì secondo le sue possibilità. In totale donarono al fondo per la ricostruzione quasi cinque quintali d'oro, circa trenta quintali d'argento e 100 tuniche sacerdotali. I sacerdoti, i leviti, i portinai, i cantori, gli addetti al tempio e gli altri rimpatriati si stabilirono ciascuno nella propria città. In tal modo tutti gli Israeliti erano ritornati nei luoghi di origine.